19.10.2023
Alcuni lunghi e calorosi applausi hanno salutato questo pomeriggio alla Fortezza da Basso di Firenze il conferimento del Premio “Leonardo da Vinci” alla carriera all’architetto, ingegnere e artista spagnolo Santiago Calatrava, nato a Valencia nel 1951.
Il riconoscimento è stato consegnato da Jacopo Celona, Direttore Generale della XIV Florence Biennale. Mostra internazionale di arte contemporanea e di design in corso a Firenze fino a domenica 22 ottobre, con la seguente motivazione: «Il Premio è il tributo di Florence Biennale a uno degli architetti più influenti del nostro tempo e il riconoscimento della sua audace sperimentazione, del suo straordinario talento e della sua ingegnosa capacità di combinare architettura e arte in progetti concepiti e realizzati in armonia con la natura e orientati verso gli ideali di bellezza».
La consegna del premio è stata anticipata dall’illustrazione dei principali lavori di architettura – ma anche di scultura e pittura – che Calatrava ha realizzato in tutto il mondo in mezzo secolo di attività. «Una delle mie principali soddisfazioni – ha rivelato l’Architetto spagnolo – è stata l’aver partecipato ad alcune opere nel mio paese dove la democrazia era stata recuperata». La chiusura del suo intervento è stata dedicata ai suoi interventi architettonici a Ground Zero, New York, là dove una volta sorgevano le Torri Gemelle e oggi vi è il memoriale delle vittime.
Nel ringraziare del premio ricevuto, Calatrava ha poi voluto riflettere ad alta voce sul significato della parola “archietto”: «un vocabolo composto da due diverse parole, arkhi che in sanscrito significa autorità, e tékton che deriva dal greco e significa lavoratore. Ma in quest’ultima parte c’è anche una componente trascendente. Per cui – ha concluso – possiamo dire che l’architetto è colui che guida i lavoratori, con l’aiuto di Dio».
In occasione della XIV Florence Biennale, il cui tema è I Am You - Individual and Collective Identities in Contemporary Art and Design, in qualità di Ospite d’Onore Calatrava ha anche uno spazio espositivo dedicato all’interno del Padiglione Cavaniglia, a 23 anni dalla sua ultima esposizione fiorentina, nel 2000 a Palazzo Strozzi.
In mostra vi è infatti una decina di modelli di opere architettoniche, alcune realizzate e altre invece rimaste solo dei progetti. Tra quest’ultime il ponte pedonale sull’Arno, all’altezza del Parco delle Cascine a Firenze e tre modelli di altrettanti progetti per la stazione ferroviaria dei treni di alta velocità, sempre del capoluogo toscano.
Tra i più influenti architetti degli ultimi 50 anni, Calatrava è protagonista di un'architettura rispettosa delle forze che attraversano le realizzazioni, talora concepite con coraggiose soluzioni formali. L’architetto spagnolo ha realizzato ponti, infrastrutture, centri congressuali ed espositivi nell’arco di una carriera costellata di grandi successi, non solo come architetto, ma anche come artista capace di esprimersi attraverso diversi linguaggi, tra cui il disegno e la scultura.
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