La Gazzetta Online

Certe cose oggi si possono dire, a distanza di più di 45 anni, anzi, diciamolo pure che tra i banchi di scuola sono scoppiati da sempre  amori travolgenti, folli, corrisposti e non, alcuni sopravvissuti, altri dissolti, alcuni, soprattutto, non detti e neanche manifestati. Credo che tutti noi ricordiamo le nostre prime cotte, quando tra i banchi di scuola, e non solo, c’era quella persona che ritenevamo speciale e quindi volevamo in qualche modo attrarre la sua attenzione, oppure eravamo troppo timidi per dire ciò che sentivamo, oppure ci bastava soltanto starle/stargli vicino.In alcuni casi, le persone per le quali avevamo una cotta ai tempi della scuola si sono rivelate essere l’amore della nostra vita, mentre, purtroppo, in altri casi no.Tuttavia, rivivere quei ricordi con una certa nostalgia, riportando a galla un sacco di vecchi momenti, scalda il cuore e ci riporta indietro di tanti anni, quando vivevamo tutto senza la consapevolezza del tempo che sarebbe inesorabilmente passato. Anch’io non faccio eccezione e mi annovero senz’altro fra quelli che alla prima cotta si sentivano fortemente immaturi, forse anche inadeguati, perché c’è sempre chi è più pronto degli altri e chi probabilmente ha bisogno di più tempo. Poi la vita mi ha dato anche tanto ma come non ricordare quel tempo in cui già solo guardarla bastava per riempire ogni giornata. Altri tempi, diciamolo pure, oggi fa persino sorridere, eppure stare nella stessa aula con Brunella ogni giorno dava un senso a tutto, anche all’immaginazione. Non me ne vogliano i suoi cari, siamo e rimaniamo nel territorio del puro immaginario ma, anche a distanza di tanto tempo, ogni volta che ci scriviamo o ci sentiamo a tratti provo ancora qualcosa di non più definibile ma che mi riporta negli occhi quella ragazza per cui, a quel tempo, batteva forte il mio cuore di ragazzo.