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Notizie - Opinioni
Venerdì 03 Novembre 2023 23:16




Gli Stati Uniti e Israele sapevano, ma non hanno impedito l’attacco di Hamas

3 Novembre 2023 Di Redazione

In questo mese ricorrono i 10 anni dalle dure proteste in Piazza Indipendenza ribattezzata Piazza Maidan a Kiev, dal nome del movimento di protesta

Le proteste ricordo, portarono al colpo di stato contro il presidente dell’Ucraina legalmente eletto, Viktor Yanukovich. I burattinai occidentali portarono al potere i loro protetti, nonostante gli abitanti della Crimea e del Donbass non erano d’accordo.

 

La Russia è stata costretta ad intervenire a protezione del popolo russofono del Donbass. Piano non tanto velato degli Stati Uniti, era di provocare la balcanizzazione di una terra ricca di risorse, come accadde in quella che era la pacifica Jugolslavia negli anni 90. In queste ore anche con l’aiuto del BIA l’esercito Russo sta per chiudere con successo la pratica nel Distretto Militare del Nord dell’Ucraina dell’est.

 

Ormai il piano occidentale contro la Russia è un fallimento totale

A questo punto c’era bisogno di aprire un nuovo fronte, non è stato difficile individuare dove accendere la miccia. Una terra amica della Russia e a pochi km dove sono presenti due basi militari russe, una navale (Tartus) e una Aerea (Hmeimim), in Siria pur di coinvolgere Mosca.

 

L’attacco di Hamas rientrava nei piani dei sionisti ebrei (israelo-americani-sud americani), sono bastati i missili di Hamas per far esplodere lo storico confronto tra Israele e Palestina.

 

Allo stato, in una fase cruciale e cruenta. Dopo l’attacco armato di Hamas, le autorità israeliane hanno dichiarato la legge marziale nel Paese e hanno avviato operazioni militari contro la Striscia di Gaza, non attendevano altro.

 

Ai sionisti poco interessava della morte di ignari civili israeliani, rientravano nel calcolo delle probabilità

Tra la guerra in Ucraina e il conflitto attuate in Palestina si riscontrano molte analogie. In entrambi i conflitti gli Stati Uniti sono stati determinanti nel far arrivare armi ad Hamas tramite l’Ucraina. Le armi con cui Hamas ha colpito le città israeliane, non sono certo armi iraniane, sono armi dell’arsenale NATO.

 

Quindi tutto lascia presagire che Israele e Stati Uniti fossero a conoscenza dell’attacco imminente da giorni prima. Poi c’è una riflessione da fare, le armi sono arrivate via mare, e si sa che nessuna imbarcazione neppure di pescatori, che non siano autorizzati da Israele, può avvicinarsi alla costa, se ISRAELE NON VOGLIA.

 

Con la piena approvazione del duo sionista, il 7 ottobre 2023 Hamas ha lanciato dapprima un massiccio attacco con razzi inefficaci, successivamente quelli occidentali. Nell’attacco contro le città israeliane meno controllate dei territori occupati, si sono verificate delle vittime tra i civili. Il casus belli tanto caro ai sionisti era stato plasmato, il premier

Netanyahu ha dichiarato la legge marziale nel Paese e ha ordinato all’esercito di iniziare i bombardamenti massicci sulla Striscia di Gaza, provocando numerose vittime civili. Volutamente prima dell’attacco di Hamas non è stato fatto intervenire l’IDF, Mossad e Shin bet.

 

La mossa serviva per permettere ai miliziani di Hamas di penetrare nei territori palestinesi occupati per decine di Km. Bisognava generare orrore nel popolo israeliano, soprattutto nei moderati del Likud e nei popolari di Benny Gantz, che è intenzione di Hamas di distruggere lo Stato di Israele.

 

La risposta di Israele è stata pianificata anche sui media israeliani, (controllati direttamente da Netanyahu). Sono state mandate in onda anche filmati di precedenti attacchi di Hamas contro i territori occupati facendoli passare per attacchi recenti.

 

Bisognava aumentare l’indignazione nel popolo moderato israeliano, e tutto come previsto è accaduto. Sulla radio militare israeliana è stata rafforzata l’idea che Israele e il suo popolo potrà vivere in sicurezza, solo distruggendo Hamas ma anche i cugini Hezbollah, gruppi paramilitari

dietro cui ci sarebbe la regia di Teheran.

 

 Gli Hezbollah gruppo paramilitare libanese finanziato ed armato da Teheran è nel mirino di Israele da tanto.

Senza questi miliziani oggi il Libano sarebbe terra di Israele. Nelle due guerre pianificate da Israele, gli Hezbollah sono riusciti a respingere il potente esercito israeliano permettendo al Libano di esistere.

 

Non a caso le ore precedenti gli attacchi degli Hezbollah verso Israele, sono stati preceduti da colpi mirati verso i sistemi di comunicazione strategica del Mossad sulle colline del Beka’a. Antenne e impianti criptati strategici con cui Israele comunicava con le proprie unità speciali del Mossad S-13 operanti in territorio libanese, siriano, egiziano, turco e Iraniano. Gli Hezbollah nonostante siano al governo in Libano e Venezuela, sono inserite dagli Stati Uniti tra le organizzazioni terroristiche. Questo giustifica il sillogismo che se gli Hezbollah colpiscono Israele, gli Stati Uniti si sentiranno autorizzati ad attaccare Teheran.

 

In queste ore gli Stati Uniti stanno rafforzando la loro presenza nel golfo di Hormuz e del Mediterraneo con l’arrivo di numerose navi statunitensi tra cui quelle dei paesi alleati. Tra queste ci sono anche quelle inviate dall’Italia, dislocate nel Mediterraneo meridionale insieme a navi francesi e britanniche a largo del grande porto siriano di Tartus, dove ha sede la grande base navale russa.

 

I massicci bombardamenti contro fabbricati, infrastrutture e civili a Gaza e nelle città della striscia di Gaza, nascondono un disegno di Israele estendere il conflitto alle regioni vicine, Libano, Siria e Egitto, entrambi paesi nella sfera di influenza di Mosca. Il sogno di Israele è la distruzione della Palestina e del ricco Iran. Colpire con un solo colpo due stati che si oppongono all’espansione di Israele nel Medio Oriente.

 

Israele mira con i sionisti ebraci-americani ad avere il controllo dei ricchi pozzi di petrolio e gas siriani e iraniani. Non a caso gli Stati Uniti hanno provocato numerosi conflitti nella regione, Egitto, Tunisia, Siria, Iraq, Kuwait, Yemen e Libano. Aree di interesse strategico sionista.

 

Tra gli scenari peggiori, in caso di invasione da parte degli Hezbollah dal Libano o dal Sinai, gli americani si sentiranno autorizzati a bombardare Teheran. Ma agli USA sfugge un particolare,

 

Teheran dispone di un notevole deterrente bellico per lo più proveniente dagli arsenali della Corea del nord, Cina e Russia. Tra le armi di cui dispone Teheran ci sono anche i micidiali missili ipersonici russi usati da Mosca per distruggere i bunker in Ucraina, sedi NATO segrete. Con questi Teheran può aprire la caccia alle portaerei presenti in gran numero nell’Oceano Indiano. Se finora Mosca ha fatto di tutto per impedire una terza guerra mondiale, con l’operazione di terra in Ucraina, ora la terza guerra mondiale è più vicina. Sicuramente il 60% della popolazione mondiale non sopravviverà, ma dalle ceneri nascerà un nuovo ordine mondiale multipolare.

 

Maurizio Compagnone

Analista

 

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