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Intervista con Eleonora Guadagno PDF Stampa E-mail
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Notizie - Interviste
Giovedì 04 Giugno 2020 22:51

 

 

 

Fase 2: la riapertura di Musei, Biblioteche e la fruizione di spettacoli

 

 

Chi lavora nella cultura agisce sulla psicologia delle persone. La cultura attiva in ciascuno di noi le leve della felicità e produce un effetto moltiplicatore sull’intera economia di un paese.

Il virus Covid19 negli ultimi mesi ha devastato nazioni e popolazioni che, pur senza subire bombardamenti e guerre, hanno vissuto una delle peggiori crisi e minacce dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi, svilendo in ciascuno di noi la fiducia nel futuro e nell’esistenza.

Con questa consapevolezza, all’indomani della Fase 2, la Commissione Cultura di Roma Capitale insieme all’Assessorato alla Crescita Culturale, ha avviato una serie di incontri per dare voce ai referenti dei diversi settori in cui si declina la cultura sul territorio capitolino, con l’intento di acquisire informazioni sulle criticità causate da una improvvisa e duratura chiusura.

I rappresentanti delle Istituzioni sono al servizio della città per svolgere una funzione ri-abilitante ad una vita culturale degna di Roma Capitale, contribuendo alla ripresa del tessuto di operatori grandi e piccoli con atti di indirizzo e azioni concrete.

 

Evitare la deriva culturale che potrebbe seguire alla già grave destabilizzazione economica e sociale che si sta attraversando: questo l’imperativo da attuare con misure concrete di ausilio agli operatori e ai lavoratori del comparto cultura, spettacolo e attività ricreative (con sgravi, sussidi, fondi perduti, sospensioni di mutui e fitti ecc.). Così l’Amministrazione capitolina ha voluto farsi capofila di una serie di richieste, anche normative, verso gli organi centrali creando occasioni di scambio e di interlocuzioni aperte a tutti per trovare nuove forme di erogazione del bene culturale.

Dopo la fruizione delle diverse offerte culturali dal divano di casa, via etere, in streaming e sulle diverse piattaforme dei siti web di musei, teatri e biblioteche, a seguito del lockdown e in ossequio al distanziamento sociale, è tempo di avviare la Fase 2. Ciò con il ritorno alla godibilità in presenza di spettacoli teatrali, pellicole cinematografiche, beni archeologici, artistici e storici, secondo formule innovative ed alternative, che contemperano da una parte l’esigenza di evitare ogni possibilità di contagio e dall’altra di riappropriarci gradualmente della socialità.

 

I primi a ripartire sono stati i librai che dopo 40 giorni hanno potuto di nuovo offrire ai propri lettori un bene primario: il libro, cosi riconosciuto dal Governo italiano, tra i beni essenziali del paniere di ciascun cittadino.

Il settore vive in Italia una crisi che è precedente a quella derivante dal Covid19, ma aggravatasi ulteriormente. Durante il periodo di chiusura, pensando alle famiglie obbligate al distanziamento sociale e quindi a restare a casa, le librerie hanno sviluppato un’attività capillare di diffusione e distribuzione dei volumi a domicilio; anche grazie ai siti internet e ai social diventati luoghi in cui il rapporto tra libraio e lettore si è fidelizzato.

 

