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Sabato, 18 Maggio 2024
Berlusconi dopo l'estate prepariamoci a elezioni PDF Stampa E-mail
Scritto da Webmaster   
Giovedì 05 Agosto 2010 09:34
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Terzo Polo non è centro, ma novità che crescerà Bossi: se si vota, noi con Berlusconi? Vedremo.

ROMA - Berlusconi invita il Pdl a prepararsi alle elezioni anticipate in caso di nuovi 'incidenti' come l'astensione dei finiani sulla mozione di sfiducia al sottosegretario Caliendo. 'Un fatto grave', dice il ministro degli Esteri Franco Frattini. 'Ma non ci faremo logorare' e se ci sarà un nuovo 'strappo' si tornerà alle urne, aggiunge. E il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti spiega: ''Berlusconi ci ha avvertiti, scherzosamente anche in latino, 'estote parati', 'state pronti' per possibili elezioni''. Oggi nuovo vertice del Pdl a Palazzo Grazioli convocato dal presidente del Consiglio.
 
CASINI, CONTRO PRESIDENTE FINI SQUADRISMO INTIMIDATORIO - ''Non mi piace lo squadrismo intimidatorio che sta emergendo attorno al presidente della Camera''. Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, commenta cosi' la vicenda dell'appartamento di Montecarlo ereditato da An e finito nella disponibilità del fratello di Elisabetta Tulliani, attuale compagna di Gianfranco Fini. ''Un conto è la questione morale e la necessità di approfondire - aggiunge Casini - ma che tutto questo venga agitato come parte della contesa politica tra Berlusconi e Fini è una cosa degradante''. ''Se io sono un bandito - sottolinea il leader Udc - lo sono sia che mi allei con Berlusconi, con Fini o con Vendola. Se invece divento un delinquente se faccio una scelta, e un santo se ne faccio un'altra, allora questo si che è doppiopesismo e non fa onore a chi lo alimenta''.
Chi si e' astenuto nel voto di ieri sulla sfiducia al sottosegretario Giacomo Caliendo ''ha dato prova di responsabilità e serietà'', ha ribadido il leader dell'Udc, che ora invita il governo ''a farsi carico della posizione di Caliendo''. ''Non siamo giudici pronti a tagliare teste - aggiunge Casini- ma riteniamo che un uomo pubblico deve avere certe accortezze che in questo caso non ci sono state. E questo non è doppiopesismo, ma serietà''. La questione torna ora, secondo Casini, nelle mani del governo: ''Sarà il governo a farsi carico della posizione di Caliendo e a risponderne davanti ai cittadini italiani''.
Secondo Casini, con il voto sulla mozione di sfiducia a Giacomo Caliendo, che ha visto astenersi i gruppi di Fli, Udc, Api e Mpa ''non e' nato un nuovo polo, non e' il grande centro e non e' una manovra di palazzo, ma una cosa nuova, un'area fortissima che non potra' che aumentare''. Per il leader Udc, quella di ieri e' stata ''una giornata importante''. ''Ieri ci siamo riappropriati della politica e del Parlamento'', sostiene Casini, secondo cui ''si e' dato voce alle esigenze del Paese' e a un'area di responsabilita' nazionale che nasce non per sfasciare, ma per dare un contributo a risolvere i problemi del Paese''.
 
BOSSI, SE SI VOTA ANDREMO CON BERLUSCONI? VEDREMO
 
BOSSI, FINI? LASCIAMOLO ANDARE AL MARE - ''Fini? Al mare, lasciamolo andare....''. Cosi' Umberto Bossi risponde ad una domanda sul presidente della Camera e la sua nuova formazione politica. Bossi e' stato avvicinato mentre lasciava Montecitorio.
 
BOSSI: GOVERNO TRANSIZIONE SAREBBE CAOS,SPERO IN COLLE - ''Con un governo di transizione sarebbe il caos nel paese''. Lo ha affermato il leader della Lega Umberto Bossi conversando con i giornalisti a Montecitorio. Alla domanda se confidi in Napolitano per evitare questa situazione, il senatur ha risposto: ''Si', confido in lui per primo e poi nel Paese. Ci sono milioni di persone che non lo accetterebbero''.

