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Notizie - Scienza
Giovedì 25 Luglio 2024 19:11

 

LA METEORITE RENAZZO IMMORTALATA  SU UN FRABCOBOLLO:

UN  ATTESTATO DELL'ECCELLENZA DEL PATRIMONIO ITALIANO

 

GIORDANO CEVOLANI

 

 

(sopra) Il francobollo ordinario dedicato alla meteorite Renazzo, nel bicentenario dalla caduta, emesso dal Ministero delle Imprese e  del Made in Italy il 21 luglio 2024, appartenente alla serie tematica il Patrimonio naturale e paesaggistico,  La vignetta raffigura un frammento della meteorite che la sera del 15 gennaio 1824 cadde nei pressi  di Renazzo, in provincia di Ferrara, un unicum per gli esperti appartenendo alle condriti carbonacee, le più primitive e pertanto tra le più rare e le più preziose dal punto di vista scientifico. La foto raffigurante Renazzo è riprodotta per gentile concessione dell’Università di Bologna - Sistema Museale di Ateneo - Collezione di Mineralogia “Museo Luigi Bombicci” e dell’autore Paolo Mazzi.

(sotto) l'annullo filatelico per la meteorite Renazzo nel bicentenario della caduta, che attesta il giorno di  emissione  - 21 luglio 2024 - di 250.020 esemplari da parte dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

 

La filatelia è la forma di collezionismo più diffusa al mondo

 

 

La filatelia è la forma di collezionismo più diffusa al mondo, ma è soprattutto narrazione perchè attraverso le illustrazioni dei francobolli si possono rivivere accadimenti storici, conoscere posti e personaggi che hanno reso celebre il nostro Paese.  L’annullamento, o annullo, che è competenza della marcofilia, un ramo meno conosciuto della filatelia,   è quel procedimento mediante il quale si imprime un segno indelebile, timbri o impronte di vario tipo, per impedire che i valori vengano riutilizzati successivamente alla prima spedizione.

 

 

Un anno fa, esattamente  il 23 luglio 2023, era stato pubblicato sulla rivista un post dal titolo  Noi, 'figli delle stelle; una favola dai contorni reali / L'eredità della meteorite Renazzo al bicentenario della caduta

 

 

https://www.lagazzettaonline.info/portal/index.php?option=com_content&view=article&id=19424:cevolani-una-favola-dai-contorni-reali&catid=61:scienza&Itemid=109)


Domenica 21 Luglio 2024, ore 10.30 in Piazza F. Lamborghini a Renazzo di Cento (FE), nel bicentenario della caduta della meteorite Renazzo, l'Annullo Filatelico di Poste Italiane ha presentato il francobollo che  ricorda l'evento del 15 gennaio 1824. Poste Italiane ha attivato in tarda mattinata un servizio postale temporaneo con lo speciale annullo “Primo giorno di emissione“. Oltre all’annullo filatelico, presso il servizio temporaneo erano disponibili i prodotti filatelici correlati: folder, cartoline, tessere filateliche e bollettini illustrativi.

Una precisazione è d'obbligo. I francobolli italiani vengono emessi dallo Stato e per esso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mentre a Poste Italiane viene affidata solo la commercializzazione e la distribuzione dei francobolli.

I programmi annuali di emissione delle carte-valori postali sono definiti dal Ministero in piena autonomia, una volta acquisito il parere della Consulta per l’emissione delle carte-valori postali e la filatelia.

Il francobollo su Renazzo è una  emissione ordinaria tematica che rientra  nelle Eccellenze del Patrimonio naturale e paesaggistico, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari

 

 

https://www.mimit.gov.it/it/comunicati-emissioni-francobolli/il-patrimonio-naturale-e-paesaggistico-francobollo-dedicato-al-meteorite-di-renazzo-nel-bicentenario-dalla-caduta

 

Il collezionismo filatelico sulle meteoriti

Il collezionismo filatelico è un mezzo di divulgazione straordinario per promuovere in tutto il mondo le bellezze e le eccellenze di un Paese. Già nel 1957 l’Unione Sovietica ricordava i 10 anni dalla caduta di Sikhote-Alin.  Alle 10:30 del 12 febbraio 1947,  nella zona attorno ai Monti Sikhotė-Alin della Siberia orientale, un grosso bolide più luminoso del Sole fu visto  provenire da nord. La luce e il potente tuono del bolide furono percepiti fino a 300 km attorno al punto d'impatto e circa a 440 km a nordest di Vladivostok. La scia di fumo di una trentina di chilometri, rimase nel cielo siberiano per diverse ore prima di dissolversi. Ad un'altitudine di circa 5,6 km la massa principale, con una violenta esplosione, si ruppe in una moltitudine di frammenti che, prima di toccare il suolo si frammentarono a loro volta in un susseguirsi di esplosioni più piccole

 




Il francobollo emesso  per Sikhote-Alin  Il 20 novembre 1957 in occasione del decimo anniversario della pioggia meteoritica del 12 febbraio 1947  e  che riproduce il famoso dipinto (in alto) il dipinto di . Medvedev, un artista russo testimone dell'evento. E'  pure presentata la raccolta dei frammenti della meteorite ferrosa da parte della spedizione sovietica inviata dallo stesso Stalin sul territorio della caduta.

