Fare cultura parlando di vini

Template Tools

Giovedì, 18 Aprile 2024

Fare cultura parlando di vini

Notizie - Cultura

Giovedì 31 Marzo 2022 11:05

Van 2022:

I Vignaioli Artigianali Naturali

sono tornati a Roma

Si è ripetuto l’appuntamento romano ormai riferimento per questa tipologia di vini

Ormai punto di incontro tra e appassionati di vino naturale il VAN è tornato sui banchi d’assaggio della Città dell’Altra Economia di Roma ormai sede del movimento. A distanza di anni perde sempre più significato, giustamente, il temine vini “naturali” che a ben vedere è poco rappresentativo di questi vini ma ha avuto in passato la sua importanza, se non altro per indicare una separazione tra le differenti interpretazioni dell’attività vitivinicola.

Oggi il termine rimane ma solo ad indicare una filosofia produttiva, che nulla ha a che vedere con la trasformazione da parte della natura da uva in vino peraltro impossibile. Per creare il nettare di Bacco infatti la mano dell’uomo è indispensabile e la questione è appunto, come questa interazione umana interpreti la vinificazione.

Il VAN è ormai una piazza dove discutere di queste cose incontrandosi tra appassionati. In questo caso chi fa il vino e chi lo beve hanno lo stesso approccio, ma sono sui due lati opposti della barricata e le differenze tra produttore e consumatore sono ridotte al minimo.

Già questi termini infatti non calzano molto al popolo del VAN, “chi fa il vino” infatti, spesso non ha l’aplomb tipico del produttore chi sta davanti ai banchi d’assaggio. Proviene da esperienze diverse e spesso si è ritrovato in questa dimensione senza quasi accorgersene spinto dalla passione per natura e vino. Di contro chi è davanti ai banchi d’assaggio invece, non si perde in discussioni di blasone tra annate ed etichette sovraccaricando il tunnel carpale nella rotazione del bicchiere.

Tra di loro le argomentazioni riguardano più vitigni recuperati e territorio, rispetto a rese per ettaro e numero di bottiglie e menzioni dei premi ricevuti. E fortunatamente siamo anche ormai ben lontani da quando tra quelli che facevano i vini naturali albergavano personaggi più simili ad alchimisti, che in nome del “dogma” naturale proponevano vini spesso imbevibili.

Ringraziando il cielo quella corrente di puristi fine a se stessa si è andata spegnendo e oggi il vino naturale non può prescindere dalla qualità, tendendo sempre più verso quella che è forse l’unica regola universale che vale e cioè: il vino o è buono o non lo è, il resto conta poco.

Si trovano ancora vini non proprio gustosi ma fa parte del gioco, la quasi totalità propone vini di personalità autentica, mai uguali da un anno all’altro e che guidati dalla mano del viticoltore interpretano annate climatiche e territorio cercando di essere il più aderenti possibile ai cicli della natura. Oggi il senso del naturale è questo ma senza prescindere dal risultato qualitativo.

Le presenze di quest’anno tenuto conto delle limitazioni ancora in atto sono state abbastanza buone a testimonianza di un’attenzione sempre maggiore per questi vini a cui presto anche il legislatore dovrà dedicare del tempo definendo i parametri del mondo Biodinamico. Di seguito i Vignaioli che hanno portato in degustazione oltre 200 etichette:

Abruzzo

Azienda Agricola Ludovico

Vittorito (Aq) - www.vinosuffonte.it

Calabria

Tenuta del Conte

Cirò Marina (Kr) . www.tenutadelconte.it

Azienda Agricola Lucà

Bianco (Rc) - @cantine_luca

Campania

Azienda Agricola Salvatore Magnoni

Rutino (Sa) - www.primalaterra.it

Azienda Agricola Terra di Briganti