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Agroalimentare di qualità, la Toscana si difende dalla contraffazione. PDF Stampa E-mail
Scritto da Giuseppe Arno   
Martedì 24 Luglio 2012 09:55



“Certificazione molecolare sulla frutta e la verdura prodotta in Toscana. Per dimostrare che la produzione da filiera corta non solo è più buona, ma fa anche bene.” Questo l’annuncio dell’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori, che stamani è intervenuto alla manifestazione promossa da Coldiretti per la difesa del “made in Tuscany” dalla contraffazione dei prodotti agroalimentari. Dopo l’intervento in strada, fra le centinaia di coltivatori convenuti da tutta la Toscana in via Cavour a Firenze, Salvadori ha partecipato alla conferenza stampa tenuta nella sala del Gonfalone del Consiglio Regionale, dove era stata allestita una mostra di prodotti agroalimentari “tuscan sounding”, come il “finocchiono” prodotto in Usa o i “macaroni” fabbricati in Romania. “Stiamo lavorando alla certificazione molecolare – ha detto – per ora siamo partiti in maniera sperimentale sulla frutta e la vedura toscane che vengono distribuite da qualche settimana, grazie al protocollo d’intesa che abbiamo siglato, nell’ospedale Cisanello di Pisa, in quello di Lucca e a Livorno. Speriamo di avere risultati per fine settembre. Vogliamo dimostrare che la produzione da filiera corta non solo è più buona, ma fa anche bene alla salute.”

Salvadori ha inoltre ribadito l’appoggio della Regione a Coldiretti e a quanti si battono per la difesa della produzione toscana e per la salvaguardia della tracciabilità ed ha ringraziato le forze dell’ordine che operano i controlli e intervengono a stroncare le frodi alimentari. “Le istituzioni – ha detto – saranno al loro fianco in questa battaglia che noi vogliamo vincere. E questo sarà anche il nostro contributo per battere la crisi.”

Il capogruppo della Lega Nord Toscana in Regione, Antonio Gambetta Vianna, ha partecipato alla manifestazione indetta da Coldiretti davanti a Palazzo Panciatichi per tutelare e valorizzare i prodotti toscani e la filiera corta. «La Lega Nord – spiega Gambetta Vianna, che è membro della II commissione “Agricoltura” – da sempre è impegnata per la valorizzazione dei prodotti locali e della filiera corta perché nel nostro cibo c’è la radice dei nostri popoli. Noi vogliamo portare avanti questa battaglia che non è solo degli agricoltori, ma di tutti i cittadini». Secondo il leader del Carroccio in Palazzo Panciatichi, «bisogna salvaguardare i prodotti toscani e del resto del nostro Paese visto che sono i più imitati nel mondo. Infatti, a giro per il pianeta si possono acquistare salami toscani made in New York, il vino Chianti e il Sangiovese made in California, il parmigiano made in Usa e in Germania, la passata di pomodoro piccante made in Usa, il pesto alla genovese made in Romania. È molto difficile trovare questi prodotti contraffatti sugli scaffali dei nostri supermercati e delle nostre botteghe, ma l’estero ne è pieno con grave danno per il nostro export e, quindi, per le nostre aziende». Ma Gambetta Vianna ritorna anche sugli 80.000 quintali di olio extravergine fasullo sequestrati dalla Guardia di Finanza di Siena lo scorso mese a Monteriggioni. «Questo – spiega – ha arrecato un danno incredibile all’agricoltura e alla Toscana. Noi della Lega abbracciamo la causa della Coldiretti perché bisogna mettere prima la Toscana».

nove.firenze.it
 

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