Russia, droni a propulsione nucleare classe Poseidon in produzione |
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Sabato 12 Maggio 2018 18:50 |
La Russia potrebbe sfruttare l’architettura Poseidon/Status-6 per realizzare una nuova famiglia di siluri ad alta velocità a propulsione nucleare Franco Iacch -ilgiornale.it I droni senza equipaggio a propulsione nucleare classe Poseidon (Посейдон) sono ufficialmente in produzione ed inseriti nell'attuale Piano Strategico di Riarmo Statale della Russia che si concluderà nel 2027. Particolare un passaggio: “Их носителем станет строящаяся на Севмаше атомная подводная лодка” che potremmo tradurre come “il vettore dei droni sarà il sottomarino nucleare costruito dalla Sevmash”. I russi non diramano dettagli sul vettore limitandosi ad affermare che non sarà un sottomarino della classe Husky “будущая субмарина не будет являться подлодкой 5-го поколения Хаски). Quale sarà il sottomarino vettore dei droni Poseidon? K-139 Belgorod Progetto 09852 Ufficialmente designato come evoluzione della classe Oscar II Progetto 949A, il K-139 Belgorod Progetto 09852 svolgerà missioni di ricerca scientifica come piattaforma per sottomarini senza equipaggio e speciali attrezzature. Il K-139 è stato riprogettato con una nuova sezione centrale di trenta metri che ha portato le dimensioni del sottomarino a 184 metri: Trenta metri in più della classe Oscar originale ed undici più lungo della classe Typhoon. L’ultimo sottomarino lanciamissili a propulsione nucleare classe Typhoon (secondo la classificazione NATO), il TK-208 Dmitri Donskoy Progetto 941UM, resterà in servizio fino al 2022. La classe Oscar II Sono tra i più grandi sottomarini mai costruiti, superati soltanto dalla classe Typhoon (Progetto 941 Akula) ed Ohio americana. I 949A trasportano attualmente 24 missili antinave P-700 Granit/SS-N-19 Shipwreck, il doppio dei sistemi trasportati dalla classe Charlie e Echo II. La classe Oscar a doppio scafo, è stata concepita in forma primaria come piattaforma di tiro per gli SS-19- Shipwreck, missili da crociera a lungo dieci metri pesanti otto tonnellate: possono imbarcare testate nucleari da cinquecento kilotoni. I Grant raggiungono il bersaglio ad una velocità massima di Mach 2,5, ramjet nella fase finale, a 550 km di distanza. Lanciati a sciame, i missili sono collegati in rete cosi da condividere le informazioni di targeting e le diverse angolazioni di attacco. La Marina russa ha ufficialmente in servizio otto sottomarini lanciamissili da crociera a propulsione nucleare 949A: due inquadrati nella Flotta del Nord e cinque con la Flotta del Pacifico. Il K-266 Orel è attualmente in manutenzione presso il cantiere Zvezdochka, nella regione di Arkhangelsk, nella Russia del Nord, dopo un incendio avvenuto a bordo, nell'aprile del 2015, mentre si trovava nel bacino di carenaggio. Lo scafo interno del sottomarino è diviso in dieci scomparti. Il K-132 Irkutsk ed il K-442 Chelyabinsk saranno i primi a ricevere presso il cantiere Zvezda, nell'Estremo Oriente russo, i sistemi missilistici Kalibr. Non saranno necessarie modifiche allo scafo. Lo standard 949AM, oltre alla maggiore capacità offensiva, prevede l'implementazione di nuovi sistemi vitali e di navigazione. I sottomarini 949AM, grazie ai nuovi lanciatori, potranno trasportare fino a 72 missili antinave Kalibr 3M54. La variante supersonica antinave ha una velocità di crociera di Mach 0,8. Tuttavia nelle fasi finali il Kalibr raggiunge Mach 3, scendendo ad una quota di avvicinamento di soli 4,6 metri. Tali caratteristiche rendono la sua intercettazione estremamente difficile. Il K-141 Kursk, affondato per un tragico incidente il 12 settembre del 2000, apparteneva alla classe Oscar II. La costruzione del K-139, più volte interrotta, sarà ultimata entro l’anno. Il sottomarino è stato sempre associato a progetti speciali. Inizialmente, il K-139 Belgorod è stato associato all’Ocean Multipurpose System: Status-6, come prima piattaforma da rappresaglia ad essere armata con siluri a propulsione nucleare con testata da 100 Megatoni con sezione di cobalto. Il Poseidon condivide la tecnologia dello Status-6? Interessante un passaggio: “Уже проведены испытания основного элемента беспилотника - ядерной энергетической установки, благодаря которой аппарат сможет двигаться на глубине свыше 1 км на большой скорости, оставаясь незамеченным” che potremmo tradurre come “il reattore nucleare del drone è già stato testato. Grazie al reattore il sistema sarà in grado di operare ad una profondità di 1 km ad alta velocità