In arrivo il "decreto dignità". È una stangata sulle aziende Stampa
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Notizie - Politica
Mercoledì 27 Giugno 2018 18:41

"Multe" alle imprese che vanno a produrre all'estero. Contributi più cari per i contratti a termine rinnovati

Antonio Signorini - ilgiornale.it


Roma - Decreto estivo in bilico tra promesse da mantenere e coperture che non ci sono. Oggi al consiglio dei ministri (che ieri sera non era ancora stato convocato) potrebbe approdare il primo provvedimento economico del governo giallo-verde.Dovrebbe includere alcune misure annunciate come l'abolizione dello split payment, che dovrebbe però essere limitata alle partite Iva. Poi un capitolo lavoro, con una stretta senza precedenti ai contratti a termine e una stangata sulle aziende che delocalizzano. Un pacchetto complessivo che sta impegnando il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio, ma che sta incontrando molti ostacoli.

Il governo vorrebbe limitare gli incentivi, in particolare quelli previsti dal piano industria 4.0, alle aziende che delocalizzano. Le modalità le ha sintetizzate ieri lo stesso Di Maio e sono più drastiche di quanto si potesse pensare. In sintesi: precludere ogni forma di aiuto statale alle imprese che portano all'esterno la produzione, con la possibilità di recuperare gli aiuti già ricevuti «con gli interessi anche del 200%» se delocalizzano prima di dieci anni. Oltre alla restituzione del beneficio con interessi del 5%.

Altro cavallo di battaglia del governo, in particolare del M5S, le misure per rendere più rigido il mercato del lavoro. Confermate le misure per scoraggiare lo staff leasing e l'utilizzo dei contratti a termine. Sulla stessa linea della legge varata dal ministro Elsa Fornero ai tempi del governo di Mario Monti. Quindi, casuale per attivare il tempo determinato e, in caso di rinnovo del contratto, un ulteriore aumento del costo dei contributi tra lo 0,5% il punto percentuale.

Non ci sarà la norma per i «rider», cioè per i lavoratori che consegnano merci per piattaforme web, che oggi sono inquadrati come lavoratori autonomi. Il tavolo con le aziende come Foodora e Deliveroo è ancora in corso, all'inizio della prossima settimana ci sarà un altro incontro. Di Maio, che è anche ministro del Lavoro, ha confermato che aspetterà l'esito del confronto e solo dopo ricorrerà ad una legge. O meglio, un emendamento al decreto estivo.

Nessuna certezza sul destino del provvedimento. Anche perché molte delle misure annunciate hanno un costo e vanno trovate le coperture. Altrimenti dovranno essere rinviate alla legge di Bilancio.

Nelle bozze circolate nelle ultime ore è confermata la stretta sui giochi d'azzardo, con il divieto di fare pubblicità. Tra le misure più attese c'è l'abolizione dello split payment, il pagamento anticipato dell'Iva per i privati che vendono beni o servizi alla pubblica amministrazione. Ma dovrebbe essere limitato ai professionisti. Le aziende dovranno aspettare.

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