Fabio Porta - Elezione Presidenziale in Brasile Stampa
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Notizie - Brasile
Sabato 01 Ottobre 2022 22:59

 

 

DICHIARAZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO SULL'ELEZIONE PRESIDENZIALE IN BRASILE

 

Il Partito Democratico italiano è presente in tutto il Brasile attraverso i suoi circoli e partecipa con i suoi iscritti e i suoi dirigenti alla vita sociale del Paese, nel pieno rispetto del confronto politico ma con grande e sincera preoccupazione sul possibile esito del secondo turno delle elezioni presidenziali.

I valori del Partito Democratico sono la giustizia sociale, la solidarietà, la lotta alle disuguaglianze, la valorizzazione dell'educazione e della salute, la tutela dell'ambiente, la tolleranza sociale e religiosa.

In Brasile abbiamo sempre mantenuto un fecondo rapporto con tutti i partiti e i movimenti democratici e progressisti, che condividono i valori ispiratori del PD. 

Per questi motivi ci riconosciamo nell’ampio movimento democratico e progressista che in questi giorni si è schierato a difesa della democrazia e della Costituzione e a sostegno della candidatura dell’ex-presidente della Repubblica Luis Inacio Lula da Silva.

La gravissima sottovalutazione e l'atteggiamento irrisorio del Presidente Bolsonaro durante la pandemia;  la deforestazione dell'Amazzonia  e l'eliminazione delle tutele ambientali; l'attacco al mondo della cultura e i continui tagli delle risorse destinate al settore pubblico; i ripetuti attacchi agli altri poteri costituzionali, unitamente alla ricorrente minaccia di non riconoscere il legittimo risultato delle urne; il ritorno al flagello della fame: sono tutti fattori che ci preoccupano per il futuro del Brasile e ci distinguono dall'attuale Presidente.

In Italia e nel mondo il Partito Democratico vuole costruire una società pacifica e rispettosa delle diversità, una società più giusta e inclusiva, fondata sul multi-culturalismo e sul multi-lateralismo, contro ogni forma di egoismo sociale e di nazionalismo.   Per questi motivi saremo sempre a fianco di coloro che difendono i valori di democrazia, libertà e giustizia sociale che sono all'origine della nostra organizzazione politica e sui quali si fondano le costituzioni italiana e brasiliana e per queste ragioni invitiamo i cittadini italo-brasiliani a votare per il Presidente Lula.

Siamo certi che il 30 ottobre sarà una festa di partecipazione e democrazia che rafforzerà l'amicizia antica e fraterna che unisce il popolo italiano a quello brasiliano.

 

San Paolo, 23 ottobre 2022

 

 




ON. PORTA (PD): INCOMPRENSIBILE ARCHIVIAZIONE DEL CASO PACIOLLA

 

Desta sorpresa, incredulità e preoccupazione la decisione della Procura di Roma di archiviare il caso di Marco Paciolla, il cooperante italiano trovato morto in Colombia nel luglio del 2020.

Unisco la mia voce a quella dei genitori di Mario che presenteranno appello a questa richiesta di archiviazione e continueranno a cercare verità e giustizia sulla morte del loro figlio. Anche in Parlamento non mancheremo di seguire con la dovuta attenzione gli sviluppi di una vicenda che richiede un ulteriore serio approfondimento da parte della giustizia italiana e delle organizzazioni internazionali con le quali Marco Pacciolla collaborava attivamente al momento della sua scomparsa.

 

 

Roma, 20 ottobre 2022

Ufficio stampa On. Fabio Porta

 





UN VOTO DA CAMBIARE 

Il ripetersi dei brogli impone una modifica al sistema di elezione italiana all’estero 

 

La soddisfazione per la mia conferma al Parlamento italiano, particolarmente grande perché ottenuta a seguito di una campagna elettorale estremamente difficile e a seguito del dimezzamento dei parlamentari in Sudamerica, è stata in parte offuscata dal ripetersi di brogli elettorali anche in questa consultazione. 

Il voto è l’espressione più alta dell’istanza di partecipazione democratica e le elezioni dovrebbero essere una vera e propria “festa della democrazia”.   Così non è quando qualcuno, in maniera dissacrante e criminale, infanga questo nostro diritto ricorrendo a metodi illegittimi e quindi illegali. 

Era successo nel 2018, quando un partito aveva organizzato un broglio su scala industriale, ricorrendo alla stampa di schede elettorali false che probabilmente sarebbero state sostituite a quelle votate dagli elettori; anche allora ci accorgemmo durante lo scrutinio che qualcosa di molto strano era successo, vedendo che in alcune decine di sezioni elettorali di Buenos Aires pressocchè tutti i voti alla Camera e al Senato andavano a due candidati dell’USEI, il partito che si era beneficiato in forma massiccia di questa manipolazione del consenso.   Ci sono voluti quasi quattro anni, due denunce alle magistrature di Argentina e Italia, un ricorso alla Giunta per le elezioni del Senato e altri due, rispettivamente al Tribunale Amministrativo regionale (TAR) e al Consiglio di Stato, per arrivare alla definitiva espulsione dal Senato del Senatore Adriano Cario e alla sua sostituzione da parte del sottoscritto. 

