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Sulle orme di Pietro Il Grande PDF Stampa E-mail
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Notizie - Cronache
Giovedì 30 Giugno 2022 17:02

 

LO 'ZAR' DEL XXI SECOLO SULLE ORME DI PIETRO IL GRANDE

 

 

   

Ritratto di Pietro il Grande di Paul Delaroche (Wikipedia)

Nel giorno- 9 giugno - in cui si celebra il 350esimo anniversario della nascita del più famoso zar  - Pietro I  il Grande,  il presidente russo Vladimir Putin parlando con i giovani imprenditori ha sostenuto senza mezzi termini  che la Russia deve combattere e difendersi  come fece lo zar Pietro che ha combattuto la Guerra del Nord per 21 anni per un territorio che, nessuno dei Paesi europei riconobbe  come russo. "Tutti ritenevano che fosse parte della Svezia. Ma gli slavi vi avevano vissuto per secoli, insieme ai popoli ugro-finnici", ha detto Putin.Per il presidente Russo la sovranità nella sua parte politico-militare, economica, tecnologica e pubblica, costituisce il fondamento della nostra esistenza."Per sovranità pubblica intendo la capacità della società di consolidarsi per raggiungere i compiti nazionali. È il rispetto della propria storia, della propria cultura, della propria lingua, dei popoli che vivono su un territorio. Questo consolidamento della societa' e' una delle condizioni fondamentali per lo sviluppo. Se non c'è consolidamento, tutto crollerà", ha concluso.

 Putin viene oggi di fatto considerato da una certa stampa come  il nuovo 'zar' della Russia  e l'accostamento a Pietro non è gratutito. Ha una personalità audace, astuta e avventurosa, individualista, rispettosa delle tradizioni e dell’autorità, regolato dal proprio codice interno, agisce nel modo che egli ritiene più opportuno senza preoccuparsi degli effetti delle sue azioni. I punti di forza della sua personalità in politica sono il suo atteggiamento dominante e la sua risolutezza mentre non passono inosservate la sua intransigenza, la mancanza di empatia e di flessibilità cognitiva. Putin puo' essere caratterizzato come un esecutore 'ostile' espansionista in  politica estera. Come Pietro sente una forte necessità di espandersi verso i mari caldi e le campagne non sempre fortunate di Azov contro i Turchi ne sono una testimonianza, Non è casuale la sua determinazone ad occupare il versante occidentale del mare d'Azov dove c'è la città  di Mariupol con le sue accierie Azovstal  Come Pietro si mostra inflessibile con i traditori,  terribile nell'ira, crudele ogni qualvolta incontra opposizione. Alla stregua di Pietro vede  l'Occidente come un nemico da cui difendersi. Lecito sostenere che la sua personalità è stata influenzata dalla sua militanza nei servizi segreti dell'ex Unione Sovietica  e alcuni suoi metodi ricordano quelli del bolscevismo più spietato. In Putin la visione imperialista dello zarismo sembra  fondersi con quella più oppressiva  dei soviet Pietro I,   governò la Russia con il pugno di ferro e, oltre a compiere diverse altre imprese, represse la rivolta dei cosacchi ucraini ribelli, alleati degli svedesi di Carlo XII durante la Guerra del Nord che sancì  la vittoria della Russia contro la Svezia a Poltava nel 1709.  Carlo XII ricevette il supporto militare  dal capo elettivo dei cosacchi ucraini, Ivan Mazepa, che lottò per tutta la vita affinchè potesse essere riconosciuta la libertà e l'indipendenza dell'Ucraina, contesa tra turchi, russi e polacchi. Personaggio complesso, Mazepa, riuscì con i suoi clamorosi voltafaccia, ad inimicarsi la sua stessa gente ed ottenere il risultato esattamente contrario al suo sogno: l'assorbimento dell'Ucraina  all'impero russo. Dopo Poltava, lo zar Pietro accelerò il processo di rinnovamento istituzionale e sociale del suo paese per avvicinarsi all'Occidente, dovuto soprattutto al grande supporto datogli dalla sua nuova classe dirigente di stampo "europeo".

