"Previsioni troppo ottimistiche". Sul Def un'altra bocciatura Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
Notizie - Economia
Martedì 09 Ottobre 2018 15:41
L'Ufficio parlamentare di Bilancio boccia la manovra: "Eccessivamente ottimistica la previsione di crescita del Pil reale e nominale"
 
Luca Romano – ilgiornale.it


http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/foto/2018/09/24/1537775959-money-2665826-960-720.jpg
 
Un'altra bocciatura. Dopo Fmi, Bankitalia e Corte dei Conti, anche l'Ufficio parlamentare di Bilancio ha bocciato la manovra del governo e non ha validato "le previsioni macroeconomiche relative al 2019" contenute nel quadro programmatico della Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza.
Lo annuncia il presidente dell'Upb, Giuseppe Pisauro, durante l'audizione davanti alle commissioni Bilancio della Camera e del Senato. "I significativi e diffusi disallineamenti relativi alle principali variabili del quadro programmatico", rispetto alle stime elaborate dal panel dei previsori formato da Upb, Cer, Prometeia, Ref-Ricerche, "rendono eccessivamente ottimistica la previsione di crescita sia del Pil reale (1,5%) sia di quello nominale (più 3,1% nel 2019), variabile quest'ultima cruciale per la dinamica degli aggregati di finanza pubblica. I disallineamenti che inducono un giudizio negativo riguardano, in ultima analisi, la dimensione - ma non il segno - dell'impatto della manovra sul quadro macroeconomico".
 L'UpB sottolinea inoltre che "disallineamenti rispetto alle stime del panel UpB e fattori di incertezza sulla crescita reale riguardano anche il biennio 2020-2021", periodo che è comunque "al di fuori dell'orizzonte di validazione". L'Ufficio parlamentare di bilancio ricorda poi "i forti rischi al ribasso cui sono soggette le previsioni per il 2019" a causa delle "deboli tendenze congiunturali di breve termine, che rendono poco realistiche forti trend al rialzo rispetto allo scenario tendenziale del prossimo anno" e della "possibilità che nelle attese degli operatori di mercato lo stimolo di domanda ingenerato dall'espansione dell'indebitamento venga limitato dal contestuale aumento delle turbolenze finanziarie".

Aiutaci a informarti meglio visitando il sito: www.rivista.lagazzettaonline.info