L´opinione di Beccalossi |
Notizie - Opinioni |
Sabato 15 Giugno 2024 23:49 |
L’opinione
I fanatici della Costituzione secondo il vento che tira
Sancisce l’art. 11 della Costituzione italiana (definita “la più bella al mondo”, come se i retorici assertori di tale mantra valido per qualsiasi stagione - cambiamenti climatici compresi - avessero letto e confrontato TUTTE le costituzioni di TUTTI gli Stati del pianeta).
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. I nostrani sbandiera-Costituzione secondo il vento che tira non se lo sono ricordato quando hanno votato l’invio di quantitativi (di cui non sa niente) di armamenti (di cui non si sa niente) per usi “difensivi” (quando sono anche offensivi) al regime di Zelens’kyj. Non è secondario, poi, il fattore d’impoverimento dell’arsenale nazionale destinando dapprima alla Polonia (grande magazzino di stoccaggio degli armamenti da vari Paesi Nato prima del loro trasporto verso l’Ucraina) di un’altra massa di missili Storm-Shadow che contribuiranno a colpire ancora (perché Kyïv l’ha già fatto più volte con l’appoggio strategico della stessa Nato) il territorio russo. Il ministro delle Difesa Guido Crosetto sarebbe intenzionato anche a fornire un altro sistema missilistico terra-aria FSAF - SAMP/T spostato dalla Slovacchia dov’era stato posizionato (l'Italia ne aveva in dotazione 5 ed uno, già dato agli ucraini, pare sia stato distrutto dai russi nel gennaio 2024, secondo attendibili fonti). Ma nessuna paura per la difesa dell’Italia da eventuali aggressioni: fucili a tappo, fionde, cerbottane, pistole ad acqua ed a salve, spray al peperoncino ecc. saranno forniti a iosa per fronteggiare nemici magari invasori. Con l’ennesima conferma dell’appoggio incondizionato al regime di Zelens’kyj dei leader del G7 riunitisi a Borgo Egnazia, in Puglia (e la concessione del “prestito” di altri 50 miliardi di dollari), poi, prosegue l’arroganza del decisionismo di pochi rispetto alla maggioranza dei cittadini contrari a politiche guerrafondaie ad oltranza, con una pseudo conferenza di pace organizzata a Lucerna (Svizzera) escludendo la Russia (nemmeno invitata) e bocciando subito, senza alcuna discussione in merito, i punti chiave proposti da Putin. La “buona” Ucraina? Da tempo è attivo l’Ufficio di rappresentanza nel centro comune (delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk) per il controllo ed il coordinamento delle questioni relative ai crimini di guerra dell’Ucraina. Raccoglie ed analizza i resti degli ordigni ucraini esplosi su obiettivi civili classificandone caratteristiche e provenienze di fabbricazione. Ripropongo ancora una delle tante foto da me scattate in un ampio locale di quell’ufficio dove sono conservati molti reperti bellici di varia consistenza e natura. Un militare russo, Sergej Pereverzev, mostra un paio di spolette d’impatto di proiettili d’artiglieria da 155 mm di fabbricazione italiana. Equipaggiamento bellico anche d’attacco, quindi, non solo difensivo o di protezione (di cui si servono a piacimento le “anime belle” di Kyïv), come blaterano e falsificano in Italia gli accondiscendenti alla linea manda-armi del governo. Chissà se, tra gli omissis su questi rifornimenti, non esista qualche documento che menzioni precise regole d'ingaggio per l’utilizzo del materiale inviato a cui il destinatario dovrebbe obbligatoriamente attenersi. E chissà se sono stati o vengono fatti, da parte italiana, controlli sul reale impiego delle dotazioni. “Carta bianca” assicurata di straforo, nel silenzio-assenso? Il dubbio è un mero esercizio di pensiero cosciente. E realista... La farsa attuale del “permesso” concesso dai padreterni dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e della Nato (in nome esclusivamente di loro stessi e non della maggioranza dei cittadini delle nazioni che rappresentano) all’Ucraina d’effettuare attacchi militari in territorio russo è solo la continuazione di quanto già perpetrato da tempo, addirittura dal 2014 nel Donbass filorusso e russofono e da mesi in città russe come Belgorod e Kursk, con morti, feriti e distruzioni. I vari Stoltenberg, Biden, Macron, Scholtz, Sunak, Trudeau, Sanchez ecc. (ed i leader duramente russofobi dei Paesi baltici e della Finlandia) andrebbero invece fermati dal loro alzare il livello di provocazione ed ingerenza. Sono in spasmodica attesa (magari pianificando qualcosa sottobanco, come avvenne nella fasulla epopea di Euromajdan in Ucraina orchestrata altrove) d’un pretesto qualsiasi per intervenire come forza Nato costringendo al coinvolgimento anche chi, al momento, è ancora restio, in una sorta di neutralità e non belligeranza che somiglia tanto ai periodi preingressi nella Prima e nella Seconda guerra mondiale dell'Italia. L’Italia che, per naturale tendenza fedifraga e per cambi di casacca opportunisti quando le cose si mettevano male, nel passato non ha mai finito una guerra con la stessa alleanza siglata prima all’inizio. Il riaffacciarsi sulla scena del passato voltagabbana, forse (anzi certo), è alle porte?
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum... Sergey Pereverzev mostra due spolette d'impatto di proiettili d'artiglieria forniti dall'Italia
|
Ultime Notizie
Jannik Sinner, la forza mentale la chiave del suo successo Dopo... Leggi tutto...
Lessing dimostra umiltà e tenacia, due attributi ormai perduti nelle famiglie... Leggi tutto...
Trump intervistato dalle giornaliste della NABJ: il valore del fact-checking... Leggi tutto...
Oscenità volgare Carlo Di Stanislao "Osceno è tutto... Leggi tutto...
Trump sminuisce le sue ambizioni antidemocratiche? “Vi amo tutti.... Leggi tutto...
Rivista La Gazzetta
Edizione 41 |
40 | 39 | 38 | 37 | 36 | 35 | 34 | 33 | 32 31 | 30 | 29 | 28 | 27 | 26 | 25 | 24 | 23 22 | |