Gli abusi denunciati nel rapporto sono l’ennesimo esempio di quell’evidente sistema di abusi terribili e sistematici propri dei progetti di conservazione che Survival International e altri denunciano da alcuni anni.
Finanziando le attività paramilitari del parco senza informare il Consiglio di Sicurezza ONU, gli enti finanziatori europei e statunitensi, così come la World Conservation Society (WCS), sembrano anche aver violato un embargo delle Nazioni Unite sulle armi. I finanziatori erano inoltre a conoscenza degli abusi ma hanno continuato a elargire fondi ai responsabili di questi crimini. Secondo il rapporto, “i finanziatori internazionali… sono complici di questi abusi.”
Tra i principali finanziatori del parco e delle sue guardie ci sono:
- Il governo tedesco, attraverso le sue agenzie per lo sviluppo KFW e GIZ
- L’organizzazione non-profit Wildlife Conservation Society (WCS – organizzazione che gestisce lo Zoo del Bronx)
- L’agenzia statunitense per lo sviluppo USAID
- Anche l’agenzia francese per lo sviluppo AFD sta pianificando di finanziare il parco
“Senza l’apporto determinante dei sostenitori internazionali [del parco], è improbabile che potesse verificarsi la violenza organizzata documentata in questo rapporto” si legge nel dossier, che sottolinea anche che i terribili abusi non sono incidenti isolati commessi da funzionari corrotti, bensì “parte di una politica istituzionale approvata e pianificata ai livelli più alti della dirigenza del parco.”
Nel 2017, il diciassettenne Mbone Christian fu ucciso mentre raccoglieva piante medicinali all’interno del parco. Il padre, ferito ma sopravvissuto, lanciò un appello disperato alla WCS: “Stentiamo a trovare cibo a sufficienza per nutrirci, siamo afflitti da nuove malattie e abbiamo perso molte delle nostre medicine della foresta… Nessuno è mai venuto a chiedere il nostro consenso alla creazione del parco nazionale di Kahuzi-Biega. Allora perché la WCS continua a finanziare e a sostenere tutto ciò?”
“Questo rapporto è una straziante dimostrazione del fatto che alcuni dei più grandi attori del settore della conservazione continuano a sborsare milioni a favore del violento modello della ‘conservazione-fortezza’" ha denunciato oggi la Direttrice generale di Survival International Caroline Pearce. “Con la pretesa di fare del ‘bene’ al pianeta, stanno in realtà finanziando l’ennesimo parco in cui i popoli indigeni vengono stuprati e uccisi impunemente.”
“Continuando a finanziare il parco mentre le sue guardie uccidevano e stupravano decine di Batwa, il governo statunitense e quello tedesco, così come la WCS, hanno chiuso gli occhi su queste atrocità.”
“Un modello di conservazione coloniale e razzista che ‘usa e getta’ gli esseri umani e i loro diritti non potrà mai raggiungere i suoi obiettivi di conservazione. I finanziatori governativi e non-governativi devono sospendere immediatamente qualsiasi finanziamento a questi progetti di conservazione-fortezza – incluso il piano per trasformare il 30% della terra in Aree Protette entro il 2030 – e riconoscere invece i diritti indigeni. È il modo di gran lunga migliore per salvaguardare l’ambiente. Altrimenti, continueranno a essere complici di questi inaccettabili crimini” ha concluso Caroline Pearce.
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