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Influenza, caos sul vaccino: altre morti sospette PDF Stampa E-mail
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Notizie - Scienza
Venerdì 28 Novembre 2014 20:03

Cresce l'allerta: segnalati altri 8 decessi sospetti. Bloccati due lotti di Fluad in attesa delle verifiche. Appello ai pazienti: "È solo una misura cautelativa"

Sergio Rame - ilgiornale.it

Una vittima dopo l'altra. E l'allerta al vaccino antinfluenzale Fluad cresce. Ci sarebbero, infatti, altre otto vittime, oltre alle tre segnalate ieri.

È infatti deceduto un ottantenne di Prato che, secondo quanto riporta La Nazione di Firenze, sarebbe morto dopo aver assunto il vaccino mercoledì scorso.

La dose di vaccino apparterrebbe ai lotti bloccati ieri.

La stessa sorte è toccata a un 92enne di Martano (Lecce) a settantadue ore dal vaccino. A Roma sono state segnalate le morti di un’anziana donna di 92 anni e di un uomo di 77 anni, mentre altre persone sarebbero decedute a Parma e Como, per un totale di 11 morti sospette dopo l’uso del vaccino. Le persone avevano ricevuto il vaccino non solo dai lotti bloccati, ma anche da altri.

Intanto il direttore dell’Aifa, Luca Pani, ha fatto sapere che dai primi esami sui lotti di vaccini antinfluenzali bloccati "non ci sono evidenze che ci sia una contaminazione del prodotto". Sui casi stanno indagando anche le procure di Prato, Siracusa (dove c'è già un indagato) e Siena (dove viene prodotto il farmaco dalla Novartis).

I medici si sono attivati fin da ieri sera per verificare i lotti ed eventualmente avvisare ed informare i pazienti. Lo stesso lavoro è stato fatto anche dai farmacisti. Il divieto di utilizzo dei lotti "incriminati" è stato disposto dall’Aifa a "titolo esclusivamente cautelativo" e l’Agenzia ha invitato i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino Fluad a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un’alternativa vaccinale. Aifa e specialisti ribadiscono che non è assolutamente certa la relazione diretta tra le tre morti e la vaccinazione antinfluenzale ed invitano ad evitare la psicosi sottolineando quanto la vaccinazione risulti decisiva per evitare soprattutto tra gli anziani molte migliaia di morti legate alle complicanze. Medici ed Aifa, inoltre, avvertono che trascorse le 48 ore dalla somministrazione non vi è più pericolo. Una tesi contesta però dall’immunologo Ferdinando Aiuti, secondo il quale eventi avversi possono verificarsi fino a trenta giorni.

"Dalle nostre stime - afferma il presidente della Società italiana di medicina generale (Simg), Claudio Cricelli - i lotti in questione già dovrebbero essere stati tutti intercettati e bloccati". Adesso si tratta capire cos’è successo e se esiste un nesso causale. Ma i medici ci tengtono a ricordare che la vaccinazione è fondamentale e non bisogna creare diffidenza. Negli studi dei medici di famiglia per ora non si registra allarmismo tra i pazienti. "Non abbiamo avuto in queste prime ore della mattinata segnalazioni di psicosi o forti preoccupazioni, si chiedono informazioni ma per lo più si crede sia stata data un’eccessiva enfasi", sottolinea il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Giacomo Milillo, che ribadisce come "i vaccini sono sicuri e salvano vite, svolgendo un’attività di prevenzione soprattutto per i pazienti affetti da patologie croniche". Nel 2013, per esempio, per complicanze legate alla patologia influenzale sono morte in Italia più di 8mila persone, in Europa oltre 40mila.

Secondo Giorgio Palù, presidente della Società Europea di Virologia e ordinario all’Università di Padova, i rischi legati ai vaccini non sono "negli antigeni" che "sono molecole sicure perché la loro formulazione è la stessa ormai da tempo" ma nei cosiddetti "adiuvanti" che possono portare reazioni allergiche. "Lo squalene, per esempio, o MF59, è una di queste sostanze ed è presente anche nel Fluad della Novartis - spiega Palù in una intervista alla Stampa - bisognerebbe anche capire di cosa esattamente siano morte queste tre persone, perché i soggetti predisposti possono avere forti e gravi crisi anche solo mangiando delle fragole. Quindi non vorrei che si creassero allarmi ingiustificati e soprattutto generalizzati". Per il professore non bisogna, quindi, demonizzare i vaccini perché "sono senza dubbio la più grande conquista che l’umanità ha fatto in ambito medico. Inclusi quelli contro l’influenza, che nel mondo arriva a causare ogni anno fino a 500mila morti".



 

 

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