La Gazzetta Online

Che cosa si ballera’ l’11 luglio allo stadio Soccer City di Johannesburg? C’e’ chi e’ gia’ pronto a scommettere che, anche se siamo ancora - e’ il caso di dire -  tutti in ballo, la sfida si giochera’ tra samba e tango. Brasile contro Argentina, Dunga contro Maradona, Kaka’ contro Messi, pesce e cocco contro carne e vino ‘tinto’, la coppa e la compagnia, allegria e nostalgia: l’eterna sfida dei colossi sudamericani trova la sua eco anche in Italia, e in particolare a Roma, dove le due comunita’ si incontrano, e si scontrano, nella piazzetta centrale di Testaccio. ‘''Tutta l’America Latina della capitale si ritrova qui – spiega Laura Lima, ballerina brasiliana che, e’ stata protagonista di Buona Domenica – la rivalita’ con gli argentini e’ fortissima ma il vero nemico e’ il Portogallo: anche se parliamo la stessa lingua, siamo profondamente diversi, loro sono europei''.

Il Brasile si e’ gia’ qualificato mentre l'Argentina deve fare un ultimo sforzo con la Grecia per avere la matematica certezza. I romani di Buenos Aires si ritroveranno nei centri culturali e nelle tanguerie, dove la percentuale di italiani fan del Paese di Maradona cresce di anno in anno. ''E’ Argentina mania – dichiara Antonio Lalli, autore del volume ‘Tanto di cappello - Storia di un tanguero’ (- il fermento e’ tanto e le scuole di tango sono in aumento. Molti turisti arrivano a Roma e cercano su Google un posto dove ballare mentre nelle scuole di musica cresce l’interesse per uno strumento tipico della tradizione argentina come il bandoneon''. Il feeling tra i due Paesi e’ forte: italiani e argentini si ritrovano insieme per tifare di volta in volta Italia o Argentina. Uno dei punti di incontro piu’ noti e’ Il giardino del tango, nella zona del Villaggio Olimpico.  Il 2 e il 3 luglio la struttura ospitera’  Miguel Angel Zotto, considerato uno dei piu’ grandi ballerini di tango di tutti i tempi. Anche sull’Appia e’tango, in alcune ville storiche, cosi’ come all’Eur, in zona Ostiense, a Tor Pignattara e nel centro storico della capitale, a via dei Serpenti, o nei ristoranti Baires e La Boca. 

Tango e samba: due mondi contrapposti, due stili di vita, due scuole di pensiero. Da una parte la nostalgia, tipica dell’emigrante o dell’amante tradito,  unita ad una grande sensualita’, dall’altra l’energia e la vitalita’, pensiero positivo e l’invito a prendere la vita cosi’ come viene. Se il tango e’, come ha detto Renzo Arbore, ‘una canzone napoletana triste’, il samba e’ colore, abiti succinti e copricapo eccentrici. Anche le tifoserie delle due squadre incarnano questo spirito con stravaganze piu’ o meno appariscenti, sfidandosi a colpi di originalita’.  ''Il tango ha tradotto in ballo uno dei gesti piu’ antichi e affettuosi che e’ l’abbraccio – spiega Lalli - per camminare abbracciati c’e’ una tecnica precisa: l’asse del corpo e’ spostato in avanti, il contatto e’ in alto mentre sotto c’e’ spazio per poter muovere i piedi e camminare'': quello a Messi e compagni e’ un tifo da tango, un abbraccio ideale tra tifosi e giocatori.

Si balla invece samba per festeggiare i gol del Brasile a Roma, al Rio o Yes Brasile, anche se si tende a contaminare il samba con altri balli, come quelli della tradizione cubana, generando spesso confusione. Quest’anno anche al consolato brasiliano vanno in onda le partite della Selecao.''Quando gioca la nazionale – spiega Laura Lima - si ferma tutto, anche nelle favelas. I bambini smettono di giocare, i brasiliani smettono di lavorare e i ladri smettono di rubare. Bianchi, indios, neri, ricchi, poveri: quando segna il Brasile si abbracciano tutti''. Kaka’ e compagni puntano con decisione alla Coppa del Mondo e dalla sua il Brasile ha anche dei sostenitori speciali. ''A Rio si fanno offerte spirituali – spiega Laura – i santoni praticano la magia bianca per far vincere la nazionale di Dunga. Come in Italia fate le scommesse, cosi’ in Brasile si fanno riti propiziatori per mandare avanti la squadra''. Da una parte e dall’altra c’e’ una grande religiosita’.  ''Tutti i giocatori del Brasile ringraziano Dio, guardano in cielo e fanno il segno della croce quando segnano'', fa notare Laura. E gli argentini non sono da meno. Chissa’ se  sara’ samba o sara’ tango alla fine. Il porteere Julio Cesar un’idea gia’ ce l’ha: ''Sara' samba'', ma la sua e’ sicuramente una previsione di parte.(ansa)