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Notizie - Diritto
Mercoledì 01 Giugno 2011 11:28


"Sì al referendum sul nucleare".

L'ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha deciso: il 12 e il 13 giugno gli italiani voteranno anche il referendum sul nucleare. È stata accolta l’istanza presentata dall'Italia dei Valori che chiede di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel dl omnibus: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare. Richiamo dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni alla Rai: "Dobbiamo garantire maggior ascolto per i referendum".
 

Roma - Il referendum si farà.  Il 12 e 13 giugno gli italiani voteranno anche sul nucleare. Lo ha deciso l’ufficio elettorale presso la Corte di Cassazione, presieduto da Antonino Elefante. Gli italiani voteranno sì o no sull’abrogazione delle nuove norme contenute nel decreto legge omnibus, convertito in legge dal Parlamento, in particolare i commi 1 e 8 dell’articolo 5. È stata così accolta l’istanza presentata dal Pd che chiede di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel dl omnibus: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8).

Accolta la tesi dell'Idv "È stata accolta la tesi difensiva dell’Italia dei Valori da me rappresentata". Lo ha detto l’avvocato Alessandro Pace, a proposito della decisione della Cassazione sul referendum sul nucleare. Il legale sottolinea di aver concluso l’istanza chiedendo "il trasferimento della richiesta referendaria sull’art. 5, commi 1 e 8 della legge n. 75 del 2011, come la Cassazione oggi ha deciso, e non sull’art. 5, commi 1 e 5, lettere B e Q, come invece sostenuto nell’istanza del Pd".

Il quesito "Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del dl 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?". Questo il quesito del referenum che verrà presentato ai cittadini il 12 e 13 giugno. Lo rende noto un comunicato della Cassazione. Titolo del quesito sarà: "Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare".  

Bersani: "Notizia eccellente" "La conferma del quesito nucleare è una notizia eccellente. I trucchi del governo sono stati ancora una volta smascherati". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani commenta la sentenza della Cassazione ribadendo che "il Pd, che ha sempre contrastato le assurde scelte del governo sul nucleare, è impegnato con tutte le sue forze a sostenere la campagna per il sì".

Di Pietro: "Chi la dura la vince" "Chi la dura, la vince. Noi dell'Idv ci abbiamo creduto sin dal primo momento e la legge non può essere aggirata per impedire ai cittadini di esprimersi su un tema importante per il mondo intero", ha commentato Antonio Di Pietro.

Gli ambientalisti "È la vittoria della ragione, della correttezza e della democrazia, la parola passa agli italiani che finalmente potranno dire la loro sul rilancio del nucleare e sul futuro energetico del Paese". Il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza commenta così il via libera della Corte di Cassazione.

Il richiamo del'Agcom ala Rai Richiamo dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni alla Rai affinchè collochi i messaggi autogestiti sui referendum del 12 e 13 giugno in modo da "garantire l’obiettivo del maggior ascolto, come previsto dalle disposizioni vigenti". Lo ha deciso oggi la commissione Servizi e Prodotti dell’organismo di garanzia - sentita la commissione di Vigilanza - che ha ritenuto "non conforme ai principi del regolamento" sulla par condicio la collocazione in palinsesto dei messaggi finora attuata dall’azienda. La commissione Servizi e prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, spiega una nota della stessa Agcom, "dopo un’interlocuzione con la commissione parlamentare di Vigilanza, ha ritenuto che la collocazione nei palinsesti dei messaggi autogestiti relativi ai referendum del 12 e 13 giugno, finora attuata dalla Rai, non è conforme ai principi del regolamento della Commissione sulla par condicio referendaria". L’Autorità "ha, pertanto, rivolto un richiamo alla concessionaria pubblica affinchè realizzi una collocazione dei messaggi idonea a garantire l’obiettivo del maggior ascolto, come previsto dalle disposizioni vigenti. Nell’esercizio della sua funzione di vigilanza, l’Agcom, attraverso il monitoraggio della programmazione, verificherà l’osservanza del richiamo, nonchè dell’invito già rivolto alla Rai ad incrementare l’informazione sui referendum. In caso di inosservanza, adotterà i conseguenti provvedimenti previsti dalla legge". Ieri l’opposizione aveva annunciato un esposto all’Agcom per chiedere "il rispetto delle disposizioni di legge", sottolineando che "il palinsesto organizzato dalla Rai con riferimento ai messaggi autogestiti" era "in contrasto con la normativa prevista dal regolamento".  ilgiornale.it


 

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