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La buona lettura: F. Jovine PDF Stampa E-mail
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Notizie - Cultura
Sabato 09 Aprile 2022 16:57



Nel contesto della ormai rara editoria di livello, a dicembre la casa editrice Divergenze ha ristabilito il valore del grande autore molisano Francesco Jovine, dando nuova vita a uno dei suoi racconti più significativi, Il pastore sepolto (1945), con una edizione artigianale realizzata su carta di gran pregio. Distribuita su tutto il territorio italiano, l’opera è stata apprezzata e perfino adottata da alcuni licei al di fuori degli areali molisani. Da pochi giorni il marchio ne ha annunciata la seconda edizione, a cura di Michela Iannella, arricchita da una testimonianza della nipote dell’autore, la sceneggiatrice e regista Ilaria Jovine.
Il recupero dell’importanza letteraria, storica e sociale del padre dell’Iperrealismo non sarà limitato a un episodio, poiché l’editore ha in cantiere un lavoro di altrettanto rilievo, che riguarda un romanzo breve dello Jovine, dal titolo Uno che si salva (1948), che nonostante la distanza temporale pare tracciare, con quella capacità di visione proiettata al futuro tipica dei grandi autori, la biografia di una delle questioni più spinose delle odierne generazioni di giovani adulti.
Sulla scia del successo della prima opera, Uno che si salva verrà presentato, insieme alle sue tematiche di urgente attualità, nel mese di maggio, e oltre alle particolarità del precedente, avrà una curatela d’eccezione: quella del più giovane critico letterario d’Italia, una voce dal piglio sicuro, capace di mettere d’accordo il comparto dei più severi filologi e le esigenze di un editore che figura nell’esclusiva classifica dell’Osservatorio sulla qualità dell’editoria.

 

Francesco Jovine è stato uno dei più fini letterati del Novecento italiano. Nato nel 1902 a Guardialfiera, da unumile famiglia molisana, fu maestro, assistente universitario e direttore didattico. Collaborò con numerosi giornali, animò la vita culturale di Roma insieme a Corrado Alvaro e Libero Bigiaretti, fondò il Sindacato Nazionale Scrittori e promosse dibattiti, conferenze e attività intellettuali. Legato alla terra natale e alla sua po­etica, vi ambientò Signora Ava (1942) e Le terre del sa­­cramento (1950), due tra i romanzi più significativi dell’ultimo secolo.

Il pa­sto­­re sepolto (1945) è tratto dalla omonima rac­col­ta di racconti.

 

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