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Martedì, 16 Aprile 2024
Mostra "Mehr Licht" - Galleria Poggiali PDF Stampa E-mail
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Notizie - Regione Toscana
Giovedì 10 Marzo 2022 11:33

 

COMUNIC

 

10.03.2022

ENGLISH TEXT BELOW

 

GALLERIA POGGIALI | FIRENZE
Present
Mehr Licht. Domenico Bianchi


19 marzo – 23 luglio 20
Inaugurazione: sabato 19 marzo 2022 alle ore 18.3
Galleria Poggiali, Firenze
Via della Scala, 35/A | Via Benedetta3/R - Fi
La materia si trasforma in luce con la mostra Mehr Licht che da sabato 19 marzo fino al 23 luglio 2022 porterà per la prima volta alla Galleria Poggiali di Firenze le opere di Domenico Bianchi. La mostra è visibile dal lunedì al sabato ore 10-13 e 15-19, la domenica su appuntamento, sempre con ingresso libero.

Tra gli artisti italiani con maggiore riconoscimento internazionale, Domenico Bianchi vanta presenze in diverse edizioni della Biennale di Venezia oltre a mostre personali e collettive in alcuni dei più grandi musei italiani e stranieri: dal MoMA di New York al MACBA di Barcellona, dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid al MOCA e il Paul Getty Museum di Los Angeles, dal Pompidou il Centre Pompidou di Parigi allo Stedelijk Museum di Amsterdam e Magazzino Italia Art a New York e ancora al Madre di Napoli al Castello di Rivoli, alla GAM di Torino, al MAMbo di Bologna, al Mart di rovereto e al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.

In occasione della sua prima personale per la Galleria Poggiali, l’artista ha concepito un corpus di opere che attingono al suo universo poetico, dove trovano posto soluzioni inedite: accostamenti inusuali di colori a cera come il bianco e il rosa o il blu e il giallo, lavorazioni del marmo bianco di Carrara a parete all’interno del quale sono stati incastonati lapislazzuli, incisioni su legno e lavorazioni del palladio.

Negli spazi di via Benedetta il gruppo di lavori esposti – alcuni dei quali di grande formato – è il risultato di una mostra nella quale la tensione creativa è intensa, esclusiva e concentrata.

Il titolo della mostra, Mehr Licht, prende ispirazione dalla celebre invocazione “più luce!” che si narra abbia pronunciato Goethe il 22 marzo 1832 sul letto di morte: una frase che riassume il profondo rapporto del poeta con il concetto di luce – lungamente affrontato in alcuni dei suoi trattati scientifici come La Teoria dei Colori e La Metamorfosi delle Piante – e che ben si addice alle opere di Domenico Bianchi.

Nella mostra Mehr Licht – impreziosita dal catalogo, con testo critico di Sergio Risaliti, che sarà presentato nel mese di aprile – le opere esposte di Domenico Bianchi sono forme costruite scavando il legno, colando la cera, o scolpendo a bassorilievo lastre di marmo. Si tratta di un nucleo di opere pittoriche in cui la materia si trasforma in luce senza perdere fisicità, quella presenza materiale che le distingue dai quadri tradizionali. È la materia – palladio, cera, legno o marmo – a emanare uno splendore che trascende in dimensione simbolica grazie a una serie di figure geometriche astratte che occupano spesso il centro della composizione.

Nei lavori su lastre di marmo l’artista sembra dialogare con il celebre stiacciato di Donatello, quella tecnica con cui il maestro rinascimentale realizzava immagini piatte con variazioni di spessore infinitesimali che, come nella grafica, affidavano alla costruzione matematica dello spazio, e a sofisticati giochi di luce e ombra, il compito di definire la profondità.

Con un’operazione tecnica analoga, Bianchi ottiene profondità e varietà narrativa attraverso un linguaggio astratto, rispondendo alla concezione prospettica del Quattrocento con un'idea di spazio fluida e priva di immagini rappresentative.

Tra le forme lineari e geometriche delle opere di Bianchi è la luce diafana e la connessione di materia ed energia a generare lo spazio con le sue profondità, estensioni, plurime dimensioni che comprendono anche il tempo, quindi la durata dei nostri processi cognitivi e contemplativi.

