La Gazzetta Online

Scontro con finiani su intercettazioni e caso Brancher.
Chicchitto: così meglio separarsi.

ROMA - Aldo Brancher starebbe riflettendo sulla possibilità di fare un passo indietro, dimettendosi da ministro per la Sussidierietà e il Decentramento. E' quanto riferiscono fonti parlamentari del Pdl, sottolineando che al momento nessuna decisione è stata ancora presa. Anche di questo, tuttavia, si sarebbe parlato nel corso del vertice convocato da Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli con i vertici del Pdl. E proprio a via del plebiscito, il neo ministro - secondo fonti del Pdl - avrebbe avuto un faccia a faccia con il premier di circa mezz'ora. E l'argomento sarebbe stato proprio il futuro del ministro.

CICCHITTO,A BREVE REGOLE CONVIVENZA O MEGLIO SEPARAZIONE - "C'è qualcuno che nel Pdl ha preso come modello la litigiosità del Pd e cerca di importarla all'interno del centro-destra dimenticando che essa è stata una delle ragioni delle ripetute sconfitte del centro-sinistra". Lo afferma in una nota il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto sottolineando che "anzi, c'è chi sembra credere che la permanente rissa verbale sia la quintessenza della democrazia interna". "Al punto in cui siamo, in un lasso ragionevole di tempo, o si definiscono in modo serio i termini di una convivenza fondata su atteggiamenti positivi e costruttivi, oppure sarà più ragionevole definire una separazione consensuale. In ogni caso - spiega Cicchitto - i problemi serissimi che ci stanno davanti non consentono di passare il tempo in una dialettica basata sulle note d'agenzia. D'ora in avanti ci dovremo concentrare sul sostegno all'iniziativa politica e di governo di Berlusconi e sulla definizione di un complesso di riforme sul quale sviluppare l'azione politica e parlamentare".

BERLUSCONI, PRENDERO' IN MANO LA SITUAZIONE - "Ho trovato un po' di ebollizione a casa ma prenderò in mano la situazione con tutti i titoli dell'agenda politica cioé quelli della giustizia, intercettazioni, i temi della manovra economica ed anche i temi che riguardano le correnti nei partiti a partire da lunedì. Sono sicuro che se qualcuno pensa che le correnti possono provocare un raffreddore in questo caso io sono certo di evitarlo di sicuro". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, rientrato dal lungo viaggio in America, rispondendo ad una domanda del Gr2 sulle fibrillazioni nella maggioranza.

LA RUSSA-GASPARRI LASCIANO VERTICE, BOCCHE CUCITE - Bocche cucite. Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri hanno da poco lasciato palazzo Grazioli dove era in corso il vertice convocato dal premier Silvio Berlusconi e che, a quanto si apprende, aveva come primo punto all'ordine del giorno il ddl intercettazioni. Nessuno dei due ha voluto rilasciare dichiarazioni, e il ministro della Difesa si è limitato a dire ai cronisti un generico "va tutto bene". Poco dopo a palazzo Grazioli è tornato il guardasigilli Angelino Alfano proprio mentre Niccolò Ghedini, legale e consigliere giuridico di Berlusconi lasciava via del Plebiscito. La consegna del silenzio è stata mantenuta anche da Ghedini che ha evitato accuratamente di rispondere alle domande. Uno dei presenti al vertice ha fatto informalmente sapere che la linea del silenzio è stata decisa proprio durante l'incontro. E' possibile, tuttavia, che a parlare sia lo stesso cavaliere visto che a quanto si apprende, sono in programma alcune interviste con dei Tg serali. (Ansa)