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Renzi: "Le primarie non sono un regolamento di conti nel partito". PDF Stampa E-mail
Scritto da Giuseppe Arno   
Martedì 18 Settembre 2012 04:22

"L'imitazione di Ubaldo Pantani a 'Quelli che..'? Ferocissima ma mi ha fatto morire dal ridere".
Il sindaco in Palazzo Vecchio alla presentazione del libro 'L'Italia dei Democratici. Idee per un manifesto riformista' di Giorgio Tonini ed Enrico Morando.
Firenze, 17 settembre 2012  - ''Trovo difficile poter immaginare una prospettiva di coalizione se non ci troviamo d'accordo su niente di ciò che ha fatto il Governo Monti''. Lo ha detto Matteo Renzi, nel corso della presentazione in Palazzo Vecchio del libro 'L'Italia dei Democratici. Idee per un manifesto riformista'.
''Per un autentico democratico  - ha aggiunto Renzi - il Governo Monti, sul cui giudizio e sulle cui prospettive possiamo e dobbiamo discutere, nasce come una umiliazione per un militante di centrosinistra. In un mondo normale - ha sottolineato - se va a casa il Governo di centrodestra la sinistra si fa trovare preparata e pronta''. ''Meno male - ha concluso Renzi - che Giorgio Napolitano, nella sua saggezza e nella sua statura, ha capito che probabilmente, a forza di fare foto a Vasto, non saremmo andati da nessuna parte''.

LE PRIMARIE NON SONO UN REGOLAMENTIO DI CONTI

"Le primarie non sono un regolamento di conti interno, se perdessi non sarei disponible a premi di consolazione, cosa che c'è sempre stata e che talvolta è stato il nostro male", ha aggiunto Renzi. "Se Prodi dopo aver vinto le primarie nel 2005 -ha proseguito Renzi- avesse presentato il suo programma, invece di mediare 281 pagine con Diliberto, Mastella e gli altri, oggi avremmo visto un altro film".

Per il sindaco di Firenze, "non è accettabile chi dice 'parliamo dell'Italia, non parliamo del Pd, lasciamo queste discussioncine, come se le primarie fossero un giochino da concedere e non un elemento costitutivo del Pd''.

''Quando si dice questo - ha sottolineato Renzi - si afferma un partito in cui non credo, un partito-organizzazione che appare granitico ma che granitico non è, ed è finalizzato a fotografare gli equilibri tra le varie correnti, ma non ad affrontare i problemi del Paese. Io non faccio tutto questo casino per determinare chi è il responsabile del dipartimento economico del Pd - ne dico uno a caso che, non mi pare, abbia un gran ruolo nel Paese. Noi vogliamo cambiare l'Italia e il Pd deve essere motore di questo cambiamento e quindi è chiaro che si discute anche di Pd".

SULLA SUA IMITAZIONE DI UBALDO PANTANI A "QUELLI CHE..."

 Matteo Renzi apprezza la sua imitazione, fatta a 'Quelli che...', dall'attore Ubaldo Pantani. "Devo essere sincero? L'imitazione di Ubaldo Pantani è ferocissima nei confronti del mio ego. Ma mi ha fatto morire dal ridere, è giusto riconoscerlo. Complimenti Ubaldo", scrive su Facebook.

lanazione.it

 

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