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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Notizie - Regione Toscana
Domenica 20 Giugno 2021 09:33





La galleria ETRA STUDIO TOMMASI di Firenze

è lieta di presentare

RUBEUS ET ALII

Ugo Riva e Elena Mutinelli omaggiano

la Deposizione dalla croce di Rosso Fiorentino 


a cura di

ANTONIO NATALI e ELISA GRADI


opere di

UGO RIVA e ELENA MUTINELLI


ideazione e organizzazione di

Francesca Sacchi Tommasi


21.06.2021 | 31.08.2021


Presentazione ai media 21.06.2021 ore 12

Interverrà VITTORIO SGARBI 


Inaugurazione 21.06.2021 ore 17


Pinacoteca civica di Volterra (PI)

Chiostro e giardino di Palazzo Minucci Solaini



 

 


Firenze, 07.06.2021
 
C O M U N I C A T O   M E D I A
 
 
«E similmente dipinse a Volterra un bellissimo Deposto di Croce»
G. Vasari, Le vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani…, Firenze 1550
 
 
Quest’anno ricorrono i 500 anni dalla realizzazione della Deposizione dalla croce, tavola dipinta eccelsa di Giovan Battista di Jacopo di Gasparre, detto il Rosso Fiorentino - che si firmava Rubeus -, conservata nella Pinacoteca Comunale di Volterra (PI).
Vero picco d’eccellenza della pittura manierista fiorentina del XVI secolo, la Deposizione di Rosso è presente in tutti i manuali di storia dell’arte e sin dall’Ottocento è uno dei motivi di visita a Volterra.
Intendendo ricordare l’anniversario, ma anche un ideale “ponte” tra uno dei personaggi più estrosi della scena artistica fiorentina di cinque secoli fa e il panorama dell’arte contemporanea italiana, la gallerista Francesca Sacchi Tommasi ha ideato e organizzato Rubeus et alii, mostra di opere di Ugo Riva e Elena Mutinelli, curata da Antonio Natali e da Elisa Gradi, ispirata al rapporto affettivo e di rispetto che lega gli artisti di oggi a Rosso Fiorentino, capace di concepire un’opera tanto “contemporanea” come la “sua” Deposizione.
La mostra sarà inaugurata lunedì 21 giugno alle ore 17 nel Chiostro di Palazzo Minucci Solaini di Volterra (PI), sede della Pinacoteca Comunale dove è custodita la Deposizione di Rosso, per poi proseguire fino alla fine di agosto 2021; la presentazione ai media è prevista lo stesso giorno, alle ore 12; inoltre l’esposizione sarà arricchita dal catalogo edito da Capire edizioni, su cui troveranno spazio i saluti istituzionali, i testi dei curatori e una poesia di Davide Rondoni.
«Con la mostra “Rubeus et alii” - dice Giacomo Santi, Sindaco di Volterra - la Pinacoteca di Volterra accoglie un progetto espositivo di grande qualità. L'Amministrazione comunale è felice di partecipare a questa iniziativa che è nata per celebrare i 500 della Deposizione di Rosso Fiorentino, uno dei capolavori che esponiamo con orgoglio nei nostri musei. Un grazie a tutti coloro che hanno lavorato alla progettazione e realizzazione dell'esposizione».
«Quando le eccellenze s’incontrano e insieme costruiscono cultura e arte - aggiunge Dario Danti, Assessore alle Culture del Comune di Volterra -, l’emozione e la meraviglia non possono che trarne beneficio. Come ne trarrà sicuramente beneficio la nostra città e la nostra Pinacoteca. Due grandi artisti di fama internazionale, due grandi curatori e una importantissima galleria d’arte che ci consegnano un’esposizione unica per rigenerare uno spazio pubblico e civico, omaggiando la Deposizione del Rosso Fiorentino nell’anniversario della sua realizzazione. Siamo certi che questo evento è solo l’inizio di un intenso percorso comune»
«Quando un’opera d’arte è un capolavoro può ispirare gli artisti per secoli - chiosa Alessandro Furiesi, Direttore della Pinacoteca civica di Volterra -. È per questo motivo che la Deposizione del Rosso Fiorentino, dipinta nel 1521, continua ancora oggi, dopo cinque secoli, ad influenzare pittori e scultori. Questa è la genesi della mostra che si svolgerà in Pinacoteca per omaggiare il quadro che vi è conservato, grazie alle opere di Ugo Riva e Elena Mutinelli. Una mostra nata dalla collaborazione fra privato e pubblico, infatti è grazie al lavoro della galleria Etra Studio Tommasi, presentato alla Pinacoteca ormai più di un anno fa, che si è potuto lavorare su questo progetto. Si tratta di una operazione significativa, nel 500° anno dalla realizzazione del dipinto di Rosso Fiorentino. Una esposizione che accompagnerà i visitatori del museo per l’estate 2021 e che caratterizzerà la ripartenza della Pinacoteca di Volterra con un intervento di ampio respiro culturale».
 
