L´opinione di Beccalossi del 18.06.24 |
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Martedì 18 Giugno 2024 16:48 |
L’Opinione
Wanted per Putin e L’vova-Belova dalla Corte Penale Internazionale.
Nonostante i “presumibilmente” negli atti d’accusa oscurati dai media
È ormai ben noto che, il 17 marzo 2023, il presidente russo Vladimir Vladimirovič Putin (Leningrado, oggi San Pietroburgo, 7 ottobre 1952) è stato incriminato dalla Pre-Trial Chamber II (Camera Preliminare II) della Corte Penale Internazionale (CPI, International Criminal Court, ICC, non ratificata da 32 Paesi, tra cui Stati Uniti, Russia e Cina), con relativa emissione di mandato d’arresto, accusato d’essere (secondo il relativo ed ufficiale Press Release emesso dallo stesso organismo, https://www.icc-cpi.int/news/situation-ukraine-icc-judges-issue-arrest-warrants-against-vladimir-vladimirovich-putin-and, qui tradotto dall’inglese) “presumibilmente responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa (…). I crimini sarebbero stati commessi nel territorio occupato dall’Ucraina almeno a partire dal 24 febbraio 2022. Vi sono fondati motivi per ritenere che Putin abbia una responsabilità penale individuale per i suddetti crimini, per aver commesso i fatti direttamente, congiuntamente ad altri e/o per il tramite di altri (…) e per non aver esercitato adeguatamente il controllo sui subordinati civili e militari che hanno commesso gli atti, o ne hanno permesso la commissione, e che erano sotto la sua effettiva autorità e controllo, ai sensi della responsabilità superiore (…)”. Putin ma non solo. In stato d’imputazione da parte della CPI è finita pure Marija Alekseevna L’vova-Belova (Penza, 25 ottobre 1984), Commissario presidenziale per i diritti dei bambini dal 27 ottobre 2021. Anche lei “presumibilmente responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa (...). I crimini sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022. Vi sono fondati motivi per ritenere che la sig.ra L’vova-Belova abbia una responsabilità penale individuale per i suddetti crimini, per aver commesso i fatti direttamente, insieme ad altri e/o attraverso altri (...)”. “La Camera Preliminare II ha ritenuto, sulla base delle richieste dell’accusa del 22 febbraio 2023, che vi sono ragionevoli motivi per ritenere che ciascun sospettato sia responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione e di quello di trasferimento illegale di popolazione dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa, a danno dei bambini ucraini”. “La Camera ha ritenuto che i mandati siano segreti al fine di proteggere le vittime e i testimoni e anche di salvaguardare le indagini. Tuttavia, consapevole che le condotte oggetto della presente fattispecie sarebbero tuttora in corso, e che la conoscenza da parte dell’opinione pubblica dei mandati può contribuire a prevenire la commissione di ulteriori reati, la Camera ha ritenuto che sia nell’interesse della giustizia autorizzare la Cancelleria di rendere pubblica l’esistenza dei mandati, il nome degli indagati, i reati per i quali i mandati sono emessi e le modalità di responsabilità stabilite dalla Camera”. “I suddetti mandati di arresto sono stati emessi a seguito delle istanze presentate dalla Procura il 22 febbraio 2023”. S’è voluto scrivere in grassetto l’avverbio “presumibilmente” (allegedly) perché, pur essendo presente nel testo canonico originale del Press Release del 17 marzo 2023, è stato talvolta censurato o cambiato nelle trascrizioni e nelle sintesi pubblicate dai media occidentali facendo passare per certa e documentata la colpevolezza di Putin e L’vova-Belova. I capi d’accusa della deportazione e del trasferimento illegali di bambini sono stati messi in discussione quando è stato parzialmente appurato che il termine più consono per quelle situazioni è “messa in sicurezza” da zone sottoposte al fuoco delle artiglierie ucraine soprattutto su obiettivi civili (.https://lavocedinewyork.com/onu/2023/04/04/bambini-deportati-o-salvati-dai-russi-la-ricercata-maria-lvova-belova-allonu/, https://www.vietatoparlare.it/propaganda-di-guerra-le-false-deportazioni-di-civili-e-di-bambini-ucraini-in-russia/ ). Un memoriale, a Donetsk (Repubblica Popolare di Donetsk), nel “Viale degli Angeli”, ricorda in numero parziale i tanti bambini uccisi dagli attacchi del regime post-golpista di Kyïv dal 2014 (dal 2014, non dal 24 febbraio 2022, giorno dell’inizio dell’“Operazione Militare Speciale” russa, che ha anticipato un’offensiva delle forze armate ucraine, con paramilitari e mercenari, come aveva riferito il 3 settembre 2022 a Mosca l’analista ed opinionista Yuri Podolyaka (intervistato nella quinta parte del reportage “Dove separatisti e Putin ridisegnano i confini” ne “Il Giornale dei Veronesi”, https://ilgiornaledeiveronesi.it/attualita-estero/reportage-esclusivo-ucraina-sud-orientale-dove-separatisti-e-putin-ridisegnano-i-confini-parte-5/). Gli altri due della tragicommedia a regia anglosassone, invece, per la CPI sono mammolette dalla “ricerca di pace inascoltata” dai russi cattivoni. L’ex-comico poi presidente (con mandato scaduto il 20 maggio scorso) milionario d’Ucraina Volodymyr Oleksandrovyč Zelens’kyj (Kryvyj Rih, 25 gennaio 1978), intestarditosi nella guerra per conto terzi senza mai scendere a patti con Putin e mandante di squadracce per le strade a sequestrare uomini per poi spedirli al fronte dopo un insufficiente addestramento. Ed il ringhiante segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg (Oslo, 16 marzo 1959, a sua volta con mandato scaduto il 30 settembre 2022, prorogato dapprima al 2023 e poi ancora al 2024) che, motu proprio, vorrebbe consentire all’Ucraina d’utilizzare le armi da livello e potenza sempre più sofisticati fornite dai Paesi membri e fatte passare ipocritamente come difensive (mentre sono pure altamente offensive) per attacchi in territorio russo. Semplicemente dissennato, ulteriore miccia dell’allargamento del conflitto... Ma, tanto, l’accoppiata Zelens’kyj-Stoltenberg sa d’avere carta bianca concessa dall’Occidente per qualsiasi fesseria. Quell’Occidente che è sempre “buono e bravo” a prescindere, anche quando invade, stermina, sfrutta, distrugge fregandosene di tutto e tutti. Ma il cittadino normale, ancora pensante col proprio cervello, potrebbe replicare alla fatidica carta bianca, tenuta sottobanco dai tizi, come fece Totò nel film “I due marescialli” del 1961 (diretto da Sergio Corbucci). Rispose perentorio all’arrogante ufficiale nazista che vantava carta bianca: “... e allora ci si pulisca il c...!”...
Claudio Beccalossi |
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