Template Tools
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Gli spaghetti di Eduardo... PDF Stampa E-mail
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
Notizie - Culinaria
Domenica 09 Ottobre 2022 20:34

 

Basta pronunciare il nome Eduardo e tutti sanno a chi ci stiamo riferendo, non c’è assolutamente bisogno di aggiungere De Filippo. Attore di teatro prima che di cinema, scrittore, drammaturgo e poeta. Ma non tutti sanno che il grande Eduardo era anche un appassionato intenditore di cucina oltre che un eccellente cuoco. Dal ‘’raù’’, il ragù napoletano, nella commedia ‘’Sabato, domenica e lunedì’’, al piatto simbolo partenopeo legato al suo stesso nome, ‘’spaghetti a vongole fujute’’, il piatto della cucina povera di Napoli inventato dallo stesso Eduardo, dovremmo dire finta napoletana poichè,  in realtà, le vongole non erano scappate ma non c’erano mai state perchè costavano troppo.




Siamo alla fine della seconda guerra mondiale, in teatro a fine recita, c’erano solo gli spaghetti, dell’aglio, il pomodoro e un mazzo di prezzemolo ed il nostro inventò, appunto, gli spaghetti alle vongole fujute. Una volta, a casa sua, li preparò per la sua compagnia teatrale, molto saporiti e sommersi da un aroma fortissimo di prezzemolo ma così buoni che tutti avevano davvero l’impressione di stare mangiando della pasta con le vongole. L’unica cosa certa è che questa ricetta nacque dall’incredibile arte dell’arrangiarsi dei napoletani e dall’indigenza di molte famiglie che non permetteva loro l’acquisto di questi saporiti frutti di mare. L'ingegno di chi non aveva la possibilità di acquistare le vongole ci regala un'ultimo aneddoto: pare che un tempo, insieme all'aglio e al prezzemolo, si facessero soffriggere in padella anche delle piccole pietre raccolte sulla spiaggia, riuscendo così ad ottenere un perfetto aroma marino anche senza usare del pesce. E poi, nelle sue commedie, oltre a quelli già citati, ricorrono sempre dei piatti, come la frittata di cipolle (‘’Natale in casa Cupiello’’) o anche il caffè napoletano (‘’Questi fantasmi’’). Ma quello a cui era più affezionato, soprattutto perché legato affettuosamente al ricordo dell’ amatissima nonna Concetta, rimane sempre la merenda che, appunto, la sua cara nonna soleva preparargli: una fetta di pane tostato con un po’ di ‘nzogna, lo strutto, zucchero e cannella, che poi, più avanti negli anni, in tempi di bando dello strutto, dei grassi, di diete e quant’altro, alle varie affermazioni che la sugna faceva male, ebbe a dire: ‘’Mò dicono che la sugna fa male al fegato…..’na fesseria! A quest’ora sarei morto se fosse vero!’’.

 

Ultime Notizie

‘’Pizza Nerazzurra’’ dello chef Gigantino
Articolo di Alex Ziccarelli Lo Chef Giorgio Gigantino ICC e la sua... Leggi tutto...
Tortelli di ricotta ai funghi porcini con tartufo nero
Lo Chef Alex Ziccarelli, Direttore ICC World News e i suoi tortelli di ricotta... Leggi tutto...
Patè di fegatini alla toscana di Franca Bongiorno Roberts
Articolo di Alex Ziccarelli Franca Bongiorno Roberts, ICC Marketing Manager... Leggi tutto...
La barbabietola dello chef Di Stefano
Articolo di Alex Ziccarelli Lo Chef Andrea Di Stefano, Ambasciatore ICC per... Leggi tutto...
Il cornetto di Gildo Cimmino
Articolo di Alex Ziccarelli Lo Chef Pasticciere Ermenegildo (Gildo) Cimmino e... Leggi tutto...

Rivista La Gazzetta

 
Edizione 41
La Gazzetta 41
 

40 | 39 | 38 | 37 | 36 | 35 | 34 | 33 | 32

31 | 30 | 29 | 28 | 27 | 26 | 25 | 24 | 23

22 |

Culinaria

Il cornetto di Gildo Cimmino
Articolo di Alex Ziccarelli Lo Chef Pastic...
Giuseppe Sparacello - La cassata siciliana
Articolo di Alex Ziccarelli Lo Chef pastic...
Gildo, il pasticciere
Oggi presentiamo lo Chef pasticciere, membro A...