rimanendo inosservato”. E’ la medesima descrizione adottata per lo Status-6. Se il Poseidon condivide la medesima propulsione dello Status-6, si tratterebbe del reattore nucleare raffreddato a metallo liquido da otto Megawatt già testato con successo dai russi lo scorso autunno. Ocean Multipurpose System: Status-6 Lo Status-6 (Статус-6), nome in codice Kanyon, sarebbe stato testato il 27 novembre del 2015 durante un’operazione segreta. Il test dovrebbe essere stato eseguito da un sottomarino classe Sarov, progetto 20120. Il Progetto 20120, ispirato progetto PL 877B, implementa una propulsione radicalmente diversa da qualsiasi altro sottomarino in servizio. Alla propulsione diesel-elettrica standard è associato un reattore nucleare ausiliario designato VAU-6, evidentemente progettato per consentire al sottomarino tempi di immersione maggiori, grazie alla fonte di energia di backup. Il B-90 deriva chiaramente dalla classe Kilo, ma è un banco di prova sperimentale per sistemi d’arma e nuovi reattori. Lo Status-6 è considerata una reliquia della Guerra Fredda: è stato progettato come sistema missilistico automatico di rappresaglia da piattaforme sottomarine senza equipaggio. Il sistema d’arma è uno dei veicoli subacquei senza equipaggio (необитаемым подводным аппаратам) sviluppati dalla Russia nel programma di sviluppo degli НПА. Un’arma nucleare strategica in grado di contaminare i target economici delle coste nemiche come le aree di pesca ed i giacimenti di petrolio offshore. Il Kanyon è classificata come “arma del giorno dopo”, concepita cioè per affamare dal mare i sopravvissuti ad un olocausto nucleare creando delle zone radioattive morte a lungo termine. Russia: siluro di classe Megaton Status-6 “La velocità massima del dispositivo gli consente di fuggire da qualsiasi siluro nemico esistente. Il drone opera in modo indipendente per velocità e manovra” (Максимальная скорость аппарата позволяет уйти от любой существующей торпеды противника. Выбор скоростного режима и маневрирование дрон осуществляет самостоятельно). I siti specializzati russi confermano la classe Megaton per la testata. Il siluro radioattivo guidato da intelligenza artificiale è armato con una testata nucleare di classe Megaton (мегатонного класса). "E’ una testata da 100 Mt con una sezione di cobalto per la massima contaminazione radioattiva di un vasto territorio" (Боеголовка - с кобальтовой секцией, для максимального радиоактивного загрязнения громадной территории). Lo strato di cobalto-59 alla detonazione si trasmuterebbe in cobalto-60 altamente radioattivo. A seconda della posizione e delle condizioni meteorologiche prevalenti, una tale esplosione potrebbe anche trasportare grandi quantità di radiazioni nell'entroterra. Attualmente dovrebbero essere tre le piattaforme sottomarine progettato per lo Status-6. Il K-139 Belgorod Progetto 09852, evoluzione della classe Oscar II Progetto 949A, potrà trasportarne quattro. Il B-90 classe Sarov dovrebbe essere in grado di trasportarne due. Del sottomarino Khabarovsk, progetto 09851, simile alla classe Borei, non sappiamo quasi nulla. Gli Status-6 dormienti nelle profondità degli oceani, infine, saranno collegati a Perimeter, il sistema automatizzato russo per la rappresaglia termonucleare. Status-6: progettato per provocare danni inaccettabili Concepito per l’attacco preventivo Si presumeva che il sistema Ocean Multipurpose System: Status-6 fosse stato concepito esclusivamente per la rappresaglia. Eppure nell’approfondimento pubblicato dalla Pravda il 24 aprile scorso scrivevano “Стратегия использования Статуса-6 может быть различной. Аппарат может выступать и как ударное оружие, и как оружие гарантированного сдерживания” che potremmo tradurre come “La strategia di utilizzo dello Status-6 è diversa: il dispositivo può essere utilizzato come arma da attacco e per la rappresaglia”. I dubbi sull’Ocean Multipurpose System Al di là della propaganda Mosca ha inserito lo Status-6 nel Piano Strategico di Riarmo Statale che si concluderà nel 2027, cancellando il programma RS-26 Rubezh ed il Barguzin, E' opportuno notare che fino ad un mese fa per identificare lo Status-6 i russi utilizzavano la frase "Arma del Giorno Dopo" in riferimento alla rappresaglia. Adesso invece per definire lo Status-6 si utilizza la frase "судного дня" cioè "Giorno del Giudizio" in riferimento all'attacco preventivo. Non bisogna lasciarsi trarre in inganno dal senso letterale dei termini poichè niente a questi livelli è lasciato al caso: la postura strategica russa potrebbe già essere cambiata. |