 

Dall'emissione del primo francobollo su  Sikhote-Alin, ben 16 Nazioni hanno ricordato con un francobollo una loro meteorite come iniziativa fondamentale per lo sviluppo della Scienza delle Meteoriti.

 

L’ultima emissione di un francobollo con tematica una meteorite nazionale è stata fatta dall’Australia il 28 settembre 2019, per commemorare i 50 anni della caduta di Murchison

 




 Il francobollo  per  Murchison, una meteorite carbonacea di 100 chilogrammi vista cadere in Australia il 28 settembre 1969, ricca di composti organici tra cui 70 amminoacidi , e tra questi, una decina di quelli che compongono il nostro DNA. (a) un frammento della meteorite; (b) filamenti di cianobatteri e microfossili all'interno del frammento; (c) elenco di molecole prebiotiche identificate nel frammento. Nel gennaio 2020, i cosmochimci hanno scoperto in un campione particelle di carburo di silicio (SiC), il materiale più antico trovato sulla Terra fino ad oggi, con un'età di 7 miliardi di anni, circa 2,5 miliardi di anni in più rispetto all'età di 4,54 miliardi di anni della Terra e del Sistema Solare.

 

Significato del riconoscimento nazionale

 

Le celebrazioni del 200° anniversario della caduta di Renazzo intendono spingersi ben oltre la semplice commemorazione di un evento che ha dato lustro alla meteorite, forse la più importante tra quelle catalogate e conservate in Italia. L'obiettivo primario è di promuovere il patrimonio meteoritico nazionale e in special modo quello della Regione Emilia-Romagna  che è la regione italiana con il maggior numero di ritrovamenti  (circa  il 30% della totalità). Non si esagera usando il termine Meteor Valley Emiliana quando si realizza che nel corso degli anni sono state raccolte nel raggio di 100 chilometri attorno a Renazzo e poi catalogate queste  meteoriti: Valdinoce (1496), Crevalcore (1586) ,Vago (1668), Albareto (1766),  Novellara (1786), Borgo San Donnino (attuale Fidenza, 1808);  Renazzo (1824), Vigarano (1910),  Piancaldoli (1968), e Cavezzo (2020)

 

 

Senza le pietre celesti come Renazzo e la  famiglia delle CR di cui  Renazzo è il capostipite, non avremmo potuto fare quel salto in avanti nella conoscenza dell’Universo che in definitiva ci ha prospettato la soluzione più ovvia: quella del legame esistente tra la nostra Galassia, e in generale l’Universo, e il  nostro sistema solare. Non saremmo cioè stati in grado di ricostruire quel collegamento esistente tra le polveri stellari generate da mondi in estinzione e la materia solare che ha iniziato il suo percorso verso la vita - e verso la nostra stessa esistenza -  dopo essere stata inseminata da queste minutissime polveri.



 

 Cartolina-rassegna di alcune delle principali attività di studio su Renazzo  e meteoriti del gruppo CR (condriti carbonacee del tipo- Renazzo)

 

 Al riguardo è fondamentale  sensibilizzare l'opinione pubblica nazionale sul ruolo svolto dalla ricerca meteoritica nell'ambito dell'esobiologia che è la ricerca della vita proveniente dall'esterno trasportata e disseminata dai corpi minori (meteoriti, asteroidi e comete) del sistema solare e piu' recentemente in tema di esplorazione spaziale. Le recenti analisi dei campioni di asteroidi vicini alla Terra, prelevati dalle sonde spaziali Osiris-RExHayabusa-2 rivelano la stretta parentela con i minerali delle due meteoriti ferraresi (Renazzo e Vigarano, ambedue condriti carbonacee, le uniche conservate in Italia) e portano nuovi stimoli a un nuovo capitolo della scienza applicata - la space economy - un settore di ricerca votato allo sfruttamento delle risorse minerarie degli asteroidi vicini alla Terra, oltre alle indagini sulla loro pericolosità per il genere umano.

Parlare di scienza e di progresso scientifico quando si studiano le meteoriti come laboratori  spaziali disponibili sulla Terra, non è solo un mero esercizio accademico. Nello specifico quando si parla di Renazzo e della vicina Vigarano, significa parlare di rarità museali da conservare come vere e proprie 'reliquie'  che predatano il  sistema solare. L'emissione di un francobollo come atto finale di un excursus che ha visto il coinvolgimento delle istituzioni locali oltre che di tutta la comunità scientifica  dei corpi minori del sistema solare, vuole lanciare un importante messaggio che vede le due meteoriti italiane, accomunate da una sorte infausta che è quella del materiale mancante all'appello, andato disperso  in qualche angolo del territorio per incuria e/o ignoranza da parte di possessori e  eredi ignari. Questo purtroppo più che un dubbio è una certezza da parte degli addetti ai lavori.

