Ivo Pitanguy ci lascia!

Un Arcangelo venuto sulla terra per fare del bene e poi ritornare da dov´era venuto?
Nessun santo, ma un comune mortale che ha esercitato la scienza medica a favore del prossimo.
Così possiamo descrivere la vita terrena dell´indimenticabile prof. Ivo Hélcio Jardim de Campos Pitanguy, morto, oramai novantenne, ieri pomeriggio nella sua casa tra l´affetto dei familiari.
Un pioniere nell´arte della chirurgia plastica estetica e ricostruttiva.
Ricordiamo: la chirurgia estetica è una branca della medicina, che è diventata via via più importante, sia perché ci teniamo sempre di più all'aspetto fisico, alla bellezza e all’immagine, sia perchè si è sempre alla ricerca di un ringiovanimento atto a tamponare i segni dell'invecchiamento, mentre la chirurgia ricostruttiva si occupa del trattamento di situazioni patologiche che trovano parziale o totale soluzione attraverso procedimenti ricostruttivi o demolitivi-ricostruttivi.
Conosciuto e riconosciuto mondialmente Ivo Pitanguy, dicevamo, ha scritto il suo nome nell´albo d´oro dei pionieri della scienza assieme a Christiaan Neethling Barnard ed altre menti eccelse, ma pur operando da maestro nell´ambito della chirurgia estetica (era solito affermare però che l´eterna giovinezza rimane un´utopia), la sua arte era applicata prevalentemente nella chirurgia ricostruttiva e nella maggior parte dei casi gratuitamente.
Scrittore, poeta, sportivo, amante della natura, filantropo, tenero con la famiglia e non vogliamo continuare ad elencare i pregi di questo illustre personaggio brasiliano, ma cittadino del mondo, perchè vogliamo solo rendere omaggio ai servigi resi a favore dell´umanità con amore e passione nel dovuto rispetto del giuramento di Ippocrate.
Ho avuto il piacere di sentirmi suo amico dopo averlo conosciuto in un´intervista concessami anni addietro e mi angustia il fatto di non averlo più tra di noi. Bene, Ivo non c´è più ma un genio non muore mai. Ora non ci resta che ritornare alle normali occupazioni se é vero che il lavoro è il miglior antidoto alla tristezza!