IL TESTIMONIAL ACHILLE MASCHERONI Stampa
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Notizie - Italia
Lunedì 26 Ottobre 2015 21:35
 Il dramma dei migranti, povera gente dell'Africa  e del Medio Oriente in fuga da guerre e miseria, sconvolge ai giorni nostri l'intera Europa. Impotenti e attoniti assistiamo all'arrivo quasi quotidiano, nelle nostre città,  di migliaia e migliaia di uomini, donne e bambini stanchi, affamati e desiderosi di un futuro dignitoso.  E' inevitabile il ricordo della grande ondata migratoria che, un paio di secoli fa, vide protagonisti i nostri connazionali. Ogni anno decine di migliaia di italiani sbarcavano in America. Cercavano fortuna fra mille difficoltà ma vennero osteggiati, denigrati, combattuti, persino odiati. Ecco però nel 1889 arrivare a New York una donna piccola e malaticcia ma dinamica e decisa. Era una suora. Si chiamava Francesca Cabrini. Senza un soldo, armata solo di una fede incrollabile e del desiderio di portare aiuto a chi era in difficoltà, cercò gli italiani nei loro miseri tuguri, nei luoghi in cui erano costretti a lavorare per un tozzo di pane (le profonde miniere di Scranton e di Denver, le sterminate piantagioni di cotone lungo il Mississippi), addirittura  nelle carceri di Sing Sing, di Chicago, di New Orleans. Seppe stupire l’America: senza alcun mezzo ottenne elargizioni, prestiti bancari, donazioni strabilianti. Diceva: “Se vedo che un bene deve essere fatto, non sto a discutere. Mi metto subito al lavoro. Non so dove trovare i mezzi ma ho fiducia che, in un modo o nell’altro, li troverò sempre. Con Dio farò grandi cose”. E in effetti seppe favorire l'integrazione, la formazione culturale, l'educazione civica e religiosa degli emigranti grazie alla creazione di numerosissimi istituti: 17 orfanotrofi, 57 scuole materne, 23 collegi, 54 scuole elementari, 26 scuole superiori e medie, 8 ospedali, 7 dispensari, 14 case di cura, 6 laboratori, 6 nidi d’infanzia, 2 scuole agrarie, 3 pensionati, 3 scuole per infermiere, un brefotrofio, un ricovero per anziani.  Francesca Cabrini, “la Madre degli emigranti”,  è diventata la prima santa degli Stati Uniti. Nata a Sant’Angelo Lodigiano il 15 luglio 1850, si è spenta  a Chicago il 22 dicembre 1917.                                                                                                                                
Il centenario della morte è dunque alle porte. Sarebbe bello che – magari anche tramite la benemerita Fondazione Comunitaria Provincia di Lodi – la  grandiosa epopea di quella piccola suora santangiolina e la sua carismatica spiritualità  possano meglio essere conosciute in Italia e nel mondo intero.

FONDAZIONE COMUNITARIA DELLA PROVINCIA DI LODI ONLUS
RAPPORTO ANNUALE 2014

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