Con Putin, la storia sembra ripetersi con la nuova guerra russo-ucraina. E tutto questo sta ad evidenziare che non da oggi ma da secoli i rapporti tra Russiia e Ucraina sono sempre stati difficili. Non c’è da stupirsi che oggi il leader del Cremlino celebrando i 350 anni della  nascita, indichi la zar Pietro come un modello a cui ispirarsi, anzi si paragoni a lui in quanto difensore strenuo della sovranità russa. Prima di Putin a ricordarlo positivamente è stato Iosif Stalin, che ne apprezzava la politica di rapida modernizzazione, assimilandola a quella da lui praticata con i piani quinquennali da cui nacque la potenza industriale sovietica.

 

Pietro il Grande: un modello da emulare

 

Pietro I il Grande (russo Pëtr Alekseevič Velikij) imperatore di Russia. (Mosca 1672 - Pietroburgo 1725) è passato alla storia anche per l'immensa sete di apprendere e la decisa volontà di far progredire la Russia secondo il modello dell'Occidente che lo spinsero a varcare nel 1697,  i confini della patria per un lungo viaggio di studio e di aggiornamento. Al sorgere del XVIII secolo iniziò uno  sforzo espansivo che lo portò sul Baltico (1700-09) riuscendo a sconfiggere la Svezia, occupando poi l'Estonia e le principali città della Carelia, una regione confinante con l'attuale Finlandia. Pietro riuscì a trasformarle la Russia  in una grande potenza europea, fondò città (una fra tutte San Pietroburgo), rinnovò l'esercito, sconfisse gli eterni nemici svedesi guidati da Carlo XII, creò una marina con il sogno di affacciarsi sui 'mari caldi' del Mediterraneo.

Il desiderio di Pietro di raggiungere il mare e di mettere alla prova il suo esercito insieme ad altre ragioni,  spinsero Pietro ad attaccare la fortezza turca di Azov, necessaria per ottenere il controllo delle foci dei fiumi Dnepr e Don e quindi l'accesso al Mar Nero.

 

  

La presa della fortezza di Azov nel 1696 in mano ai turchi (Wikipedia)

 

Gli studiosi moderni  sottolineano quanto lo zar fosse semplice nei modi, essendo solito conversare e fare confidenza anche con semplici artigiani e marinai e avendo l'abitudine di attribuire incarichi pubblici anche a persone di umili origini, purché capaci; al contempo, però, fu rigido, terribile nell'ira, crudele ogni qualvolta incontrasse opposizione: in tali momenti solo la seconda moglie Caterina e i suoi più stretti collaboratori potevano smussare i suoi eccessi; come governante, fu un autocrate dotato di una insaziabile forza di volontà, estremamente diligente e caparbio; infine, quanto ai risultati,promosse attivamente l'industria, il commercio, l'educazione e la cultura e rese il suo paese una grande potenza

Nel complesso l'opera di Pietro è stata per la Russia uno sforzo gigantesco per mettersi a pari di un Occidente considerato, in sostanza, come un nemico da cui difendersi.  Azov sarebbe stata russa solo nel 1774 con il trattato di Küçük Kaynarca..

 

INSERTO

La grandeza di Pietro e la 'pietra della vita'

 

Quando nel 1721 il governo russo  designò imperatore lo zar, conferendogli anche il titolo di “Grande”, lo fece soprattutto per i suoi straordinari risultati da statista. Diamo qui solo uno dei tanti esempi che sottolineano l'attenzione che lo zar  aveva per il benessere del suo popolo a riprova del fatto che sotto il suo regno egli diede un grande contributo allo sviluppo delle scienze mediche con l'ammordenamento delle strutture ospedaliere. Senza dimenticare le tante riforme introdotte per  la formazione di una classe intellettuale e dirigente adatta ai bisogni e alle esigenze di uno stato con un volto moderno, occidentale, che rompe con tradizioni e abitudini vecchie di secoli; e una completa riforma amministrativa, centrale e locale, distribuendo i funzionarî (valutati per il loro merito e non per la loro nobiltà). 

 .

Fin dal XVII secolo  le popolazioni locali in Russia affermano di utilizzare una pietra (la shungite da Shunga, villaggio della Carelia) per scopi curativi ma la popolarità di questa insolita pietra che tanto somiglia all’ardesia chiamata anche ‘pietra d’ardesia’ viene dal passato.