La mostra
In totale saranno in mostra cinque opere progettate e realizzate appositamente per questa mostra-omaggio e, nonostante i due artisti siano lombardi - Ugo Riva è bergamasco e Elena Mutinelli è nata a Milano -, sedotti dal fascino del capolavoro manierista di Rosso Fiorentino e provenienti da esperienze artistiche assai diverse, entrambi hanno scelto di utilizzare materiali tipici della Toscana: la terracotta policroma e il marmo di Carrara.
Con la curatela di Antonio Natali (già Direttore della Galleria degli Uffizi), Ugo Riva propone a Volterra quattro opere in terracotta, la prima delle quali - dal titolo Solitudine - è stata realizzata durante i mesi terribili del primo lockdown. In essa le diverse figure appaiono nell’atto di fuggire o disperarsi e non mancano simbologie e richiami a capisaldi della pittura rinascimentale fiorentina. «Sono innamorato da sempre di Rosso Fiorentino - dice l’artista - a tal punto che già nel 1994 gli avevo dedicato una piccola scultura intitolata Le inquetudini del Rosso, dove risaltavo i cambiamenti rivoluzionari nell’arte di cui lui era stato protagonista. Poi rifeci quella scultura, un po’ più grande, nel 2010 per il “Four Seasons” di Firenze, dove tuttora si trova. Arriviamo così a questo progetto, pensato per essere mostrato sul pozzo del Chiostro di Palazzo Minucci Solaini e realizzato in terracotta, di cui in Toscana c’è una grande scuola, un materiale che mi dà un immenso piacere. Rispetto al progetto iniziale, alla fine si è rivelato un lavoro di ‘sottrazione’: ho eliminato la croce, che mi pareva anche banale, e le figure appaiono tutte come se fuggissero da un qualcosa di terribile. Ma perché? Perché in mezzo c’è stato il Covid. Io ho passato un anno da solo in studio, con i miei amici più cari che piano piano perdevo un ad uno a causa della malattia, vivendo una solitudine tremenda, perché nel momento del dolore ognuno è solo con se stesso. Da cui il titolo dell’opera. Infatti nell’opera le figure non si toccano, in pianodi appoggio è pieno di squarci e ferite e perfino la Madonna ha le braccia alzate. Non c’è alcun gesto di condivisione».
L’artista bergamasco espone a Volterra altre tre opere: la prima si intitola Sine pietas et amor Dei, un’immagine cruda, violenta che pare un bue squartato, con sotto il Cristo deposto e il tutto inserito in una nicchia religiosa.
La terza scultura, Stabat Mater, è un richiamo alla speranza: si tratta di un altarolo, realmente proveniente da Napoli, in cui Riva vi ha modellato una “Deposizione”.
Infine, con Eros e Thanatos l’artista risalta la sensualità di Rosso Fiorentino, però senza staccarsi troppo dal tema della morte. La prima delle due figure è tratta da un Cristo di Rosso in mezzo a due grandi chiodi, mentre la seconda raffigura Cleopatra, in tutta la sua sensualità.
Scrive il curatore Natali sul catalogo: «Del Rosso, Riva celebra l’eccellenza linguistica e ravviva la memoria di pittore anticonformista. Anticonformista e spregiudicato, eppure fedele – come s’è già più volte detto – ai percorsi della tradizione, specie fiorentina, dall’antichità al passato più recente. Nel suo omaggio alla Deposizione del Rosso, Riva dà un séguito alla vicenda della tavola volterrana, raccontando ora quel che accadde dopo che il corpo di Gesù fu sconficcato dal legno su cui s’era compiuta quella morte scandalosa. E lo fa come se guardasse la cima del Golgota con gli occhi del Rosso, immaginandosi l’evolversi della gestualità dei pochi ch’erano rimasti ai piedi della croce. A osservare la concezione della rilettura della pala proposta da Riva, ci s’accorge che lo sgomento delle donne e il pianto ripiegato di Giovanni, prima raccolti all’ombra del martirio, sono stati scossi da un impulso centrifugo».
Con la curatela di Elisa Gradi, la milanese Elena Mutinelli porta a Volterra Manifesto Principio, scultura in marmo di Carrara alta quasi 170 centimetri, che ha richiesto un lungo lavoro di progettazione e di realizzazione e che ha potuto contare sul fondamentale sostegno della Mondial Granit Spa di Ragusa. Un Cristo morto, ma che sappiamo risorgerà, è la figura che “esce” da un blocco di marmo inarcandosi all’indietro, sorretta da due figure che a malapena si percepiscono stagliarsi dalla materia grezza: in particolare una mano, che pare viva, sorregge la testa del Figlio di Dio e dà l’immagine della morte e allo stesso tempo della vita che di lì a poco trionferà.
«In questa mia opera in marmo - afferma la scultrice milanese - ho voluto raffigurare la ciclicità teatrale tra la vita e la morte. Quando ho pensato alla Deposizione di Rosso Fiorentino mi è apparsa in mente un’immagine ferma, quasi allucinatoria, che mi ha portata a lavorare in maniera veloce. Ho sperimentato quindi, ben dopo i 50 anni, un modo nuovo di lavoro. Non pensavo potesse accadermi… E ciò ha creato in me una suggestione fortissima. Mi ha sedotto l’idea, ma soprattutto l’immediatezza di visione dell’opera nel blocco di marmo. Ho scelto questo materiale perché, essendo una concezione estremamente teatrale, volevo si rivelasse anche viva, palpitante e allo stesso tempo monumentale. Come solo una scultura in marmo può essere, che pare si muova, che permette sbalzi fortissimi di materia nel blocco, simboli di vita».
Scrive la curatrice Gradi sul catalogo «Un teatro, quello della Deposizione, che nelle sue più astratte sintesi plastiche dà forma, per Elena Mutinelli, a un labirinto magmatico, genesi di Manifesto Principio, gruppo scultoreo basato su un articolato sistema simbolico. Opera legata alla geometria degli spazi, alle aperture e alla valenza del gesto dei personaggi messi in scena dal Rosso nella pala volterrana, penetrata dallo sguardo dell’artista attraverso un passaggio che sottende un processo di iniziazione, di initium. È il momento aurorale al quale Elena Mutinelli affida una forma in perenne movimento, e dalla quale si genera la struttura centrale del Cristo, sorretto da due figure che assecondano la caduta del corpo riverso all’indietro; gli arti che si perdono nella pietra fluida e poi su, verso il volto che pare, ancora una volta, animarsi di un anelito di vita, prima di abbandonarsi nuovamente e rientrare nel ventre eterno del blocco di marmo».
 
