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Tillerson: "Rapporti Usa-Russia ai minimi". Veto di Mosca a risoluzione Onu PDF Stampa E-mail
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Notizie - Mondo
Mercoledì 12 Aprile 2017 22:10

Il segretario di Stato Usa, Tillerson, incontra l'omologo Lavrov. "Relazioni con la Russia a livello basso"

Raffaello Binelli  - ilgiornale.it

Spiragli per una ripresa del dialogo, ma i rapporti tra Usa e Russia restano tesi. Questo l'esito del decisivo faccia a faccia tra i vertici di Washington e quelli di Mosca dopo giorni di tensione, che oggi si è concretizzato nell'incontro tra il segretario di Stato Usa Rex Tillerson e il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov.

La strategia interventista di Donald

 A sorpresa, dopo che la notizia era stata fatta trapelare senza conferme per giorni, lo stesso Tillerson ha avuto un colloquio anche con Vladimir Putin che lo ha ricevuto dopo ore di anticamera e un violento scambio di battute a distanza tra il leader del Cremlino e il presidente americano Donald Trump: il presidente Usa, riferendosi al presidente siriano Bachar al-Assad, aveva accusato Putin di sostenere "un animale", "una persona che rappresenta il male". "Il livello di fiducia nelle relazioni tra Usa e Russia, specialmente nel campo militare, è peggiorato, anzichè migliorare, con l'amministrazione Trump", era stata la risposta di Putin. La decisione del presidente russo di vedere Tillerson comunque lascia intendere che Putin abbia voluto lasciare uno spiraglio di dialogo, anche se i toni al termine dell'incontro Tillerson-Lavrov, sono rimasti molto duri. Secondo il segretario di Stato Usa, le relazioni degli Stati Uniti con la Russia sono "ad un livello molto basso".

Le due più grandi potenze non possano avere "questo tipo di relazioni", ha aggiunto il capo della diplomazia statunitense ribadendo che il nodo principale di contrasto tra i due paesi continui a restare la gestione della situazione in Siria e la sorte di Bashar al Assad. Tillerson è parso più morbido nei toni rispetto a Trump, ma non nella sostanza, sottolineando come il presidente siriano abbia usato armi chimiche "in oltre 50 occasioni". Secondo gli Stati Uniti, ha ribadito Tillerson, non c'è futuro per Assad e la sua famiglia, al governo della Siria. E la Russia, grande alleata del regime di Damasco, deve "riconoscere questa realtà". L'uscita di scena di Assad comunque dovrà avvenire "in modo ordinato". Sulla vicenda siriana Mosca tiene il punto, ma Lavrov ha mostrato di voler aprire a una possibilità di dialogo: La Russia è pronta a riprendere gli accordi sul coordinamento militare con gli Stati Uniti in Siria, ha detto. "Siamo disposti a riprendere l'impegno se tutti saremo d'accordo che l'obiettivo delle operazioni aeree sarà la lotta contro al Nusra e le altre organizzazioni terroristiche" insieme all'impegno per la "distruzione e il totale annientamento dell'Isis". Il memorandum per la prevenzione degli incidenti e per la sicurezza dei vili militari in Siria era stato sospeso da Mosca dopo l'attacco americano alla base aerea siriana di Shayrat. Quanto agli altri temi sul tavolo, Mosca e Washington hanno sottolineato che l'obiettivo comune è battere il terrorismo internazionale e evitare una escalation con la Corea del Nord avviando una serie di colloqui e rispettando la risoluzione delle Nazioni Unite. Nel faccia a faccia i è stata solo lambita la questione delle presunte interferenze di Mosca nelle elezioni americane di novembre. Secondo Tillerson l'argomento è stato solo "brevemente toccato" nell'ambito della discussione piu generale sugli attacchi informatici.

Russia pone il veto su risoluzione Onu

La Russia ha posto il veto a una risoluzione presentata da Stati Uniti, Francia e Regno Unito al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di condanna degli attacchi chimici della scorsa settimana in Siria e per chiedere al regime di cooperare con l'inchiesta aperta su quanto accaduto. Il testo ha ricevuto 10 voti a favore, 3 astenuti e due voti contrari, della Bolivia e della Russia. Quest'ultima ha affermato il suo diritto di veto come membro permanente. La Cina, che ha posto il suo veto nelle sei precedenti risoluzioni sulla Siria dall'inizio del conflitto, si è astenuta, come l'Etiopia e il Kazakhstan. Dieci paesi hanno votato a favore, contrariamente alla Russia e alla Bolivia che hanno votato contro. Washington, Londra e Parigi hanno presentato un progetto di risoluzione che condanna l'attacco chimico del 4 aprile e chiede al governo siriano di collaborare all'inchiesta.

Trump cambia idea sulla Nato

Con gli alleati della Nato "è arrivato il momento di porre fine alla guerra civile in Siria. La Nato è il "baluardo della pace e della sicurezza", ha detto il presidente americano Donald Trump durante la conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ricevuto alla Casa Bianca. Per gli Stati Uniti e per la Nato "sarebbe meglio andare d'accordo con la Russia" ma ora non è così, i rapporti non sono buoni, ha sottolineato il presidente. "La Nato non è più obsoleta" ma gli alleati "devono pagare il dovuto".Il presidente americano ha sottolineato la necessità che i partner Nato aumentino il loro contributo al 2% del Pil, per affrontare le sfide sul fronte della sicurezza e in particolare la crisi migranti e la minaccia del terrorismo.

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