Dopo quasi tre mesi, sono riaperte al pubblico le Biblioteche di Roma con una ripartenza, graduale e in sicurezza che prevede ingressi contingentati, su prenotazione, e nuove modalità di accesso. Delle 40 biblioteche diffuse sul territorio romano, in un primo momento ne sono riaperte 12, per tre giorni a settimana. Successivamente si riavvierà l’intera rete del sistema di biblioteche capitoline, nel rispetto delle misure di prevenzione e protezione, previste a livello regionale e nazionale che prevedono installazione di distanziatori di file all’ingresso; barriere protettive ai front-office; nuovo servizio di guardiania per la regolazione degli accessi; fornitura di dispositivi di protezione al personale e al pubblico qualora ne risulti sprovvisto; termometri a infrarossi per il controllo della temperatura; messa in quarantena dei libri restituiti dagli utenti; esposizione di cartelli informativi; sanificazione degli ambienti. L’Istituzione Biblioteche di Roma prima della recente riapertura ai lettori ha attuato una serie di modalità e strumenti per stare vicina agli utenti, dai più piccoli ai più anziani anche a distanza. La ricca offerta digitale ha permesso l’accesso a uno straordinario patrimonio di pubblicazioni in formato ebook, audiolibri e quotidiani on line. Con la Fase 2 questi luoghi si riappropriano della loro vocazione sociale e culturale, continuando a rappresentare un punto di incontro per la comunità e un luogo di accesso al sapere libero e gratuito per tutti.

Anche il comparto cinematografico ha subito una brusca battuta d’arresto a partire dal 9 marzo, quando l’Italia è diventata Zona Rossa e gli italiani sono dovuti rimanere a casa. Le perdite per questo settore sono elevatissime e la ripresa sarà su nuovi modelli produttivi e formule di fruizione alternativa che si adeguino alle esigenze del momento, come arene di cinema all’aperto e drive in. Ciò anche pensando che si va verso la stagione calda, durante la quale si può garantire la visione dei film sotto le stelle, con la giusta distanza di sicurezza. Ciò in attesa di poter tornare nei cinema appena il Comitato Tecnico Scientifico, che coadiuva le azioni del Governo, darà l’ok.

L’industria cinematografica che nel Lazio arriva a contare l’80% del settore nazionale, svolge una funzione identitaria sia in Italia che all’estero, per un comparto tra i più virtuosi del mondo creativo, con ricadute consistenti sul PIL. Sono oltre 9mila i romani che lavorano nel settore del cinema e dell’audiovisivo a vario titolo. Roma, nel farsi capofila di un’azione a supporto degli operatori culturali ha già chiesto l’abbattimento degli oneri fiscali e tributari che, in particolare per le attività dell’audiovisivo, rappresentano un segnale per far continuare ad essere la Città leader nel settore della produzione cinematografica e di tutta la filiera.

 

Gli spettacoli dal vivo ripartiranno dal 15 giugno dopo oltre tre mesi di stop. La chiusura dei teatri e di tutti i luoghi dello spettacolo ha generato una pesante sofferenza per ciascuno dei soggetti impegnati nel settore, sia sotto il punto di vista professionale, che sotto l’aspetto economico, con perdite da mancata bigliettazione.

Il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro di Roma e tutte le realtà dello spettacolo, piccole e grandi, presenti nella Capitale, dovranno trovare forme nuove di realizzazione delle performance, prediligendo attività fruibili dal pubblico all’aperto e in sicurezza. Tra le proposte vi è quella di realizzare spettacoli teatrali nelle tante e scenografiche piazze di Roma per fare in modo che il pubblico si ri-fidelizzi a questa attività dal grande valore sociale e culturale.

La biglietteria del Teatro dell’Opera aprirà il 15 giugno e nella programmazione rientrano oltre agli spettacoli previsti per la stagione estiva (prima del Covid alle Terme di Caracalla), da realizzarsi all’aperto in Piazza di Siena, all’interno di Villa Borghese; ma anche il “recupero” di quelli già in calendario e non rappresentati durante il lockdown di: Baglioni Bolle, Bocelli, Capossela e Garrett. Ai sensi del DPCM del 18 maggio anche per gli spettacoli dal vivo sono prescritti distanziamenti di sedute e di flussi in entrata e uscita degli spettatori; uso di segnaletica per distanze da mantenere; obbligo di mascherine e misurazione della temperatura; utilizzo dei pannelli protettivi nei luoghi della bigliettazione e igienizzazione delle sedute ad ogni spettacolo.

