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Notizie - Brasile
Lunedì 31 Ottobre 2022 09:56





FABIO PORTA (PD): LA LEGGE DI BILANCIO, LE PENSIONI E GLI ITALIANI ALL’ESTERO


Roma, 9 novembre 2022 - Non sarà una riforma complessiva (di cui invece è prevista la realizzazione nel corso del prossimo anno) ma la manovra sulle pensioni in arrivo nella prossima legge di bilancio avrà un impatto importante per gli italiani in Italia e, sebbene un po’ più circoscritto, anche per gli italiani all’estero.

Dalle anticipazioni e indiscrezioni che circolano ci sarà probabilmente una proroga temporanea per gli strumenti di flessibilità in uscita in modo da evitare a gennaio 2023 un brusco e spiacevole impatto del ritorno ai requisiti della cosiddetta legge “Fornero”, e cioè ai  67 anni per la vecchiaia (con almeno 20 anni di contributi) e ai 42 anni e dieci mesi (un anno in meno per le donne) per la pensione anticipata (ex anzianità).

Si sta parlando quindi di proroghe e modifiche. Dovrebbero essere prorogate sia “Opzione donna”, il sistema di pensionamento anticipato per le donne (58 anni di età per le lavoratrici dipendenti con 35 anni di contributi, anche totalizzati in regime convenzionale) che optino per il calcolo con il sistema contributivo e che può essere appunto usufruito anche dalle pensionande residenti all’estero in grado di accedere al meccanismo della totalizzazione, sia l’Ape sociale (altro anticipo pensionistico) che è però vincolata alla residenza in Italia.

Un’altra novità quasi certa è una “Quota 102” rivista che richiede oggi 64 anni di età e 38 di contributi maturati entro il 31 dicembre 2022 e che sarà quindi superata con l’ipotesi di associare a 41 anni di contribuzione (perfezionabili anche con il meccanismo della totalizzazione in regime internazionale) un vincolo anagrafico di 61 (o eventualmente 62) anni di età.

Di questa nuova “Quota 102” potrebbero usufruirne anche gli italiani residenti all’estero in possesso dei requisiti ma con il problema dell’obbligo della cessazione del lavoro, che sarà previsto quasi certamente dalla norma come lo era per la “vecchia Quota 102”, che potrebbe scoraggiare i residenti all’estero i quali per maturare il diritto al pro-rata italiano dovrebbero dimostrare di aver smesso di svolgere un’attività da lavoro dipendente all’estero. La nuova “Quota 102”, che verrebbe calcolata con il più conveniente sistema retributivo, abbasserebbe quindi la soglia di età (da 62 a 61) ma alzerebbe quella contributiva (da 38 a 41) che comunque, per gli italiani all’estero, potrebbe essere maturata con il cumulo dei contributi versati in Italia e nel Paese(i) di emigrazione. I sindacati non sembrano contrari a questa ipotesi ed hanno comunque chiesto che la riforma futura complessiva sia modellata sulla flessibilità in uscita.

Voglio infine sottolineare che questa legislatura mi troverà impegnato sui temi più urgenti della previdenza in convenzione che riguardano, tra l’altro, la necessità di aggiornare e rinnovare le convenzioni bilaterali di sicurezza sociale oramai obsolete ed inadeguate ai bisogni delle nuove realtà migratorie e alla riforma del sistema di calcolo delle pensioni in convenzione che attualmente penalizza i nostri connazionali percettori di importi pensionistici in pro-rata spesso irrisori e poco dignitosi.
 
ON. FABIO PORTA
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FABIO PORTA (PD): IL BRASILE HA SCELTO LULA. VERSO LA PACIFICAZIONE NAZIONALE, ALL'INSEGNA DELLA GIUSTIZIA SOCIALE E DI UN RINNOVATO PROTAGONISMO INTERNAZIONALE

 

Grazie al voto di oltre sessanta milioni di brasiliani Luiz Inácio Lula da Silva è stato nuovamente eletto Presidente di una delle più grandi democrazie del mondo, il più grande Paese dell'America Latina. Due punti percentuali e due milioni di voti: una vittoria chiara ed inequivocabile ma che ci trasmette l'immagine di un Paese diviso, geograficamente e socialmente. 


Al Presidente Bolsonaro, che aveva ripetutamente messo in discussione l'equilibrio democratico tra i poteri dello Stato, alimentando atteggiamenti intolleranti da parte dei suoi seguaci più fanatici e favorendo il dilagante uso delle armi in circolazione, il Presidente Lula risponde con un "deponiamo le armi" all'insegna della pacificazione morale di una nazione profondamente divisa dall'odio e dalla violenza politica. 

 

Intorno alla difesa della democrazia e della Costituzione nelle ultime settimane si è consolidata in Brasile una ampia alleanza democratica tra leader politici, movimenti e partiti che pur da diversi punti di vista e matrici ideologiche diverse hanno puntato sull'ex dirigente dei metalmeccanici di Sao Bernardo do Campo per restituire al Brasile un clima di pieno rispetto dei principi democratici.  Dopo avere conquistato, con il fondamentale contributo dei governi di Fernando Henrique Cardoso prima e dello stesso Lula poi, uno spazio centrale sulla scena internazionale, il Brasile di Bolsonaro era tornato ad avere un ruolo marginale sia a livello regionale che mondiale. Anche per questo il successo di Lula è stato salutato in tutto il mondo con grande speranza ed entusiasmo.   


L'enfasi con la quale il neoeletto Presidente ha parlato della difesa dell'ambiente e dell'Amazzonia sono significative a questo proposito, rispondendo ad una delle grandi aspettative della comunità internazionale.   Ma è sulla ripresa del processo di crescita, sviluppo e redistribuzione della ricchezza che si giocherà la prossima presidenza del Brasile. Determinante sarà anche il ruolo dell'ex avversario di Lula e attuale suo Vice, Geraldo Alckmin,  che dovrà aiutare il Presidente a rassicurare mercati e ceto medio oggi scettici e soprattutto facilitare un dialogo con un Parlamento oggi prevalentemente ostile al nuovo inquilino del Palazzo dell'Alvorada.   


L'Italia ha sempre amato il Brasile, e questo anche in funzione della presenza in questo grandissimo Paese del più alto numero di italo-discendenti al mondo.  Continueremo a lavorare per rendere sempre più stretti e proficui i rapporti tra i nostri due Paesi, per rendere omaggio alla grande epopea della nostra emigrazione in Brasile e puntare sul successo di un rapporto che non può che apportare benefici e vantaggi ai nostri popoli fratelli e al mondo intero.

 

Roma, 31 ottobre 2022

 

Ufficio Stampa On. Fabio Porta 

 

On. Fabio Porta
Deputato PD - Ripartizione "America Meridionale"
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 09 Novembre 2022 13:46
 

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