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Arbequino: maxi sequestro d'olio di oliva PDF Stampa E-mail
Scritto da Webmaster   
Mercoledì 27 Giugno 2012 05:19
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Arrestati per associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio aggravata il titolare, il direttore amministrativo, il chimico ed un altro tecnico di un oleificio di Siena. L'operazione denominata “Arbequino” ha avuto luogo oggi con il coordinamento del pm Aldo Natalini della Procura della Repubblica di Siena, per iniziativa delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale.

«Esprimiamo il più vivo apprezzamento per l’operazione condotta dal Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con la Guardia di Finanza di Siena, che ha portato al sequestro di oltre 80 mila quintali di falso olio extravergine ‘made in Italy’. In questo modo si è salvaguardato un prodotto simbolo della qualità agroalimentare italiana, tutelando sia i consumatori che gli agricoltori del nostro Paese». Sono le affermazioni del presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci a commento dell’indagine.

«In Italia il volume della frode alimentare si aggira intorno ai 4 miliardi di euro l’anno. Solo nel settore dell’olio extravergine raggiunge il miliardo e mezzo di euro. E proprio l’olio extravergine contraffatto è un grave problema per l’olivicoltura italiana, che ha visto nei mesi scorsi crollare i prezzi dell’olio extravergine e delle olive». «Per questa ragione ribadiamo l’esigenza - ha rimarcato il presidente della Cia Toscana - della ‘tolleranza zero” per chi sofistica e inquina gli alimenti, attentando alla salute pubblica. Allo stesso tempo, nell’apprezzare il lavoro delle forze dell’ordine, chiediamo di rendere sempre più rigorosi i controlli e di intensificare la lotta alle falsificazioni che ingannano i consumatori, penalizzano i produttori e infangano il ‘made in Italy’. E’, quindi, di grande rilevanza la tracciabilità e l’origine del prodotto. Temi sui quali ci battiamo da sempre soprattutto in Toscana sostenendo tutte le iniziative e le azioni per la tutela e la valorizzazione della qualità dell’olio toscano certificato Dop e Igt». «Servono - ha concluso Pascucci, - prima di tutto misure drastiche per contrastare l’adulterazione e la truffa nell’alimentazione, ma contestualmente iniziative a sostegno dei sistemi di qualità e di tracciabilità del prodotto, per difendere il consumatore e il reddito dei produttori».
(nove.firenze.it)
 

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