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Fini: garantirò regolare svolgimento dei lavori PDF Stampa E-mail
Scritto da Webmaster   
Lunedì 14 Giugno 2010 11:32
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Ddl in Commissione dalla prossima settimana.

ROMA, 14 GIU - "Da parte di questa Presidenza" è "stato sempre assicurato, e lo sarà in futuro, il corretto svolgimento dei lavori parlamentari in sede di esercizio della funzione ad essa assegnata dall'articolo 8 del Regolamento, nel puntuale rispetto delle norme regolamentari che disciplinano il procedimento legislativo". Lo afferma in una lettera inviata a capogruppo dei deputati del Pd, Dario Franceschini, il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Fini fa riferimento alla lettera dell'11 giugno scorso "con la quale, in riferimento al prossimo esame da parte di questo ramo del Parlamento del disegno di legge n.1415/B recante norme in materia di intercettazioni telefoniche" Franceschini aveva chiesto "alla Presidenza della Camera di voler assicurare il pieno rispetto di tutti i tempi e delle procedure previste dal Regolamento, al fine di consentire una completa e approfondita istruttoria del provvedimento, attesa la eccezionale rilevanza politica del medesimo". Al riguardo Fini ricorda a Franceschini "come il Regolamnto della Camera disciplini in maniera compiuta le diverse fasi in cui si articola l'iter dei progetti di legge, sia presso le Commissioni sia da parte dell'Assemblea, rimettendo agli organi competenti in tema di organizzazione dei lavori la definizione dei tempi, delle modalità del relativo esame".

ESAME IN COMMISSIONE DA PROSSIMA SETTIMANA - La commissione Giustizia della Camera comincerà l'esame del ddl Intercettazioni già la prossima settimana. E' questo uno degli elementi emersi dall'incontro che si è avuto questa mattina tra il numero uno di Montecitorio Gianfranco Fini, il presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno e alcuni tecnici. Al termine dell'esame in commissione, si spiega, dovrà essere la conferenza dei capigruppo a decidere i tempi della discussione in Aula del provvedimento. Il confronto sul ddl Intercettazioni, si spiega, potrebbe avvenire in Assemblea dopo il voto sulla Manovra visto che quest'ultimo è un decreto legge.

CASINI, LEGGE DA CAMBIARE ALLA CAMERA  - Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, annuncia battaglia alla Camera in merito al testo della legge sulle intercettazioni "perché la legge così com'é non la condividiamo e non la votiamo". A margine della sua visita al centro storico dell'Aquila, Casini ha spiegato: "Siamo pronti a dire alla maggioranza 'fermatevi fin che potete' perché questa legge rafforza la delinquenza contro la legalità e già questo, oltre a tutti i discorsi sulla libertà di stampa, è un motivo sufficiente per cambiare profondamente il testo nel passaggio della Camera". Casini ha ricordato che "la Camera non è un passacarte del Senato, non è l'ufficio timbri, quindi - ha concluso - cerchiamo di cambiare questa legge in meglio perché il bicameralismo può servire a questo".(ansa)

 

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