Straordinaria sarà dunque l’occasione di vedere riuniti a Cortona dipinti importanti e delicatissimi, selezionati in base all’altissimo livello qualitativo e in quanto rappresentativi di ogni decennio di attività dell’artista, a cominciare dalle primissime opere ancora sotto l’influenza e il magistero di Piero della Francesca.
E mentre sono già iniziati i lavori di allestimento nelle sala dei Globi e nella Sala Medicea del Maec, si attendono - a cominciare dal 14 giugno - i primi arrivi di opere e dei courier dei diversi prestatori secondo un programma serrato in via di definizione.Dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze al Museo Nazionale Capodimonte di Napoli, dalla Fondation Jacquemart-André di Parigi alla National Gallery di Londra, dal Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto o ancora dalla National Gallery of Irland di Dublino all’High Museum of Art di Atlanta sono davvero molte le istituzioni cha hanno concesso il prestito anche di opere dalla complessa movimentazione, consapevoli del valore scientifico dell’esposizione, che permetterà finalmente una visione completa del percorso pittorico del Maestro cortonese, arricchita già solo recandosi in città di altre 12 opere di Signorelli e bottega lasciate nelle chiese e nei musei cittadini.
Tante sono le novità scientifiche che l’esposizione proporrà, come la ricomposizione per quanto ancora possibile della straordinaria Pala di Matelica, realizzata nel 1504-1505 per la chiesa di Sant’Agostino e smembrata e dispersa nel mondo a metà del XVIII secolo, o la presenza di due preziosi pannelli con la “Nascita” e “Il miracolo di San Nicola” ( 1508 – 1510 c.), che tornano per la prima volta in Italia dagli Stati Uniti d’America (Atlanta); ancora il ricongiungimento, mai riuscito in epoca moderna, della tavola centrale del Polittico della chiesa di Santa Lucia a Montepulciano raffigurante la “Madonna e il Bambino in trono”, con la relativa predella composta da tre pannelli, in prestito dagli Uffizi di Firenze.
Tuttavia un capitolo di assoluto primato è costituito anche dai restauri e dagli interventi di pulitura attivati in vista della mostra ben su 7 opere delle 30 esposte che daranno modo di vedere per la prima volta alcuni capolavori signorelliani nello splendore dei colori ritrovati.
Tra i principali restauri vanno segnalati soprattutto quello sul tondo del Musée Jacquemart-André di Parigi “Madonna col Bambino, San Giovanni Battista e un pastore” (?) del 1491 – 1494 ca. , opera di assoluta forza espressiva, il restauro del dipinto da collezione privata inglese – parte della Pala Matelica – raffigurante quattro figure in piedi, eccezionale per la qualità emersa con i personaggi dipinti con smalti traslucidi rossi e verdi sull’oro e soprattutto l’atteso restauro del tondo conservato al Maec di Cortona “Madonna col Bambino e i santi Michele, Vincenzo, Margherita di Cortona e Marco” che unisce simboli religiosi e laici nel nome della città.
Una straordinaria restituzione, laddove sono tornati visibili dettagli, come quelli sull’armatura di San Michele, capaci di rendere immediata la sapienza pittorica di Signorelli.
Ciascuno di questi interventi ha rimosso vernici sporche e ridipinture e darà modo di vedere le opere quasi come fossero appena uscite dalla bottega di Signorelli.
Insieme al catalogo, alla guida degli itinerari, alla rete di collaborazioni attivata, tali restauri rimarranno a testimoniare anche in futuro queste epocali celebrazioni.
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