Gli agricoltori francesi preferiscono la Le Pen Stampa
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Notizie - Mondo
Mercoledì 01 Marzo 2017 19:45

Secondo un sondaggio di Le Monde il 35% degli agricoltori voteranno per Marine Le Pen al primo turno: è la prima volta nella storia della V Repubblica che il Front National scavalca la destra nelle intenzioni di voto dell'elettorato agricolo

Alessandra Benignetti  - ilgiornale.it



Gli agricoltori francesi voteranno in massa per Marine Le Pen. A dirlo, mentre i candidati alle prossime presidenziali visitano il Salone dell’agricoltura in corso a Parigi, è un sondaggio realizzato per Le Monde.
Secondo l’inchiesta condotta da Cevipof per il quotidiano francese, il 35% degli agricoltori ha detto che voterà a favore della leader del Front National, Marine Le Pen, al primo turno delle elezioni presidenziali, il prossimo 23 aprile. Si tratta di uno scenario inedito, nota Le Monde, perché “è la prima volta nella storia della V Repubblica che tra l’elettorato agricolo un candidato della destra viene scavalcato da un rappresentante dell’estrema destra”.
Il candidato dei Repubblicani, François Fillon, secondo lo stesso sondaggio, si ferma, infatti, al 20% nelle intenzioni di voto, in netto calo rispetto agli anni precedenti. Stessa percentuale per il candidato di centro sinistra Emmanuel Macron. Il candidato del partito socialista, Benoît Hamon, dovrà accontentarsi del 18% delle preferenze degli agricoltori, mentre solo il 2% di loro ha dichiarato di essere intenzionato a votare per Jean-Luc Mélenchon, il candidato dell’estrema sinistra, l’unico che ha scelto di non visitare il Salone dell’agricoltura.

L’elettorato agricolo, spiega Le Monde, considerato in senso ampio, conta circa tre milioni di persone in Francia e rappresenta l’8% degli aventi diritto. Si tratta, quindi, di un voto che conta. Anche perché, come nota il quotidiano francese, è una categoria che fa registrare sempre un alto tasso di partecipazione al voto. È per questo che il Salone dell’agricoltura di Parigi è un passaggio quasi obbligato per i candidati alle presidenziali. E ieri è stato il turno proprio di Marine Le Pen, che incontrando gli agricoltori e gli allevatori a Porte de Versailles ha difeso il “patriottismo economico” e ha criticato le politiche dell’Ue, la grande distribuzione e i trattati internazionali come il Ceta, l’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Canada.

All’elettorato agricolo, tradizionalmente più conservatore rispetto al resto del Paese, e quindi storicamente vicino al centro-destra, il programma lepenista sembra piacere. Anche più di quello della destra di Fillon. Proprio il candidato dei Républicains, atteso oggi alla fiera dell’agricoltura, ha deciso di rinviare la sua visita. Non è chiaro se per la sua convocazione in procura, nell’ambito dell’inchiesta sul affaire che coinvolge la moglie Penelope, oppure, come scrive Le Monde, per il timore di contestazioni.

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