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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Arno sorvegliato speciale, incendi in provincia. PDF Stampa E-mail
Scritto da Giuseppe Arno   
Lunedì 09 Luglio 2012 09:45



Su iniziativa della commissione ambiente del Comune di Firenze nascerà un apposito osservatorio per il recupero del fiume Arno e delle sue sponde, con l'obiettivo di legarlo a quello del parco delle Cascine, nel quale l'associazionismo fiorentino (già coinvolte, Legambiente, Società Canottieri Firenze, Società Canottieri comunali, Circolo La Rondinella, Fipsas, Arci pesca e Uisp), reciterà un ruolo da protagonista a fianco delle Istituzioni; l'idea della commissione ambiente Comune di Firenze è di arrivare già questa settimana, ad una riunione congiunta di commissione, associazioni, assessori competenti del Comune e della Provincia di Firenze , Quadrifoglio e Polizia municipale, per studiare forme di collaborazione efficaci e per stabilire le reciproche competenze in merito

La Lega Nord, con il capogruppo in Provincia Marco Cordone, interroga Palazzo Medici Riccardi per conoscere se la Provincia di Firenze è informata in merito e l'eventuale suo livello di coinvolgimento in questa iniziativa;
considerate le proprie competenze, quali iniziative intenda prendere questa Amministrazione ai fini della salvaguardia delle sponde dell'Arno nella città capoluogo, argomento questo più volte trattato all'interno degli appositi organismi di Palazzo Medici Riccardi.


In seguito alla richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti inviata (1 luglio 2012) dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus alle amministrazioni pubbliche e alla magistratura competenti riguardo la morìa di pesci nel Torrente Terzolle è pervenuta la risposta (6 luglio 2012) da parte dell’Assessore all’ambiente del Comune di Firenze Caterina Biti.

La riportiamo pressoché integralmente perché per la prima volta vengono pubblicizzati gli interventi pubblici per il mantenimento delle condizioni ecologiche del corso d’acqua.

In riferimento all’episodio della recente morìa di pesci, il Comune di Firenze ha “interessato il Servizio Igiene Urbana Veterinaria della Asl 10 Firenze con i vari soggetti preposti, Provincia ed ARPAT, che hanno effettuato i rilievi previsti dallo specifico protocollo regionale sulle morie di pesci. Gli esami sono in corso, ma l'episodio appare di portata ridotta, con solo due pesci interessati (in realtà, due sembrerebbero solo gli esemplari morti recuperati, ma quelli deceduti dovrebbero essere in numero ben superiore, secondo le segnalazioni ricevute, n.d.r.).

Il tratto di fiume in oggetto non è nuovo ad episodi del genere, quasi sempre nel periodo estivo e correlabili ad aumento transitorio di portata d'acqua in periodo di siccità, dopo i temporali. Probabilmente la conformazione del fiume in quel tratto, peraltro oggetto di numerosi interventi dei diversi soggetti istituzionali, è tale da favorire l'impoverimento di ossigeno delle acque e quindi fenomeni di tossicità. Si informa inoltre che nel corso di un sopralluogo effettuato lungo il Terzolle dal ponte di via Caccini verso monte in data 22 giugno, il corso d’acqua si presentava del tutto normale e l’abbondante avifauna stazionava in luoghi ombrosi e silenziosi lungo il torrente

L'episodio della scorsa estate (morìa di anatidi, in realtà nel settembre 2010, n.d.r.), che interessò un numero di animali notevolmente inferiore a 900 (veramente non abbiamo mai parlato di 900 esemplari coinvolti!, n.d.r.), era riferibile, secondo quanto valutato dall’Unità Funzionale Igiene Urbana Veterinaria della Asl, ad episodi di clostridiosi, come da esiti analitici a suo tempo comunicati a Polizia Provinciale e Corpo Forestale dello Stato, ed in una certa misura peggiorato dall'abitudine dei cittadini di pasturare gli animali con alimento inadatto (pane secco) che, in fase di scarsa portata di acqua, andava facilmente incontro a fenomeni di degrado.

Relativamente alla questione degli scarichi abbiamo richiesto al Consorzio di Bonifica di effettuare una ricognizione dei tubi presenti nel Terzolle per avere un quadro degli scarichi presenti e verificare la corrispondenza con quelli autorizzati dal Comune; ciò al fine di comunicare alla Provincia l’elenco degli altri.

Infatti uno scarico può essere originato:
· da un refluo industriale che deve essere autorizzato dalla Provincia, Ente competente ad emettere atti per quelli non autorizzati
· da uno scolmatore di piena, di competenza del gestore del servizio idrico integrato, che deve essere autorizzato dalla Provincia,
· dalla rottura di una condotta privata, e in tal caso la competenza è del proprietario dell’immobile.

E’ possibile inoltre che vi siano scarichi di acque meteoriche che non necessitano di alcuna autorizzazione proprio in virtù della loro natura Si può inoltre verificare il caso in cui si abbia la rottura di una fognatura pubblica e quindi di competenza del gestore del servizio idrico integrato, Publiacqua”.

Gli elementi resi noti dall’Assessore Biti sono certamente importanti, soprattutto per quanto concerne la verifica degli scarichi esistenti lungo il corso d’acqua.
Il Torrente Terzolle – ricordiamo – rientra in gran parte nell’Area naturale protetta di interesse locale (A.N.P.I.L.) del Terzolle e costituisce un importante “corridoio ecologico” all’interno dell’area urbana di Firenze: è fondamentale, quindi, un’attenta e costante cura per il mantenimento delle caratteristiche ambientali nel quadro di una migliore vivibilità urbana.


“Due giorni di tensione per gli incendi nella zona di San Mauro a Signa e nei dintorni di Malmantile tra sabato 7 e domenica 8 luglio 2012. Intervengono anche specialisti della Provincia di Firenze": la Lega Nord, con il consigliere provinciale Marco Cordone, ha presentato una domanda d'attualità con la quale interroga Palazzo Medici Riccardi "per conoscere dettagliatamente i suddetti fatti ed il livello di intervento nelle operazioni di spegnimento degli incendi, di messa in sicurezza e bonifica dei terreni, della squadra della Provincia di Firenze".

“Tra sabato 7 ed il pomeriggio domenica 8 luglio c.a., vi sono stati due giorni di tensione tra la cittadinanza per incendi verificatisi nella zona di San Mauro a Signa e nei dintorni di Malmantile, con in quest'ultimo caso, le fiamme che sono arrivate vicine ad alcune abitazioni, creando un certo allarme fra i residenti;
sempre dalle stesse notizie di stampa locale, apprendiamo che sul posto sono intervenuti anche specialisti della Provincia di Firenze, impegnati nelle operazioni di spegnimento a lungo, fino a sera;
Cordone chiede di conoscere dettagliatamente i fatti ed il livello di intervento nelle operazioni di spegnimento degli incendi, di messa in sicurezza e bonifica dei terreni, della squadra della Provincia di Firenze".

nove.firenze.it
 

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