Con l’arrivo dei mesi caldi, si stanno studiando tutte le forme di un “teatro possibile” con esibizioni brevi e itineranti; spettacoli a tappe o a puntate. Dagli addetti ai lavori, incontrati durante le sedute della Commissione Cultura, sono pervenute numerose proposte: spettacoli realizzati davanti a bar e ristoranti, secondo la formula del teatro che viene portato in strada, da fruire in piedi, nei cortili di casa, da balconi e finestre; o portato nei luoghi storici dove mettere in scena rappresentazioni a tema.

 

Da una settimana, dopo un’attenta sanificazione dei locali, sono riaperti al pubblico anche i musei.

Già accessibili i Musei Capitolini, il Museo di Roma a Palazzo Braschi e il Palazzo delle Esposizioni che si possono vivere di nuovo di persona.

La visita ai musei, esperienza fondamentale della vita sociale e culturale di ogni cittadino e turista, è garantita in sicurezza da una serie di misure adottate, nel rispetto delle linee di indirizzo del citato DPCM.

Oltre al contingentamento del numero dei visitatori, è stato previsto l’obbligo del preacquisto da casa dei biglietti di ingresso ai musei e alle mostre ospitate tramite il sito www.museiincomuneroma. Una modalità che annulla le code in biglietteria e riduce gli affollamenti nelle sale, grazie all’assegnazione di fasce orarie assegnate per l’accesso al museo e l’inizio della visita. Una volta completato l’acquisto sarà sufficiente stampare la ricevuta e mostrarla, cartacea o digitale, all’ingresso del museo scelto o della mostra.

All’arrivo al museo il visitatore verrà sottoposto a misurazione della temperatura tramite termoscanner e con il biglietto pre-acquistato potrà accedere nelle sedi museali senza passare dalla biglietteria, solo mostrandolo sullo smartphone o stampato. Ai varchi di accesso e nelle sale interne saranno disponibili gel disinfettanti per le mani, mentre all’interno delle sale espositive sarà obbligatorio l’uso delle mascherine e il mantenimento della distanza di sicurezza tra le persone, mediante l’ausilio di nuova segnaletica.

A questa prima riapertura seguirà il 2 giugno la possibilità di accesso agli altri musei del territorio romano, e per consentire il maggiore numero possibile di utenti, pur nel contingentamento del flusso, sono previsti orari prolungati e serali. Queste misure sono solo le prime di una serie di azioni mirate alla salvaguardia della Cultura: Roma, con il suo patrimonio di beni storici, archeologici e artistici intende tutelare e garantire sia l’accesso della cittadinanza ai beni pubblici, che la salvaguardia della salute collettiva.

 

 

L’INTERVISTA

Eleonora Guadagno (nella foto), presidente della Commissione Cultura, Politiche giovanili e del Lavoro di Roma Capitale 

  1. Cosa si può dire per rassicurare i turisti che verranno a visitare i siti culturali di Roma?

Cultura e Turismo sono stati i primi settori a sospendere le attività a seguito dell’emergenza Covid19 e sono state le ultime a ripartite, poiché quelle ricreative sono le occasioni con maggiore rischio di diffusione del contagio. Oggi con le riaperture scaglionate è possibile rassicurare i visitatori sulle più ampie misure di sicurezza adottate come: percorsi distanziati, sanificazione dei luoghi, limitazione dei flussi, misurazione della temperatura all’ingresso e obbligatorietà delle mascherine e dell’uso di gel disinfettanti.

  1. In che modo l’Amministrazione ha semplificato la ripresa delle attività per gli operatori culturali e i soggetti economici?

