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Martedì 10 Ottobre 2023 16:19



“VIVE LA RÉSISTANCE PALESTINIENNE ET IRAKIENNE”?

Volantini di “solidarité avec le peuple palestinien” raccolti a Bruxelles ed adeguatamente conservati - Documenti d’epoca che rimbalzano nella drammatica attualità

 

   Bruxelles (Belgio) - A proposito di quanto sta accadendo d’efferato in Israele per mano terroristica, senza scusante alcuna, da parte di Hamas (acronimo arabo di Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya, Movimento islamico di resistenza), con sede a Gaza, nell’omonima Striscia e dei libanesi di Hezbollah o Ḥizb Allāh (Partito di Dio).

   Dal 10 al 14 aprile 2002 ho partecipato da capo gruppo ad un soggiorno culturale nella capitale belga che includeva anche la visita al Parlamento europeo, con relativi incontri istituzionali.

   Organizzato dall’Associazione Veneti nel Mondo onlus di Camisano Vicentino (Vicenza) con il supporto economico dell’assessorato ai Flussi Migratori della Regione Veneto, la comitiva ha raggiunto e lasciato Bruxelles con voli Sabena, dall’aeroporto “Marco Polo” di Venezia al “Brussel-Nationaal-Luchthaven” e viceversa.

   Alloggiati presso l’Hôtel du Congrès, l’occasione m’ha personalmente consentito di raccogliere notizie e documenti anche sull’“uso” disinvolto ed un tantinello strafottente della “piazza comunitaria”, quale “megafono” delle proprie istanze, da parte di dimostranti dai contenziosi internazionali.

   Come i sostenitori al grido di “Vive la résistance palestinienne et irakienne. L’imperialisme c’est la guerre. Soutenez la résistance palestinienne et irakienne” (“Viva la resistenza palestinese e irachena. L’imperialismo è guerra. Sostenete la resistenza palestinese e irachena”) che avevano indetto raduni di solidarietà con il popolo palestinese nei pomeriggi dal 1° al 5 aprile precedenti con il “gran finale” della “Manifestation internationale de solidarité avec le peuple palestinien” (“Manifestazione internazionale di solidarietà con il popolo palestinese”) di domenica 7 aprile (con partenza alle ore 14,00 dalla Borsa in direzione di Place Betlehem, St Gilles).

   Il tutto sotto la cappa paterna del PTB, Parti du Travail de Belgique (Partito del lavoro del Belgio).

   Di quelle circostanze conservo in archivio due eloquenti volantini con la bandiera dello Stato palestinese e con testi informativi sulle manifestazioni e sulle loro finalità. Un tassello d’epoca che è, più che altro, un elemento rivendicativo da troppo tempo irrisolto e che s’è incancrenito nell’odio massacratore, anche di questi giorni...

 

Claudio Beccalossi