 Di Renazzo infatti solamente poco più di 1 chilogrammo  è presente nelle collezioni nazionali e internazionali nonostante le cronache del tempo riferiscono di una raccolta di più pezzi della pietra celeste con  massa complessiva di gran lunga superiore  come emerge dalle ricerche fatte a fine secolo XIX  pochi decenni dopo la caduta. Ancora più increscioso è il destino di uno dei due pezzi di Vigarano – il blocco Cariani  (11,5kg)-  raccolti  subito dopo la caduta ill 20 gennnaio 1910. Attraverso ricerche di archivio svolte da Enrico Trevisani, curatore del Museo di Storia Naturale di Ferrara, sono stati ritrovati più di 6 kg, circa la metà della massa della “meteorite Cariani”;  nel territorio del Comune di Vigarano Mainarda. Lo stato di conservazione del “blocco Cariani” dal 1910 ad oggi risulta pessimo e ne è la riprova lo spezzettamento subìto a causa dell’incuria. Le condizioni ambientali hanno portato allo sbriciolamento della massa in minuscoli frammenti spigolosi del peso massimo di pochi grammi. Solo circa 1,4 kg della meteorite ritrovata anche per interessamento del Trevisani sono conservati in ambienti idonei al riparo dell’umidità e in condizioni di bassa pressione presso il Museo di Storia Naturale di Ferrara; ciò è servito a impedirne l’ulteriore sgretolamento.

 

 

Una speranza dopo le celebrazioni di Renazzo che vedono il coronamento nell'emissione del francobollo è che rianimando l’attenzione su questa meteorite, sulla sua storia e importanza scientifica possano essere ritrovati altri campioni di Renazzo e della gemella Vigarano. Non cesseremo mai di sottolineare che complessivamente, in più di 2000 anni le meteoriti raccolte in Italia sono poco più di 40, ma solo 2 sono condriti carbonacee ed ambedue cadute nella provincia di Ferrara, a 20 km l’una dall’altra: Renazzo. Non si può parlare di Vigarano senza parlare di Renazzo, in quanto le due meteoriti sono legate a doppio filo non solo per la vicinanza geografica ma soprattutto perché furono proprio gli studi su Renazzo ad indirizzare le indagini su Vigarano, fa­cendo comprendere l’esistenza e la straordinaria importanza nel suo interno di un universo in miniatura, congelato nel tempo sotto forma di  polvere stellare più vecchia del nostro sistema solare. In questo contesto, per interessamento della Banca Centrale Emiliana è stato pubblicato a inizio 2024 e in occasione delle celebrazioni del 13-15 gennaio un testo guida dal titolo  ' Meteor Valley Emiliana: Renazzo e Vigarano due straordinarie pietre celesti' di G.Cevolani e S.Zannarini che fanno seguito ad altri 2 testi pubblicati a fine 2023: 'L'eredità della meteorite Renazzo al bicentenario della caduta di G,Cevolani e Meteoriti storiche: il caso Renazzo CR2 di N.Borghi et al.

 

La storia è 'una guerra illustre contro il tempo'

 

L'emissione del francobollo per Renazzo rappresenta un particolare motivo di soddisfazione ed orgoglio  per lo scrivente che è originario dei luoghi dove è caduta la meteorite, e che ha compiuto gli studi  e insegnato nelle scuole del comune di Cento .Quando circa 30 anni fa ho voluto compilare e aggiornare il catalogo delle meteoriti italiane in qualità di responsabile della sezione 'Meteore e meteoriti'  della nostra comunità di planetologi, mi sono imbattuto in questa meteorite quasi misconosciuta in Italia, ma molto nota ed apprezzata all’estero. Inseguendo un percorso non solo astronomico ma storiografico, mi sono sinceramente appassionato nelle indagini su questa pietra celeste  nel tentativo di valorizzarla anche in campo nazionale se non altro per un senso di giustizia storica. Parafrasando il Manzoni che nell'introdusione de  I Promess Sposi, sostiene che la storia è come una “guerra illustre contro il Tempo” il quale tende a sommergere nell’oblio fatti  importanti,  ho scritto quattro libri su Renazzo oltre a molti  articoli su riviste accreditate, Considero questi contributi scientifici    il giusto impegno personale come risarcimento per l'oblio in cui per circa 2 secoli questo esemplare 'unico sotto parecchi aspetti 'come B.Manson e H.B.Wiik ebbero a sottolineare nell'ottobre 1962 sulla rivista American Museum Novitates.,  è stata lasciato dalla comunità scientifica nazionale.  E per d più, pure una sorta di indennizzo concesso a questa meteorite che considero affettuosamente 'di famiglia'.in quanto caduta in terreni della Partecipanza Agraria di Pieve di Cento di cui mi onoro essere socio, come discendente di una delle famiglie che dal XIV secolo ancora sono beneficiari  per tradizione dell' affitto ventennale di questi terreni.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 31 Luglio 2024 17:57
 

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