Cornuti e risarciti? Stampa
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Notizie - Diritto
Giovedì 15 Settembre 2011 15:59


Per la Cassazione si può. Ma solo in caso di danni alla salute o alla dignità.

Secondo la Corte Suprema, se avete tradito procurando un danno alla salute o alla dignità di vostra moglie o di vostro marito, dovrete pagargli un risarcimento. E ciò vale anche nel caso della separazione consensuale.

Savona - Cornuti e risarciti. Per la Cassazione adesso può succedere. A Savona infatti una donna si è vista riconoscere in terzo grado di giudizio un risarcimento da parte del marito perché colpevole di aver recato alla moglie, a causa di una relazione extraconiugale, danni biologici ed esistenziali. Questa sentenza ha aperto dunque il campo a risarcimenti in denaro anche nel caso in cui ci si separi in maniera consensuale. Basta dimostrare che il partner, con il tradimento, ci abbia causato un malessere fisico o psicologico rilevante.

Una battaglia giudiziaria per ottenere i danni da "corna" che la signora M.G. stava portando avanti da dieci anni. Sia il Tribunale di Savona, nel giugno 2001, sia la Corte d’appello di Genova, nel maggio 2006, avevano dato risposta negativa a M.G. sulla base del fatto che la donna si era separata consensualmente dal marito e che la perizia tecnica non aveva messo in rilievo particolari danni alla salute. Ma M.G. non si è arresa e ha portato avanti con successo la sua battaglia sino in Cassazione. Se siete stati traditi e avete sofferto tanto potrete averne un ritorno economico. Naturalmente non basta dimostrare di aver sofferto le pene d'amore, ma è necessaria una certificazione che attesti di aver subito danni alla salute o alla dignità (principi costituzionali). In tutta questa vicenda, c'è una morale anche per i potenziali fedifraghi: pensateci due volte prima di tradire, perché oltre a distruggere un matrimonio, potreste svuotare il vostro conto in banca.