Femminicidio,stop! Stampa
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Notizie - Diritto
Domenica 04 Giugno 2023 17:53



 

Sono all’ordine del giorno notizie di femminicidio a danni di donne da parte di uomini violenti, compagni, partner, mariti, fidanzati che avrebbero dovute amarle, proteggerle, invece si rivelano assassini.

Il femminicidio è  la massima forma di violenza verso la donna che si instaura da svariate situazioni, con percosse, segregazioni, violenze fisiche e psicologiche, stupri e qualsiasi forma di violenza in maniera sistematica in modo graduale con episodi che crescono di intensità allo scopo di annientare l’identità personale, la dignità e l’integrità fino alla morte.

Questo fenomeno è un problema diffuso a livello mondiale ma ha forme ed incidenze differenti in ogni paese e stando agli ultimi dati   in Italia segnalati dal report del Viminale dal 1 gennaio al 28 maggio 2023 sono stati registrati 129 omicidi.

Ogni qual volta che una donna muore per mano dell’uomo che amava non viene distrutta solo una vita, ma intere famiglie. E’ compito della nostra società affrontare e cercare di arginare questa violenza dilagante che accomuna sempre più donne, unite dal tragico destino sorelle, madri, fidanzate, mogli, compagne, di vite spezzate.

Seppur qualcosa è stato fatto negli ultimi anni da parte dei centri anti-violenza, e dall’introduzione del reato di “femminicidio”, ma purtroppo non sono sufficienti poiché il numero dei femminicidi è in aumento pertanto per salvaguardare il sesso femminile occorrono ulteriori cambiamenti sociali e culturali.

In ogni sua sfaccettatura la violenza sulle donne non è altro che la conseguenza di una società puramente patriarcale incapace di concepire la donna, un persona autonoma, ma intesa come una proprietà dell’uomo, per cui occorre un impegno mediante una maggiore educazione familiare e scolastica per abbattere le barriere socio culturali che sono all’origine della violenza.

 Educare sin dall’infanzia promuovendo il rispetto della dignità umana contrastando gli stereotipi di genere che sono alla base della visione errata del ruolo della donna, adottando essenziali strategie volte alla sensibilizzazione che incoraggiano una cultura dell’accettazione, all’accoglienza e relazioni positive e paritarie, favorendo maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e sentimenti.

Il comportamento violento non è mai responsabilità di chi lo subisce, per questo è fondamentale aiutare le donne a parlare per affrontare il problema, non giustificando le violenze subite, ma a prenderne consapevolezza dell’importanza di denunciare.

Promuovere ulteriori centri di ascolto, offrendo protezione, consulenza legale gratuita e sostegno psicologico.

Valersi subito misure cautelari e precautelari alle prime avvisaglie di violenza, al fine di un efficace contrasto alla violenza intra familiare.

Intervenire immediatamente con provvedimenti e pene più severe per gli uomini che si macchiano di questi reati, poiché ogni episodio di violenza contro le donne è una sconfitta per tutti, un ostacolo allo sviluppo alla pace e alla realizzazione dei diritti umani, civili e politici per il raggiungimento di una parità. Per arrivare ad un cambiamento è necessario un sostanziale impegno, coraggio e determinazione parte di ognuno di noi.

Indispensabile ricordare che chi ama non ferisce, non calpesta, ma soprattutto non uccide.