 

Frammenti di  shungite, minerale organico che contiene tutti gli elementi chimici presenti sulla Terra  e si trova solo in Russia vicino al lago Onega (da G.Cevolani: Vita dallo spazio, libro amazon, 2018)

 

Lo zar Pietro si convinse del valore terapeutico delle acque minerali della zona e, successivamente, ordinò studi sulla ricerca di sorgenti di acque minerali in Russia.In seguito a queste ricerche, lo zar Pietro ufficializzò poi l'uso di queste acque dicendo, tra l'altro: "... poiché queste acque curano varie malattie crudeli, in particolare lo scorbuto, depressione morbosa, malattie biliari, debolezza di stomaco, vomito, diarrea, pietre nei reni e hanno il grande potere contro altre malattie ..." dal decreto di Pietro il Grande relativo all'apertura del centro termale "Marziali Vodi" ad Olonets 20 marzo 1719.

 

 

Centro termale "Marziali Vodi" (Acque Marziali) inaugurato da Pietro il Grande ad Olonets 20 marzo 1719 ((da G.Cevolani: Vita dallo spazio, libro amazon, 2018)

 

Questo decreto di 300 anni fa è la più antica testimonianza storica relativa alla shungite (chiamata anche Elite, Cristallina, Meteoritica o Argento). Per molto tempo i residenti locali erano a conoscenza della misteriosa "grande potenza" della shungite o "pietra ardesia" (come veniva chiamata ai vecchi tempi) capace di curare molte malattie e purificare l'acqua della zona.

 

La shungite è una pietra fatta di carbonio quasi puro ed è uno dei rari materiali organici a contenere i fullereni, molecole di carbonio che si uniscono in forme sferiche e possono purificare l'acqua, oltre ad essere antiossidanti. Sembra che nel 1714, in un'officina per la lavorazione del rame, fondato dal Pietro il Grande, vicino al lago Onega, gli operai avvelenati e gravemente intossicati dal contatto con il metallo si sarebbero curati con l'acqua viva di una sorgente vicina e sarebbero guariti in soli 3 giorni. Lo zar ordinò che venissero effettuate alcuni indagini sulla fonte le cui acque scorrevano su un deposito di shungite e gli studi dimostrarono le straordinarie proprietà di quell'acqua. Così senza pensarci due volte, lo zar fece aprire nel 1719 proprio in quel luogo una stazione termale - ‘Marziali Vodi’ (Acque Marziali) ancora funzionante ai giorni nostri in cui tutti potessero godere dei benefici di quell'acqua. I primi a usufruirne furono proprio i suoi soldati di ritorno dalle numerose battaglie dell'epoca. Dopo aver imparato a conoscere le proprietà antisettiche della pietra, lo zar Pietro avrebbe ordinato che ogni suo soldato dovesse avere un pezzo di pietra ardesia nello zaino. I soldati usavano mettere la pietra in un pentolino con l’acqua e quindi produrre acqua fresca e disinfettata molto efficace contro la dissenteria. E fu cosi che, Pietro stesso, bevendo anche lui l'acqua di quella sorgente che sgorgava dalla roccia di shungite e anche immergendovisi, vide migliorare giorno per giorno il suo stato di salute, sia fisicamente che mentalmente. Ad oggi possiamo affermare che la regione della Carelia a nord-ovest della Russia, unico giacimento conosciuto al mondo di questo minerale, risulta essere ultra-industrializzata,  unico in tutta Europa.

Una  strana e rara petra che  potrebbe essere arrivata dallo spazio attraverso

l’impatto di comete e asteroidi con la Terra e aver fecondato il nostro pianeta. I fullereni di cui la pietra è ricchissima sono stati infatti scopertii in ogni cratere d'impatto, del resto numerosi in tutta la Scandinavia e Russia nord-occidentale. Ecco perchè la shungite è anche chiamata "Pietra di Vita"!

 

Per approfondimenti:

 

 

 

https://www.amazon.it/VITA-DALLO-SPAZIO-extraterrestre-meteoriti-ebook/dp/B07BDM54RT/ref=sr_1_9?qid=1655531013&refinements=p_27%3AGiordano+Cevolani&s=books&sr=1-9

 

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