i biglietti: visitabili con un tagliando unico a 7 euro per 7 giorni i musei e le aree archeologiche di Volterra.
Musei civici di Volterra sono aperti e, fino al 30 settembre, si potranno visitare tutti con un biglietto unico al costo di 7 euro che sarà utilizzabile per 7 giorni dal momento dell’emissione; i giovani fino a 18 anni entreranno gratuitamente.
«La città di Volterra – dichiarano Dario Danti, assessore alle Culture e Viola Luti, assessora al Turismo – è pronta ad accogliere turisti e visitatori. Lo facciamo con un biglietto unico di 7 euro attraverso il quale è possibile visitare musei e aree archeologiche con una validità di 7 giorni. Questa iniziativa permetterà di incentivare il soggiorno nella nostra città, aumentando la permanenza e consentendo a coloro che noi amiamo chiamare cittadini temporanei di fruire del nostro patrimonio artistico con maggiore tempo a disposizione. La situazione pandemica – concludono Danti e Luti - ci ha messo di fronte al bisogno e al desiderio di vivere i beni culturali e il paesaggio, riscoprendo la bellezza e il piacere di ritmi meno stressanti e frenetici».
Questi gli orari di apertura, previsti per tutti i giorni della settimana: Pinacoteca civica e Palazzo dei Priori dalle ore 9,00 alle ore 19,00; Acropoli e Teatro Romano dalle ore 10,30 alle ore 17,30.
 
