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Notizie - Opinioni
Domenica 17 Novembre 2019 00:32

 

 

Mentre ancora si vede qua e la qualche bermuda campeggiare allegramente sul sandalo estivo si attende inesorabile l’arrivo dell’autunno e, il passaggio dovrebbe accadere proprio a cavallo del ponte dei Morti. Giusto in tempo per rovinare il we alla moltitudine di Romani che ha scelto di passare fuori dalle mura domestiche questi tre giorni concessi dal calendario.

Non si parla ancora di freddo, ma all’orizzonte c’è una perturbazione che minacciosa promette di scaricare acqua a secchiate su tutto il territorio nazionale, fatto salvo forse solo il tratto costiero che dall’Abruzzo scende giù verso la Puglia. Imperterriti però i Romani che hanno prenotato le loro sistemazioni con largo anticipo per sfruttare le offerte low coast, si apprestano a partire lo stesso, condannandosi ad un we di imprecazioni e code autostradali nel giorno del rientro.

Forse una fuga voluta a tutti i costi da una città che a volte stomaca per quello che è diventata nel tempo. In questo senso negli ultimi giorni si è consumato uno dei fatti di cronaca più efferati degli ultimi anni. La sera del 23 ottobre il 24 enne Luca Sacchi viene freddato da un colpo di pistola alla testa, accanto a lui la fidanzata Anastasiya Kylemnyk trasportata in ospedale sotto shock.

La ragazza ricostruisce l’accaduto sostenendo di essere stata strattonata e aggredita da due persone, che tentando di scipparla dello zainetto l’avrebbero colpita con una mazza provocando la reazione del suo ragazzo. Quest’ultimo inseguendo i due aggressori avrebbe incontrato la morte per mezzo di un colpo di pistola alla testa, ricevuto dai due aggressori poi fuggiti in auto.

Quella che all’inizio sembrava la storia di uno scippo anni ’70 ha annichilito tutti i romani, incapaci di ammettere di vivere in una città in grado di esprimere una violenza così folle. Dopo poche ore però i fatti hanno assunto un’altra connotazione, profilandosi come una storia di droga tra i due pusher e la coppia che li stava attendendo davanti ad un pub nel quartiere Appio Latino.

Ai sospettati, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, entrambi 21enni, gli inquirenti sono arrivati grazie alla denuncia della madre di uno di questi, che presentandosi dai Carabinieri ha dato il La alle indagini che in breve tempo hanno portato al fermo dei due. Qualcosa è andato storto nella trattativa e con il passare dei giorni si accavallano nuove ipotesi.

La più squallida di tutte forse, è quella che rintraccerebbe la motivazione dell’omicidio a sangue freddo nel tentativo dei due di rapinare lo zainetto per far colpo sui loro Boss. L’impresa di derubare Luca e Anastasiya tenendosi contemporaneamente la marijuana, sarebbe servito ad impressionare i loro capi nel tentativo di scalare le gerarchie del narcotraffico “elevandosi” dal semplice ruolo di fattorini della droga.

I 253 euro dichiarati da Anastasiya però non sembrerebbero sufficienti a sostenere questo movente e infatti, tra le pieghe dell’indagine si parlerebbe di una somma vicina ai 2000 euro. Particolari che comunque non cambiano di certo il valore morale e la violenza di una vicenda talmente squallida, da far sembrare divertente pure il teatrino della politica Italiana.

La recente tornata elettorale per le regionali in Umbria è stato il primo banco prova dell’improbabile alleanza Pd – M5s e, come tutto il mondo aveva previsto, si è rivelata una batosta umiliante. Il risultato era ampiamente previsto da tutti meno che dai diretti interessati, convinti ormai che la forza dell’arroganza potesse vincere sempre.

Infatti bisogna essere arroganti per poter pensare di trattare gli elettori a proprio piacimento senza rispettarne la volontà. Ed è soltanto grazie all’arroganza che, dopo anni di sputi in faccia reciproci, di campagne elettorali all’insegna del dileggio, questi signori pensavano di fare comunella per i propri interessi senza offendere quanti negli anni li avevano sostenuti per i motivi opposti.

Chi è un po’ pratico di cucina sa che per spurgarle, le vongole vanno messe in acqua salata e queste cominciano a schizzare fuori acqua, richiamandosi a questo su Facebook un elettore ha scritto: ”Siete come le vongole, vi sputate in faccia ma rimanete nella stessa acqua” e come sempre la voce del popolo vale più di mille teoremi.

Gli elettori evidentemente, si sono stufati di questa sorta di circonvenzione di incapaci con cui i partiti inducono gli elettori a votarli per poi fare l’opposto. L’alleanza del M5s è stata veramente troppo, cancellando la ragion d’essere di un movimento nato dichiaratamente per combattere il Pd e finito a braccetto con loro, nella peggiore prospettiva inimmaginabile da ogni iscritto.

Il risultato elettorale Umbro a questo punto getta dei dubbi enormi anche sul governo, ipotizzando che se svolto su scala nazionale il risultato non sarebbe stato molto diverso. A questo punto il governo perde totalmente di credibilità. Rimane in carica arrampicandosi faticosamente sugli specchi grazie ad artifici istituzionali che non rappresentano il volere degli Italiani, fattore che dovrebbe essere imprescindibile per la credibilità di una coalizione in grado di governare il paese.

In attesa del prossimo atto di questo grottesco spettacolo Roma ci intrattiene con la sua proposta culturale, che tra gli altri eventiprevede la mostra-evento “Frida Kahlo, il caos dentro”. Un mix tra esposizione multimediale, opere originali e fotografiche, dedicata alla grande artista messicana e al marito, Diego Rivera, presso lo Spazio Eventi Tirso.

In zona Maxxi invece presso l’Ex Caserma Guido Reni, è possibile svolgere un incredibile viaggio nel tempo alla scoperta di Van Gogh e Monet con la mostra "Arte virtuale: Van Gogh e Monet Experience". Un percorso culturale tra reale e virtuale alla ricerca di emozioni nuove e delicate.

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