Una misura consiste nell’ampliamento della percentuale (+35%) di concessione del suolo pubblico per esternalizzare gli esercizi di bar, pub e ristorazione all’aperto, agevolata sia nella procedura, che nell’abolizione della tassa per tutto il 2020. Altra azione concreta adottata a supporto della fase di ripresa è la sburocratizzazione degli iter di autorizzazione, sia attraverso una maggiore semplificazione che con un più ampio ricorso all’autocertificazione.

  1. Sempre in tema di misure concrete a favore della cultura, sono previsti fondi da erogare?

Per le attività culturali in programma a Roma l’Amministrazione ha messo a disposizione 2milioni 750 mila euro per gli operatori culturali con i bandi triennali di Eureka (progetti finalizzati alla divulgazione scientifica) e Estate Romana, prorogati a seguito dell’emergenza Coronavirus. Oltre ad un altro milione e 250 mila euro per il bando di Contemporaneamente Roma, la kermesse dell’Arte contemporanea.

  1. Cosa dicono i numeri del settore culturale italiano?

L’industria culturale e creativa genera in Italia circa 90 miliardi di euro e impegna 1,5 milioni di lavoratori (tra quelli culturali e quelli che operano in settori collaterali). Si tratta di una filiera strategica per il nostro Paese, che produce un effetto moltiplicatore anche su altri ambiti della vita della collettività. Quindi cultura e turismo sono due settori irrinunciabili per l’economia nazionale su cui puntare ed investire. Ciò vale ancora di più per la città di Roma, dove il cuore dello sviluppo è incentrato su storia, archeologia e turismo.

  1. Come può la Cultura contribuire alla rinascita individuale e collettiva post-Covid19?

Ritengo che si debba cogliere l’occasione di questo momento critico per riscoprire e avviare a livello individuale il potenziale che c’è in ciascuno di noi, sviluppare la dimensione culturale nelle sue diverse forme: dalla lettura, alla formazione, al teatro al cinema. A livello di sistema-Paese occorre attuare un cambiamento culturale che sia volano della rinascita nazionale con ricadute positive sia in ambito sociale che economico.

 

Piazza del Campidoglio Palazzo Senatorio illuminato con Tricolore

 

IL FOCUS:

Beni culturali e disabilità al tempo del Covid19

Il progetto SENSO COMUNE ha consentito visite culturali fruibili on line a persone con disabilità sensoriale.

Così i musei del circuito inComune si sono adattati a nuove modalità virtuali di esplorazione sensoriale durante l’emergenza Coronavirus. I luoghi della cultura, sono rimasti aperti e godibili mediante contenuti accessibili, grazie all’uso delle tecnologie digitali, via web.

Le proposte di video e audio accessibili riguardano:

• Centrale Montemartini: offre i Videoracconti dedicati alla mostra Il Colore degli Etruschi- #lamostraincasa

http://www.centralemontemartini.org/it/mostra-evento/lamostraincasa-videoracconto-dedicato-alla-mostra-il-colore-degli-etruschi

• Museo di Pietro Canonica con Radio Canonica - #ilmuseoincasa

http://www.museocanonica.it/it/mostra-evento/laculturaincasa-radio-canonica

• Musei Capitolini L'altro: propone il racconto del Galata Morente - #ilmuseoincasa

http://www.museicapitolini.org/it/mostra-evento/laculturaincasa-laltro-il-racconto-del-galata-morente

Il progetto Senso Comune è una iniziativa a sostegno della cultura delle Pari Opportunità di Roma Capitale.

Con la riapertura dei musei, anche le visite tattili riprendono regolarmente in molti musei del circuito Musei inComune. Queste visite rappresentano una grande opportunità per conoscere da vicino un’opera, grazie all’ausilio di un operatore culturale. Durante una visita tattile si riescono a cogliere aspetti che sfuggono perfino in una visita ordinaria: si pensi alla possibilità, per un non vedente, di acquisire informazioni su un bassorilievo toccandolo con le mani nelle sezioni più evocative dell’opera, mentre si ascolta in simultanea la spiegazione della visita palmo a palmo.

 

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