La poesia di Davide Rondoni
a Rosso Fiorentino, per la sua deposizione, nei 500 anni
 
Quale ferma agitazione di colori
cercavi di sorprendere nella scena
che rompe tutte le scene - Dio che muore ?
quale resistenza della vita, dei tuoi amori ?
 
uomini come equilibristi nel più alto
dei dolori, il segno rosso in lei atterrato
e su oltre il legno elevato
rosso firma e cornice, rosso passione
 
e Lui, Lui corpo della deposizione
così sperdutamente affidato
ancora alla tua inquieta visione
e alla nostra tremante, innamorata devozione
 
 davide rondoni
 
 
Info mostra
RUBEUS ET ALII
Mostra di Ugo Riva e Elena Mutinelli
A cura di Antonio Natali e Elisa Gradi
Chiostro di Palazzo Minucci Solaini
Via dei Sarti 1, Volterra (PI)
21.06.2021 | 31.08.2021
Inaugurazione 21.06.2021 h. 17
Ingresso a pagamento
Dal lunedì alla domenica ore 9-19
Organizzazione: Etra Studio Tommasi
 
 
Francesca Sacchi Tommasi
Etra Studio Tommasi
Via della Pergola, 57 – Firenze
www.etrastudiotommasi.it
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Tel.+39 348 2812340 
 
 
Gli artisti
Gli artisti coinvolti nel progetto “Rubeus et alii”, che qui sinteticamente presentiamo, sono due: Ugo Riva e Elena Mutinelli.
 
