La Grecia approva le riforme: si va verso il prestito ponte Stampa
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Notizie - Economia
Giovedì 16 Luglio 2015 07:13

Cinquanta arrestati per gli scontri. Syriza si spacca, Tsipras pensa al rimpasto. Da lunedì i tecnici delle istituzioni in Grecia per preparare i negoziati

Chiara Sarra - ilgiornale.it

Alla fine il parlamento greco ha approvato le riforme. Un sì che potrebbe costare caro a Alexis Tsipras che si ritrova il partito spaccato e 40 deputati contro.

Intanto a Bruxelles è tutto pronto per un prestito ponte da 7 miliardi necessari per ripagare la Bce e saldare gli arretrati con il Fmi, che minaccia un "no" al terzo piano di salvataggio. Un prestito da rimborsare entro 3 mesi e a cui farà da garanzia il fondo salva Stati Esm, che lo rimborserà una volta partito il programma di aiuti (entro il 17 agosto). Una soluzione trovata per placare i no ai nuovi aiuti sollevati soprattutto da Germania e Gran Bretagna.

Questa mattina i ministri delle Finanze dei 19 Paesi euro si sono riuniti in in teleconferenza per valutare se ci sono i requisiti concordati da Atene con Bruxelles per il terzo pacchetto di aiuti. L'Eurogruppo studierà il risultato del voto parlamentare e deciderà se rispettare l’impegno preso da Atene oltre a valutare l'ipotesi del prestito ponte. Il via libera dovrebbe avvenire entro venerdì con una procedura scritta, che non richiede la riunione dei 28 ministri ma solo l’accordo degli sherpa del Comitato economico e finanziario.

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