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Notizie - Regione Toscana |
Mercoledì 06 Settembre 2023 14:58 |
From: Elisa Bonini Friends of Florence Pr & Media relations Italy Ph. +39 3336729563 Email: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Presentati oggi 6 settembre presso il Museo i due preziosi strumenti scientifici: presenti Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana, Roberto Ferrari, Direttore esecutivo del Museo Galileo, e Simonetta Brandolini d’Adda, Presidente di Friends of Florence, il cui generoso contributo ha permesso il restauro del globo di Cornelis De Jode. Firenze, 6 settembre - Il globo terrestre di Cornelis De Jode, rarissimo esemplare della cartografia storica, risalente al 1594, da Anversa, e l’astrolabio di carta, datato 1668, forse della Francia settentrionale, sono i due preziosi strumenti scientifici presentati oggi, mercoledì 6 settembre, al Museo Galileo di Firenze, alla presenza di Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana, Roberto Ferrari, Direttore esecutivo del Museo Galileo, e Simonetta Brandolini d’Adda, Presidente di Friends of Florence, il cui generoso contributo ha permesso il restauro del globo di Cornelis De Jode.
I due strumenti sono esposti in una vetrina dedicata a valorizzare le nuove acquisizioni, posta in una sala del rinnovato piano terreno, insieme a un altro oggetto acquistato dal Ministero della Cultura nel 2022, un telescopio riflettore gregoriano di Le Bas jr. (c. 1720). Successivamente, questi strumenti saranno trasferiti nel percorso espositivo del Museo Galileo. Il globo terrestre di Cornelis De Jode
Forse di manifattura francese, è realizzato in carta e legno ed è completo di custodia. Per questo strumento era stata inoltrata alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano una richiesta di esportazione da parte del proprietario, ma, considerato il suo rilevante interesse storico-scientifico, il Ministero della Cultura ne ha negata l’esportazione e lo ha acquistato a favore della Direzione Regionale dei Musei della L’orologio solare sul retro dello strumento riporta la latitudine di 49°30’, il che suggerisce un contesto d’uso per l’estremo nord della Francia o, più probabilmente, per la Baviera (Norimberga, a 49°27’ N, era ben nota per la costruzione di strumenti). La data 1668 è compatibile con la grafia delle iscrizioni. La cura scientifica della realizzazione è elevata, le scale graduate sono tracciate con grande precisione. La data dell’equinozio di primavera è idealmente fissata al 21 marzo, il che riporta a un ambito cattolico, compatibile tanto con il nord delle Francia che con la Baviera (all’interno della quale l’enclave di Norimberga faceva eccezione: il calendario gregoriano vi fu ufficialmente adottato nel 1699). Si tratta di un oggetto di rilevante interesse storico-scientifico ed estremamente raro: esistono pochissimi astrolabi piani manoscritti su carta o cartoncino anteriori al XVIII secolo. Il Museo Galileo, per esempio, ne possiede solo pochi frammenti databili al XVII secolondsofflorence.org |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Settembre 2023 15:12 |
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