Quello stile italiano che non ha rivali ed è invidiato da tutti. Stampa
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Notizie - Motori
Giovedì 07 Marzo 2013 20:53

"Sergio" è un tributo al genio di Pininfarina. Aston Martin "Rapide" vista da Bertone. Ed è "Gloria" per Alfa Romeo.

Enrico Artifoni - ilgiornale.it

Da sempre maestri nel coniugare il lusso alla sportività, con gli affascinanti prototipi esposti quest'anno a Ginevra, gli atelier di casa nostra rendono omaggio agli uomini e alle vetture della tradizione, e al tempo stesso sfidano il futuro, dimostrandosi ancora una volta capaci di cavalcare e addirittura anticipare le tendenze del car design.

Apre la passerella del «made in Italy» una concept car che rinnova lo spirito delle straordinarie interpretazioni nate dalla matita di Pininfarina. Il tributo all'ingegnere e senatore a vita, scomparso nel luglio 2012, che per quattro decenni ha guidato l'azienda di famiglia e creato auto entrate nella leggenda, non poteva che chiamarsi Sergio: è una sinuosa barchetta a due posti senza parabrezza e finestrini laterali e con rollbar dietro i sedili con funzione di spoiler che ci riporta indietro nel tempo, agli anni in cui le roadster tenevano banco in competizioni come la Mille Miglia e la Carrera Panamericana. Basata sul telaio di una Ferrari stradale, la Sergio rappresenta una visione moderna dei principi d'esclusività, innovazione e della passione che hanno guidato Sergio Pininfarina in tutta la sua attività a capo del rinomato atelier torinese.

Dal Piemonte, in occasione del centenario dell'azienda inglese e del sessantesimo anniversario della collabroazione con lo stilista italiano, arriva anche una particolare interpretazione da parte di Bertone dell'Aston Martin Rapide. Realizzata su commissione in un unico esemplare, la Rapide Bertone innesta sulla meccanica del modello d'origine (un 12 cilindri V6 da 476 cavalli) una carrozzeria da shooting brake con linee tese e muscolose e una configurazione 2+2 dell'abitacolo con 4 poltrone singole.

Il committente, un collezionista di Aston Martin, ha partecipato personalmente allo sviluppo del progetto, scegliendo la vernice della carrozzeria, il legno e l'alluminio satinato dei rivestimenti e le sellerie in pelle pregiata. Dalla collaborazione tra il Centro stile Alfa Romeo e gli studenti del master in Transportation dello Ied, nasce invece Gloria, concept di berlina sportiva che dà sostanza all'immaginazione di un prodotto mirato a riportare il Biscione in America e a lanciarlo in Asia.

Il modello esposto, in dimensioni reali, è il risultato di un lungo lavoro di selezione tra le venti proposte formulate dagli studenti coordinati dal car designer Luca Borgogno. Alla fine ha avuto la meglio quella del greco Alexandros Liokis, supportata dalla creatività dell'indiano Mayur Pipaliya. Lunga, larga e bassa (4,7 metri per 1,92 per 1,32), Gloria si caratterizza per il forte richiamo al classico scudo Alfa nel frontale, le linee decise che percorrono le fiancate e le strisce di pelle anteriori che ricordano le cinghie dei bauli delle vetture storiche della marca. A Ginevra, ai visitatori è offerta la possibilità di vivere un'esperienza di integrazione del modello in dimensioni reali con un'ambientazione virtuale che permette, tra l'altro, di scegliere 5 cinque tipi di cerchi e altrettanti colori.