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Mercoledì, 08 Maggio 2024
Il reddito medio dei residenti di Firenze è di 25mila euro. |
Scritto da Giuseppe Arno |
Mercoledì 13 Giugno 2012 18:26 |
Il reddito totale medio dichiarato dai residenti nel Comune di Firenze è di 25mila euro (25.030,84 per esattezza) in aumento del 2,42% rispetto al 2008 (quando era pari a 24.439,01); mentre sono 5.128 i residenti (2,01%) che dichiarano redditi maggiori di 100mila euro; e solo 560 individui (0,22%) dichiarano un reddito totale maggiore di 250mila euro. Firenze risulta comunque una città sopra la media nazionale: possono contare su un reddito complessivo superiore a 35mila euro il 17,23% dei residenti dichiaranti (la media nazionale si ferma al 9,78). Sono questi alcuni significativi dati che emergono dallo studio dell’Ufficio Statistica del Comune, basato sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche negli anni d’imposta 2008 e 2009 e realizzato da Massimiliano Sifone e Claudio Leandri. “Questa nuova iniziativa parte con l’obiettivo di individuare le politiche adeguate a supportare le famiglie fiorentine, in un periodo di grave crisi economica come quella che stiamo vivendo. Diversi i principali settori su cui abbiamo concordato di lavorare: l’informazione ai cittadini per abituarli ad un consumo più consapevole e a spese più oculate; l’uso della fiscalità locale per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie; forme di supporto alle imprese per rilanciare l’economia”. Il vicesindaco Dario Nardella commenta gli esiti del seminario “Redditi e abitudini di acquisto delle famiglie in periodo di crisi”, tenuto stamani nel Salone dei Dugento in Palazzo Vecchio e primo di una serie di approfodnimenti sul tema organizzati dall'amministrazione comunale in collaborazione con Findomestic. “La crisi economica si sta facendo sentire in modo pesante – ha detto l’assessore al Welfare Stefania Saccardi - Anche dall’osservatorio dei servizi sociali emerge come siano sempre di più le persone che hanno difficoltà non solo ad arrivare alla fine del mese ma addirittura a sostenere le spese indispensabili. Come servizi sociali ci troviamo sempre più spesso a far fronte ai bisogni di persone e famiglie che fino a qualche tempo fa rappresentavano la classe media del nostro paese e che oggi, per colpe non loro, sono scivolate sotto la soglia della povertà”. Molti ed autorevoli i partecipanti al seminario, per illustrare l’andamento dei consumi, il comportamento dei consumatori, le prospettive per risparmiare in maniera ‘ecosostenibile’: oltre a Nardella e Saccardi sono intervenuti Chiaffredo Salomone, amministratore delegato Findomestic Banca; Giampiero Gallo, docente all’Università di Firenze; Stefano Martini e Lorenza Ciacci di Findomestic; Silvio Calandi della Camera di Commercio; Riccardo Innocenti e Massimiliano Sifone del Servizio Statistica del Comune; Valerio Parigi e Giovanni Morlino per lo Sportello Ecoequo del Comune; Fabrizio Carabba presidente dell’Associazione Borgognissanti. “Ringrazio la Findomestic – conclude il vicesindaco - per la collaborazione che a partire da oggi ci consentirà di avere maggiori dati per il futuro sui redditi e il potere di acquisto delle famiglie”. “Si tratta di uno strumento utile per capire la ‘geografia economica’ della nostra città commenta il vicesindaco Dario Nardella – e ci offre una fotografia inedita della distribuzione dei redditi dei residenti nel Comune di Firenze come risultano dai modelli 770, 730 e Unico. Inoltre, insieme alle informazioni relative alle tipologie di reddito, viene anche analizzata la distribuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche (addizionali Irpef comunale, regionale e nazionale). Questo importante lavoro offre anche un ampio scenario di possibile utilizzo dei dati: studi di simulazione dell’andamento delle imposte, studi di revisione della finanza locale, creazione di algoritmi di previsione per la pianificazione di interventi di recupero della fiscalità sommersa”. Ecco in sintesi i principali dati che emergono dallo studio. Il 730 si conferma il modello più utilizzato dai contribuenti (106.748 dichiarazioni), al secondo posto troviamo il modello 770 (88.300), mentre quello meno utilizzato è l’UNICO (83.299). “Con il prezioso aiuto dell’Ufficio Studi del Dipartimento delle Finanze, di Sogei e dell’Ufficio Cooperazione Informatica dell’Agenzia delle Entrate nonché quello della sede regionale dell’Agenzia delle Entrate e grazie al supporto e alla collaborazione dell’Ufficio Statistica del Comune di Roma e alle manifestazioni di interesse da parte di vari comuni aderenti all’USCI – spiega iul direttore della Statistica Riccardo Innocenti - il lavoro che presentiamo è riuscito a definire un elevato standard di accuratezza nella validazione e nel trattamento del dato amministrativo per finalità statistiche. Il lavoro è stato sempre portato avanti anche nell’ottica della creazione di un’esperienza replicabile da parte di più Comuni”. nove.firenze.it |
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