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Sabato, 18 Maggio 2024
Sciopero Cgil, a Firenze. PDF Stampa E-mail
Scritto da Giuseppe Arno   
Martedì 06 Settembre 2011 16:16


Critiche a Renzi, applausi per Rossi.

"Il popolo unito non può perdere" ha esclamato un anziano che alle otto di questa mattina presidiava già piazza dei Cavalleggeri, sempre più gremita di operai e di giovani precari che si sono dati appuntamento inderogabile presso la Biblioteca Nazionale. Sedute sulle spallette d'Arno alcune tute blu e dopo pochi minuti il traffico si è bloccato lasciando spazio a cori e bandiere che hanno iniziato a sfilare per le vie cittadine.

Molte le autorità presenti, dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ad Andrea Barducci, Presidente della Provincia fiorentina. Alessio Gramolati, segretario toscano della Cgil, tra la folla, abbracciato ad alcuni compagni ha aperto il corteo che ha dato vita alla protesta nel capoluogo toscano.

“I motivi di questa mobilitazione sono tanti – ha detto il presidente Enrico Rossi alla stampa partecipando alla manifestazione – in primo luogo per il lavoro, che con la manovra viene colpito anche inutilmente, poi per la tutela dei diritti, e ancora contro i tagli insopportabili al trasporto pubblico, alla spesa sociale. Così si azzerano i servizi che eroghiamo e che sono punti di riferimento per i cittadini. Ma la ragione fondamentale riguarda la crescita, l’occupazione. La manovra non si pone questi obiettivi, anzi vengono bloccati perfino gli investimenti che possiamo fare. In una parola più sviluppo e meno transazioni finanziarie. Spero che il governo ascolti queste ragioni e cambi rotta"

"Spero e mi auguro che venga il giorno in cui i sindacati riunificati possano lottare insieme per il lavoro, i diritti e contro la madre di tutte le ingiustizie, che è l'evasione fiscale" così Rossi risponde in mattinata a Riccardo Cerza, segretario della Cisl toscana, che gli ha scritto in relazione alla sua partecipazione allo sciopero della Cgil.

Ma anche la Uil si è fatta sentire con Marchiani, segretario toscano: "Quello di stamani è stato uno sciopero politico privo di obiettivi, che non ha risolto nulla e che non risolverà nulla. L'iniziaitiva rischia di peggiorare la condizione del nostro Paese, vista la confusione nel governo e nella politica. In un momento come questo servirebbe più coesione per contenere l'attacco della speculazione ed evitare che i sacrifici degli italiani vengano vanificati a beneficio della finanza specualtativa internazionale".
Marchiani ha stigmatizzato l'adesione allo sciopero della Cgil da parte del governatore Rossi. "E' propaganda politica. Qualcuno può andare alle manifestazione perché attinente con la propria tradizione politica o per convenienza elettorale. Ma tutto questo non fa altro che trasformare un'iniziaitiva sindacale in un'iniziativa politica che distoglie l'attenzione dai problemi reali. In un momento in cui la nacessità sono i rapporti unitari nel mondo del lavoro, un atteggiamento come quello della Cgil, cioè di un sindacato sempre più antagonista, complicherà la vita di questo Paese a prescindere dagli schieramenti politici e dai colori della maggioranza di governo".

“Questo è il momento di stare fuori dai Palazzi, questo è il momento di scegliere da quale parte della barricata si vuole stare”. Queste le parole pronunciate da Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze, nel corso del suo intervento alla manifestazione indetta a Firenze dalla Cgil contro la manovra del Governo.“La manovra del Governo è sbagliata perché colpisce sempre i soliti. C’è un atteggiamento anche di cattiveria a voler far pagare sempre i lavoratori, i precari, chi è in cerca di un’occupazione e i pensionati. E’ una manovra che si fa pagare due volte, perché mette in ginocchio gli enti locali e impedisce loro di mettere in campo i servizi per i cittadini, e lo sanno bene i tanti Sindaci della Provincia che oggi sono qui che non riescono ad offrire ai loro territori la qualità di vita che meritano”.

Applauditi Rossi e Barducci che si sono rivolti con toni forti al pubblico di piazza Santa Maria Novella, invitato più volte dalla speaker Daniela Morozzi a "Spostarsi a sinistra", la motivazione quella di fare posto al corteo in arrivo che a metà comizio era, in parte, ancora sul Ponte Vecchio, una frase che però ha suscitato ilarità e non poca approvazione da parte della folla.

nove.firenze.it
 

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