Template Tools
Sabato, 18 Maggio 2024
Prandelli e l'anno orribile, ritroviamo vittoria. PDF Stampa E-mail
Scritto da Giuseppe Arno   
Giovedì 02 Settembre 2010 15:26



In Estonia Italia con Cassano-Pazzini.
 
FIRENZE - In Estonia per vincere. Semplice, perfino banale, non fosse per la maledizione azzurra del 2010. Sette partite e 'zeru' successi nell'anno solare, la striscia negativa dell'Italia ha pochi precedenti nella storia centenaria e tutti nei periodi piu' bui. A conti fatti un anno orribile, da recessione pura. Ecco perche' ritrovare la vittoria domani nel freddo di Tallinn, al via del cammino di qualificazione a Euro 2012, e' obiettivo primario nel pil azzurro. Per raggiungerlo, Prandelli si affida al ritrovato Pirlo e alla premiata coppia Cassano-Pazzini, nuovi gemelli del gol. ''La fragilità di questa nazionale e' la stessa di tutto il nostro calcio - ammette il commissario tecnico - c'è preoccupazione, non si vede il futuro: ma ci stiamo giocando qualcosa di importante, la paura che prosegua questa maledizione del 2010 puo' far male e allora bisogna scacciare i pensieri negativi''. Stretto tra le necessita' di ricostruire e l'obbligo di vincere subito, Prandelli tocca ferro e non solo all'idea di un risultato ''da disastro'' domani al Le Coq Arena. Ritrova la qualita' di Pirlo, grande assente last minute in Sudafrica. E senza Balotelli punta di nuovo su 'Fantantonio' Cassano, stavolta in coppia con il compagno doriano Pazzini, contro gli inesperti estoni. La nazionale baltica e' affiliata all'Uefa solo dal '93 - quando l'Italia di Sacchi colse la prima delle due vittorie su due in Estonia -, gioca in un piccolo stadio da 9.300 posti e su un campo stretto stretto che preoccupa Prandelli più dell'avversario; il suo undici base e' una sequenza di u con dieresi, vocali triple e comparse calcistiche tali da far sudare il nuovo telecronista Rai Bruno Gentili piu' che la nazionale. La classifica Fifa non può far paura, nonostante il n.94, ma di sicuro un raffronto di ranking ha meno senso oggi che il Mondiale ha sbalzato gli azzurri fuori dalla top ten planetaria. Nessun avversario e' facile suona un po' come 'non ci sono più le stagioni di una volta', poi però magari va a finire che quelle stagioni sono sparite per davvero. Oltre alle eterne difficoltà di inizio stagione e alle indolenze azzurre nei match di qualificazione, c'e' da far i conti con la crisi globale. L'Italia, non solo quella in maglia azzurra, cerca i suoi campioni e aspetta i giovani giusti. E nel calcio non sa piu' difendere. ''Si ricomincia da capo, il futuro dipende da noi'': e' lo slogan di Prandelli, pronto a invertire la rotta di Lippi sul piano della trasparenza (''se non ho dubbi sulla formazione, perche' venir qui a far finta? E poi con una squadra nuova, saper chi gioca il giorno prima fa bene anche a loro...''), ma soprattutto nella filosofia. ''La qualita' e' l'unica via, se non cerchi il risultato senza proporre gioco, non vai lontano. Nessun contrasto con l'idea del gruppo - dice prima di lanciare la stoccata al recente passato - Se poi il gruppo e' qualcosa di granitico, con grande carattere, preoccupato di ogni nuovo ingresso, allora quel gruppo non ha futuro...''. Il nuovo ingresso della nazionale post-disastro e' Cassano, la certezza del passato ha il volto di Pirlo e De Rossi. Il primo e' ''coccolato', gli altri due responsabilizzati. A tutti Prandelli chiede di essere gia' da domani 'squadra', lasciando da parte il rispetto da bravi ragazzi alla prima volta: ''Cassano mentalmente e' al cento per cento, nella guarigione dal mal di schiena ha contato la sua volonta': vedremo in campo la reazione fisica - dice Prandelli - Giochera' a sinistra, anche se la posizione centrale di Londra gli e' piaciuta molto: ma uno contro uno e' il migliore. In ogni caso, lui ha sempre bisogno di affetto: se vede sincerita' in chi glielo offre, si apre e da' tutto. Altrimenti si chiude nel personaggio''. Un po' psicologo, Prandelli si e' dovuto improvvisare anche con De Rossi, centrocampista in crisi (''ho parlato con lui del ruolo centrale che deve avere e del passato negativo da mettersi alle spalle''). Pirlo invece, capitano al suo ritorno azzurro dopo l'infortunio pre-Mondiale, sara' il maestro d'orchestra azzurro. ''Cosa mi aspetto da lui? Che sia se stesso, e abbia la capacita' di non dare punti di riferimento all'avversario''. Tutto il contrario di quel che si chiede alla difesa, dove resta il dubbio portiere tra Sirigu e Viviano: ''Sono d'accordo con Gattuso, dobbiamo tornare a insegnare la marcatura ai nostri bambini: e quanto alla nazionale - chiude Prandelli  - spero nei prossimi mesi di trovare quei 5-6 giocatori da certezza per il reparto, non solo buoni per il futuro''. Il presente invece si gioca in attacco, per vincere la partita. E anche la paura. (Ansa)
dell'inviato Francesco Grant
 

Ultime Notizie

L'Italia vince la seconda Coppa Davis
Coppa Davis, il pagellone dei protagonisti: Sinner delle... Leggi tutto...
Bagnaia è campione del mondo
MotoGP Valencia, cade Martin e Bagnaia è campione del... Leggi tutto...
WORLD COMBAT GAMES
Comunicato stampa 27 ottobre 2023     WORLD COMBAT GAMES: a Riyadh la... Leggi tutto...
Pecco il più forte sulla moto più forte
MotoGp, orgoglio e monotonia made in Italy 22 Agosto 2023 - 06:00 Pecco il più... Leggi tutto...
Alfa Revival Cup 2023
Alfa Revival Cup 2023 Per la prima stagionale gli... Leggi tutto...

Rivista La Gazzetta

 
Edizione 41
La Gazzetta 41
 

40 | 39 | 38 | 37 | 36 | 35 | 34 | 33 | 32

31 | 30 | 29 | 28 | 27 | 26 | 25 | 24 | 23

22 |