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Donbass: Ennesima notte di fuoco ucraino su civili PDF Stampa E-mail
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Notizie - Fatti
Domenica 26 Novembre 2023 20:54



Reportage dal Donbass

 

 

Ennesima notte di fuoco ucraino su civili


 

 

Servizio e foto di

Claudio Beccalossi

 

   Donetsk (Repubblica Popolare di Donetsk) - Sto terminando la colazione nell’Hotel “Central” prima dell’abituale appuntamento col nostro fixer, Vittorio Nicola Rangeloni, per il programma stabilito di rilevazione giornalistica suscettibile, comunque, di qualsiasi cambiamento dovuto al verificarsi di fatti dell’ultima ora. Invece che nella hall, come al solito, me lo vedo arrivare al mio tavolo per sollecitarmi a terminare in fretta perché dobbiamo partire subito verso una località periferica bombardata dagli ucraini nella notte tra il 23 ed il 24 settembre, attorno all’una.

   In tutta fretta, quindi, ci avviamo in quattro a bordo della sua auto in direzione della periferia est, nel distretto Kuibyshevskij/Kuibyshivs’kyi, percorrendo strade sempre più dissestate. Ad un certo punto Rangeloni arresta il veicolo al lato destro della strada, ci fa scendere, apre il bagagliaio e consegna a ciascuno di noi un giubbotto antiproiettile ed un elmetto da indossare per una minima protezione dovendo andare in zona pericolosa, non molto lontana dalle postazioni armate ucraine.

   Dopo un ulteriore, breve tragitto arriviamo sul posto: una stradina secondaria ai cui lati sorgono vecchie e semplici case ad uno o due piani. Un ambito esclusivamente civile, privo di qualsiasi interesse strategico-militare. Ci viene incontro subito un militare per invitarci a prestare attenzione perché da un momento all’altro potrebbe cadere qualche grosso proiettile isolato. Varie persone parlottano tra loro mentre sgombrano da frantumi e ferraglie il selciato sconnesso. Guardiamo sgomenti alcune povere abitazioni semidistrutte ed incendiate da un colpo d’artiglieria, con tetti sconquassati e murature danneggiate.

   Avviciniamo una signora di 75 anni, Tatiana Mikhailovka, particolarmente ciarliera nello spiegarci cos’è successo. La sua casa è finita nel blitz ucraino per la seconda volta in un anno. Come al solito, Vittorio traduce a beneficio di noi tre giornalisti, all’oscuro della lingua russa. Tatiana è stata colpita superficialmente dagli effetti dell’incursione notturna alla testa ed al volto. La sua faccia presenta varie ecchimosi ed un cerotto copre una lesione al labbro superiore.

   Nell’attacco senza senso sono rimaste ferite tre persone, tra cui uno, maschio di 21 anni, in modo grave, sottoposto a cure in ospedale in quanto politraumatizzato. Il giovane dormiva al secondo piano quando ha imperversato il raid ucraino coprendolo dalle macerie. È intervenuto in suo soccorso  il padre che, per fortuna, era a casa e non al turno di lavoro.

   Fotografiamo gli esterni ed i cortili dei poveri edifici nello scempio, tra il continuo abbaiare ed uggiolare dei cani probabilmente per la paura patita dallo scoppio. Un anziano (Vladimir Stepanovich, 85 anni), dal gioviale sorriso nonostante quanto subito anche dalla sua famiglia, c’invita ad entrare in casa per prendere atto di ciò che v’è successo. Mentre lui prosegue a rimediare alle magagne esterne, una signora ci accompagna dentro, in un locale con vetri di finestre rotti e pareti con carta da parati intaccate dagli esiti dell’esplosione. La donna pare consolarsi col suo gatto d’una razza particolare, senza pelo, che coccola tenendolo in braccio mentre ce ne andiamo.

   Fatti pochi passi, assistiamo smarriti (quasi ipnotizzati) allo sfogo dal pianto convulso di un’altra sventurata, tra i detriti della sua abitazione, con relative pertinenze, devastata dall’artiglieria ucraina. Restiamo senza parole, impotenti almeno a tentare un’inutile consolazione verbale. Ci schiaccia il suo continuo asciugarsi le lacrime mentre ci parla singhiozzando. Anche lei, al pari dei rimasti senza alloggio per l’ennesima notte di fuoco sugli innocenti, dovrà affidarsi all’aiuto di parenti e vicini per rimboccarsi le maniche e continuare a vivere. Nella speranza che l’incubo del conflitto, dalla diplomazia zittita, prima o poi finisca...

Ultimo aggiornamento Lunedì 27 Novembre 2023 20:32
 

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