Eravamo convinti che quanto successo nel 2018, e soprattutto la successiva punizione del responsabile, avrebbe costituito un valido deterrente per evitare che tali fatti si ripetessero.   Ci sbagliavamo.   A poche settimane dall’inizio delle operazioni elettorali, sempre a Buenos Aires, abbiamo scoperto un nuovo tentativo di organizzazione dei brogli da parte dello stesso partito che era stato protagonista dei gravi fatti di quattro anni fa.   La denuncia alla Procura della Repubblica argentina e l’allarme lanciato alle autorità locali di polizia da parte della nostra Ambasciata non sono stati sufficienti a fare desistere i malfattori. 

Sempre a Roma, quattro anni dopo, e sempre nel corso dello scrutinio elettorale delle elezioni italiane in America Meridionale, sono state individuate centinaia di schede elettorali palesemente e ‘pacchianamente’ false: gli imbroglioni del 2022 hanno addirittura sbagliato a scrivere la scritta “CAMERA DEI DEPUTATI”, che è diventata “Camera dei DIPUTADI” svelando in forma semplice quanto impressionante la gravità di quanto era successo. 

Ovviamente quelle schede sono state annullate, ma tutti noi abbiamo avuto la chiara sensazione che questa volta avevamo superato il limite; queste ultime elezioni all’estero sono state considerate un “punto di non ritorno” e non a caso il giorno dopo lo spoglio delle schede elettorali abbiamo organizzato alla Camera una conferenza stampa dei principali partiti (Centro-destra, centro-sinistra e MAIE) non tanto per denunciare quanto accaduto ma soprattutto per impegnarci insieme a modificare una volta per tutte un sistema che ha mostrato ancora una volta tutta la sua quasi incorreggibile vulnerabilità. 

Se vogliamo difendere e tutelare l’esercizio attivo e passivo del diritto di voto degli italiani all’estero dobbiamo mettere in sicurezza questo prezioso strumento di democrazia, e dobbiamo farlo mettendo mano al sistema di voto, intervenendo anche sulla distribuzione dei candidati nei collegi elettorali e valutando fino a che punto il voto di preferenza possa diventare un elemento moltiplicatore di possibili brogli. 

Non farlo, e non farlo subito, sarebbe un errore gravissimo. 

On. fabio porta < Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. >

 








 

I partiti politici non sono club calcistici per i quali si tifa indipendentemente dai giocatori che li rappresentano: è il buon politico che fa grande il partito e non viceversa. Il buon politico, in altre parole, è come un buon medico che, a prescindere dalla struttura in cui opera, è apprezzato per come sa curare. E Fabio Porta, parlamentare eletto per la quarta volta nella circoscrizione estero (Sudamerica), è un buon politico; lo è sempre stato. Costantemente attento alle necessità delle nostre comunità, Porta ha difeso in ogni circostanza i diritti dei nostri connazionali e gli interessi dell’Italia all’estero. Egli è stato votato anche da chi non simpatizza per la sinistra: ha ricevuto ancora una volta la fiducia degli elettori per il suo operato. Beh, a questo punto, bisogna convenire che, almeno nel nostro caso, come dice il titolo di un libro scritto da Maurizio Oreste Mangin «La meritocrazia ripaga sempre».

Qui di seguito, il ringraziamento dell´On. Porta ai propri elettori e alla nostra comunità:

« Voglio rivolgere, attraverso "LA GAZZETTA Italo-Brasiliana", il mio saluto e soprattutto il mio ringraziamento a tutti coloro che ancora una volta hanno voluto esprimere il loro sostegno e la loro fiducia alla mia candidatura alla Camera dei Deputati. La mia elezione, dopo una difficile campagna elettorale a seguito del dimezzamento del numero dei parlamentari in Sudamerica, è un risultato collettivo e il mio mandato sarà di tutti, della grande comunità italiana del Brasile ma anche dei tanti italiani che vivono in Sudamerica e nel mondo. Tante sono le sfide che ci attendono e tanti i progetti e le proposte che potremo realizzare insieme. In Parlamento sarò la voce delle istanze e delle speranze di ognuno di voi e sono impegnato fin da adesso a non deludere le vostre aspettative. Grazie ! Avanti insieme !».

Ultimo aggiornamento Domenica 23 Ottobre 2022 22:04