Da segnalare, infine, che negli spazi della Galleria Poggiali di Via della Scala 35/A, con gli stessi orari e sempre con ingresso libero, prosegue fino al 23 luglio la mostra “Colori nelle mani” di Arnulf Rainer.

 

INFO MOSTRA

DOMENICO BIANCHI
Mehr Licht
Dal 19.03.2022 fino al 23.07.2022
Inaugurazione SA 19.03.2022 ore 18.30
Galleria Poggiali Firenze
Via Benedetta 3r, Firenze
Ingresso libero
Dal lunedì al sabato 10-13 | 15-19, domenica su appuntamento
Catalogo con testo critico di Sergio Risaliti
Tel. +39 055 287748
www.galleriapoggiali.com |  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

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GALLERIA POGGIALI | FLORENCE
Presents


Mehr Licht. Domenico Bianchi

19 March – 23 July 2022

Opening: Saturday 19 March 2022 at 6.30 p.m.


Galleria Poggiali, Florence
Via della Scala, 35/A | Via Benedetta, 3/R - Florence

 

Matter becomes light in the exhibition Mehr Licht, which from 19 March to 23 July 2022 will bring the works of Domenico Bianchi to the Galleria Poggiali in Florence for the first time.


Domenico Bianchi is one of the Italian artists that enjoys greatest international recognition, boasting presence at several editions of the Venice Biennale as well as solo and group shows in some of the most important museums in Italy and abroad including: the MoMA in New York, the MACBA in Barcelona, the Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia in Madrid, the MOCA and the Paul Getty Museum in Los Angeles, the Centre Pompidou in Paris, the Stedelijk Museum in Amsterdam, the Magazzino Italia Art in New York, as well as the Madre in Naples, the Castello di Rivoli and the GAM in Turin, the MAMbo in Bologna, the Mart in Rovereto and the Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci in Prato.


For his first solo show at the Galleria Poggiali the artist has conceived a corpus of works drawing on his poetic universe that showcase original solutions. These include unusual combinations of wax colours such as white and pink or blue and yellow, wall-hung creations in white Carrara marble with lapis lazuli set into it, engravings on wood and crafting of palladium.

In the Via Benedetta premises the series of works on display – some of large format – is the outcome of an exhibition in which the creative tension is intense, exclusive and concentrated.


The title of the exhibition – Mehr Licht – takes inspiration from the famous cry ‘More light!’ said to have been uttered by Goethe on his deathbed on 22 March 1832. This phrase sums up the profound relationship that Goethe had with the concept of light – which he dwelt on at length in several of his works dealing with natural science, such as the Theory of Colours and The Metamorphosis of Plants, and is also perfectly appropriate for the works of Domenico Bianchi.


In the Mehr Licht exhibition – which is accompanied by a catalogue with a critical article by Sergio Risaliti – the works displayed by Domenico Bianchi are forms created by carving out the wood and pouring in the wax, or by bas-relief sculping on marble. This is a body of pictorial works in which matter is transformed into light without losing its physicality, that tangible presence that distinguishes them from traditional paintings. It is the matter – palladium, wax, wood or marble – that emanates a splendour that transcends in a symbolic dimension by means of a series of abstract geometrical figures that often occupy the centre of the composition.


In the works on slabs of marble the artist appears to dialogue with Donatello’s famous stiacciato, the technique used by the Renaissance master to produce flat images with infinitesimal modulations of thickness which, as in drawing, entrusted the task of defining the perspective depth to the mathematical construction of space and sophisticated plays of light and shadow.

Using a similar technical process, Bianchi achieves depth and narrative variety through an abstract language, responding to the fifteenth-century concept of perspective with a fluid notion of space devoid of representative images.


Amidst the linear and geometrical forms of Bianchi’s works it is the diaphanous light and the connection between matter and energy that generates the space with its depths, extensions and multiple dimensions that also include time, and hence the duration of our cognitive and contemplative processes.

 
Ultimo aggiornamento Giovedì 10 Marzo 2022 11:35
 

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