 

FRATTINI, ASTENSIONE FLI GRAVE, NON CI FAREMO LOGORARE - L'astensione dei finiani ieri alla Camera sulla mozione di sfiducia nei confronti di Caliendo rappresenta un fatto ''grave'', ma ''non ci faremo logorare'' e se ci sara' un nuovo ''strappo'' si tornera' alle urne. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri Franco Frattini intervenendo stamani a Radio Anch'Io. Il titolare della Farnesina ha parlato di ''tatticismo'' da parte di Futuro e Liberta' ''a spese di un valore di principio che rappresenta un pilastro per la maggioranza di governo: la presunzione di innocenza''. E' ovvio, ha quindi sottolineato, che ''se ci fosse un incidente che colpisse un provvedimento del governo o un atto che e' inserito nel programma di governo, credo che ragioni di trasparenza nei confronti degli elettori ci imporrebbero di riflettere seriamente non sul se ma sul quando andare a votare''. ''Quando si rompe il patto con gli elettori - ha concluso infatti il ministro - non ci possono essere governi tecnici, di transizione, o altri pastrocchi''.
 
BONAIUTI, VOTO? PREMIER CI HA DETTO 'STATE PRONTI - "Nel momento in cui è avvenuto il distacco da parte di una componente della maggioranza, il Premier ha avvertito tutti, scherzosamente anche in latino, "estote parati", "state pronti" per possibili elezioni", ha risposto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, ospite con il deputato dell'Udc Renzo Lusetti del programma Unomattina su Rai1. "L'ipotesi di andare alle elezioni è comprensibile - ha aggiunto Bonaiuti
- se si pensa che il distacco dei finiani mette in dubbio una maggioranza così importante e un governo che ha fatto tante cose e ha varato quella manovra da 25 miliardi che ci ha sottratto alla crisi globale". Quanto al voto di astensione scelto ieri dal gruppo finiano sulla mozione di sfiducia al sottosegretario Giacomo Caliendo, Bonaiuti ha spiegato di "credere sempre poco a chi si astiene". "Credo di più - ha chiosato - a chi dice sì o no. Quello dell'astensione non è un partito lodevole: è il partito di chi non va a votare. L'Udc di Casini, l'Api di Rutelli e Futuro e libertà hanno deciso per l'astensione perché era l'unico terreno su cui potevano trovare l'accordo. Non è certo un nuovo polo". Per Bonaiuti ancora oggi "sfuggono alle gente" le cause per cui la componente finiana ha messo in discussione la maggioranza, anche se appaiono cause "legate a motivazioni personali più che politiche".
Bonaiuti ha espresso anche disaccordo per i disordini di ieri in Aula alla Camera. "E' bene - ha detto - che il confronto politico non degeneri mai, anche se il sale della democrazia è il dibattito". Altro motivo di rammarico per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio sono le polemiche "tutte politiche" che fanno dimenticare come "in queste ore il fabbisogno dello Stato è diminuito mentre i saldi della Tesoreria sono aumentati. Sono tutti dati che ci permettono di prevedere una riduzione del deficit rispetto al Prodotto interno lordo dall'attuale 5% al 4,6% già entro la fine dell'anno, un ottimo risultato".
Bonaiuti, è più che scettico sulla possibilità che possa prendere forma un qualsiasi governo tecnico e ha spiegato che in questo momento si scontrano due tendenze. "Una - è il ragionamento di Bonaiuti - è legata alla vecchia politica: cercare, brigare, fare e disfare nuove maggioranze. Dall'altro lato c'è la nuova politica in cui è il popolo che decide andando al voto e sapendo per chi va a votare, per quale alleanza e per quale programma. Questa è la novità che ha introdotto nel nostro Paese Berlusconi, prima con Forza Italia e ora con il Pdl, e il popolo italiano non è più disposto a rinunciarvi. Vecchi trasformismi e vecchie manovre - ha aggiunto Bonaiuti - non incontrano più i desideri della gente che oggi, in tempi di crisi, chiede soprattutto chiarezza". E a proposito di chiarezza, Bonaiuti ha usato una metafora musicale con l'altro ospite del programma, il deputato dell'Udc Renzo Lusetti, che aveva dichiarato una certa vena nostalgica per la musica degli anni '60. Bonaiuti ha rivelato le sue preferenze per Gianna Nannini e Bruce Springsteen perchè "il rock è una musica più di attacco, più chiara e netta".
"La Lega condivide i nostri valori ed è un alleato fedele, solido e affidabile", ha poi risposto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio al deputato dell'Udc Renzo Lusetti che gli ricordava il ribaltone del '94, reso possibile dal cambio di fronte della Lega di Umberto Bossi. "In politica - ha chiosato Bonaiuti - non si deve usare lo specchietto retrovisore ma guardare sempre avanti, puntando sui giovani, sulle donne, sul futuro". Quanto al partito, Bonaiuti ha detto che si starà al lavoro tutta l'estate. "Il presidente Berlusconi - ha aggiunto - ci ha detto che è pronto a tenere una serie di riunioni per mettere a punto soprattutto il partito. Anche oggi, a Camere chiuse, ci sarà un vertice".(ANSA)
 

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