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Notizie - Fatti
Venerdì 17 Novembre 2023 18:57

Reportage dal Donbass

 

La sfida di Mosca: nuovi insediamenti e scuola supertecnologica.

La foto proibita ad un sistema missilistico terra-aria Buk

 

Servizio e foto di

Claudio Beccalossi





I nuovi insediamenti del distretto “Nevskij” a Mariupol




Mariupol'. La scuola supertecnologica “Nevskaya”




La preside Viktoria Bondareva




Un sistema missilistico terra-aria a medio raggio Buk fotografato a Mariupol


 

 

   Mariupol’ (Repubblica Popolare di Donetsk) - La città sul mar d’Azov, simbolo dell’ecatombe e dell’ostinazione belliche russo-ucraine, è in frenetico rifacimento dalla rovina generalizzata, con cantieri al lavoro ovunque ed interi quartieri edificati ex novo secondo standard moderni.

   Partiti da Donetsk, rimettiamo piede nei nuovi insediamenti del distretto “Nevskij”, sorti come funghi grazie all’alacre impegno di Mosca nel voler ridisegnare la città per stabilirvi abitanti che avevano perso le loro case, distrutte o rese inagibili dall’aspro impeto della contrapposizione armata.

   Le varie attrezzature all’aperto per l’esercizio fisico dei residenti dimostrano attenzione ad una linea salutistica pubblica. A lato dell’ingresso stradale a Mariupol’, ufficializzato dall’usuale denominazione a caratteri cirillici cubitali, è stato collocato un insolito “monumento” (cioè un escavatore su un massiccio basamento con dedica) quale riconoscimento a coloro che hanno  lavorato a pieno regime per realizzare in pochi mesi il vasto agglomerato edilizio. Complesso che, nel marzo scorso, ha ricevuto perfino la visita a… sorpresa del presidente russo Vladimir Vladimirovič Putin, in missione strategica a Mariupol’.

   Il fiore all’occhiello del neonato quartiere è la scuola supertecnologica “Nevskaya”, in Prospekt Lenina 177, realizzata tra il 10 dicembre 2022 ed il 12 giugno 2023 e costata 4 miliardi di rubli, dotazioni comprese. In appena sei mesi d’intenso lavoro, quindi, è sorto un cammeo ad opera del pool di imprese che fanno capo al ministero della Difesa russo.

  Viktoria Bondareva, preside della scuola ed un suo collaboratore ci accolgono con affabilità facendoci poi da guide negli interni (che occupano 8mila mq mentre, assieme all’intera area esterna, impianti sportivi compresi, lo spazio utilizzato copre 42mila mq). Gli studenti delle classi elementari e medie (secondo l’ordinamento scolastico russo) formeranno 45 classi da 25 allievi ciascuna. Attualmente i frequentanti sono 550 che, con i corsi aggiuntivi, arrivano a 3mila.

   Gli insegnanti, al momento, sono 35, 5 dei quali alla loro prima esperienza, tutti di Mariupol’ e, essendo la scuola un bene comunale, con nomine decise dal sindaco. Le lingue studiate sono inglese, francese e, quanto prima, cinese. Verranno avviati anche corsi d’autodifesa. Sono stati stipulati accordi con università per i percorsi scelti dai ragazzi alla conclusione del loro ciclo di studi. La lingua e la cultura ucraine non sono state bandite (a differenza di quanto avviene in Ucraina nei confronti del russo e di quanto attiene alla Russia) e vengono insegnate in corsi addizionali su richiesta specifica delle famiglie interessate. 

   Oltre alla mensa (con menù elaborati da nutrizionisti) ed all’elegante auditorium (per conferenze, concerti, teatro, spettacoli ecc.), abbiamo visionato le varie sezioni d’attività scolastico-formativa: scuola guida (con simulatori), palestra interna per il periodo invernale (calcetto, volley, basket, tennis), ginnastica per disabili, cucina (galateo e debita preparazione della tavola per commensali), modellismo, laboratorio biologico, primo soccorso e medicina pratica (nozioni sull’uso del defibrillatore ed altro), gabinetto di fisica interattiva, robotica, gaming, biblioteca.

   La preside, che sprizza d’orgoglio, assicura che le altre scuole edificate dai russi a Mariupol’ saranno tutte così, all’avanguardia. E, avendo constatato personalmente tanta abbondanza organizzativa e specialistica, non m’azzarderei certo a contestarne la certezza. Bondareva dice che l’istituto scolastico è disponibile a gemellaggi con qualsiasi città straniera. «Siamo pronti a fare amicizia e pace con chiunque. - rimarca - Tra giovani, infatti, non dovrebbero esistere divisioni». Buoni propositi che, purtroppo, si scontrano ancora con la tragica realtà del conflitto fratricida che continua…

   Lasciato il complesso didattico per tornare a Donetsk, percorriamo ancora le zone di Mariupol’ in bilico tra ristrutturazione, edificazione e persistente (ma ormai ben minoritaria) rovina in… lista d’attesa di interventi solutivi. Facciamo una sosta davanti ad un edificio ancora pesantemente danneggiato da bombardamenti e ne approfitto per scattare una foto (vietatissima!) ad un automezzo militare che trasporta un sistema missilistico terra-aria a medio raggio Buk. Ne sento di tutti i colori, da parte dei colleghi, per la mia avventatezza che potrebbe avere pesanti risvolti se colto in flagrante ma non ho voluto farmi scappare la ghiotta occasione, per documentare al meglio. M’è andata bene. Il reportage ringrazia...

 

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