La Plaza de toros Monumental di Barcellona si prepara a fare a meno della corrida, messa al bando da una legge regionale a partire dal 2012. Grande e imponente, con una capienza di 25 mila persone e una superficie di 10 mila metri quadrati, l'arena (www.torosbarcelona.com) è una delle attrazioni più amate da turisti e catalani e non resterà vuota a lungo.

 

Del resto già nel passato grandi momenti della sua storia non hanno avuto a che fare con tori e toreri: nel '65, infatti, i Beatles hanno suonato qui in un concerto storico che ha fatto il tutto esaurito e dopo di loro ci sono state le esibizioni di artisti di primissimo piano come i Rolling Stones ('76), Bob Marley ('80) e Bruce Springsteen ('92). La musica avrà un ruolo fondamentale anche in futuro, e sono molte le star che amano esibirsi nelle arene taurine spagnole. Per esempio, alla Plaza de toros di Murcia (www.plazatorosmurcia.com), è in tabellone Miguel Bosé il 24 settembre.

 

Alternative non ne mancano, e anche gli organizzatori di eventi sportivi hanno messo gli occhi sulla struttura che potrebbe presto ospitare corse motociclistiche, partite di pallacanestro e tornei di tennis. Sembrano essere stati profetici, in questo senso, i play-off della Davis Cup 2010 (www.daviscup.com) che si sono tenuti a marzo nella Plaza de toros de la Ribera, a Logrono. Proposte più bizzarre provengono dagli immobiliaristi che vorrebbero realizzare nell'edificio piccoli appartamenti e dai blogger, che propongono di riempire l'arena d'acqua trasformandola in una grande piscina.

 

Al momento l'attrazione principale resta però il museo della corrida, che racconta la storia della tauromachia attraverso i cimeli dei toreri e documenti d'epoca. Era il 1914 quando l'arena è stata inaugurata con il nome di Plaza de el sport, per essere ampliata due anni dopo e ribattezzata la Monumental. Con il suo stile particolare di ispirazione bizantina è stata da subito riconosciuta come una delle arene più belle e prestigiose, insieme a Las Ventas di Madrid (www.las-ventas.com) e la Maestranza di Sevilla (www.realmaestranza.com).(ANSA)