Ugo Riva
Nasce a Bergamo nel 1951. Ha iniziato a dipingere da ragazzo e all’età di 23 anni è arrivato alla scultura; in seguito Riva ha dedicato tutto se stesso alla rappresentazione plastica, eminentemente, di due soggetti: donne (spesso con bambino) e angeli. Sue opere sono in tutto il mondo e recentemente sono state esposte in una bella mostra ad Arezzo e a Firenze, in una prestigiosa sede come i sotterranei medicei a San Lorenzo a Firenze. Scrive di lui Davide Rondoni: «Riva è attualissimo e classico, debitore alla grazia sorpresa da Piero della Francesca così come sperimentatore di plasticità inedite e uso di materiali e tecniche coloristiche (segrete) che conferiscono alle sue opere una enigmatica e potente facoltà di traversare e unire i secoli. Soggetti universali, e perciò ardui da interpretare secondo dimensioni attuali. Nei suoi angeli e nelle sue donne abita una grazia mai priva di inquietudine, una bellezza mai soddisfatta, uno slancio metafisico mai immemore del peso e della seduzione delle forme».
Da Papa Benedetto XVI è stato nominato membro della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti dei Virtuosi del Pantheon
Mostre personali:
2018
Natus- Salone Donatello- Basilica di San Lorenzo - Catalogo con poesie di Davide Rondoni – Interventi di Giordano Bruno Guerri- Masooud Besharat, Lucetta Scaraffia –Vittorio Sgarbi- Testo critico di Beatrice Buscarol i- Organizzazione Etra Studio Tommasi, Firenze
2017
La porta dell’Angelo - Fortezza medicea – Arezzo - Organizzazione Etra Studio Tommasi, Firenze e catalogo a cura di Vittorio Sgarbi
2016
Alfa e Omega- Mostra itinerante- MACS- Romano di Lombardia- Galleria della Pinacoteca Tadini di Lovere- Catalogo a cura di Angelo Piazzoli e Tarcisio Tironi- Fondazione Credito Bergamasco.
2015
Cercando risposte- catalogo a cura di Paolo Sacchini- A.S.A.V: Seriate- Bg
L'Anteprima- Alfa e Omega. Fondazione Credito Bergamasco- Bergamo
2014
Contaminatio- presentazione critica in catalogo di Vittorio Sgarbi. Spazio Etra Studio Tommasi, Firenze
2012
Le stagioni- Galleria Salamon&c.- Milano
Sculture all'aperto- Four Seasons Firenze- catalogo con presentazione di Patrizio Cipollini e omaggio di Giordano Bruno Guerri.
Frammenti - Castello di Legnano- Catalogo Allemandi a cura di Flavio Arensi
2011- Anima Mundi- Fondazione Credito Bergamasco- Bergamo- catalogo a cura di Anna Caterina Bellati, Angelo Piazzoli, Ugo Riva
-Maurizio Bonfanti e Ugo Riva- Galleria De Twee Pauwen- Den Haag- NL
2010- Ensamble- Ugo Riva e Maurizio Bonfanti- Galleria Mar & Patners- Torino- catalogo a cura di Guido Curto
Casa della Memoria- Realizzazione opera vincitrice concorso per un percorso museale di scultura all'aperto città di Chiari
D'Annunzio segreto e tre Angeli di Riva- Vittoriale degli Italiani- Gardone
Four Seasons- Firenze
Galleria proposte d'Arte Legnano- Legano
2009
De Twee Pauwen- Den Haag- Olanda
2008
Palazzo della Provincia – Spazio Viterbi Bergamo – Catalogo ed. Silvana Editoriale
Testi AA. VV.,
– Salamon & C – Milano
Testi in catalogo di Timothy J. Standring e Lorenza Salamon
– Next-Art Gallery- Arezzo
2007
“Donne “ Renato Guttuso e Ugo Riva
Grand Hotel – Rimini
2006
Via Christi – opera in cotto policromo
chiesa di Santa Lucia – Tempio votivo –Bergamo
Catalogo con testi di Attilio Bianchi , Elena Pontiggia, Giuliano Zanchi.
2005
Galerie Vallois – Paris
Testo in catalogo di Gerard Xuriguera
2004
Capricorno Gallery – Washington DC Usa
2002
Park Ryu Sook Gallery –Seoul –Korea Presentazione dell’ambasciatore Francesco Rausi
Testo in catalogo di Donald Kuspit
2000
Ugo Riva – Galleria Bonaparte – Milano
1999
Palazzo Pretorio – San Sepolcro
“Piero e dintorni” Testo in catalogo di Sergio Zavoli
 – Galleria Franceschini – Rimini
– “Il Viaggio” Palazzo dei Notai – Bologna
Catalogo con testo di Ugo Riva
1997
Fortezza di San Leo – Pesaro Urbino
Catalogo “Amor sacro amor profano”
con testo di Mario de Micheli
 – Palazzo Lazzarini – Pesaro
 – Galerie Zur Krone – Batterkinden – CH
1995
Teatro sociale –Bergamo
Testi in catalogo di Mario de Micheli ed Elena Pontiggia
Museo Bandiera – Busto Arsizio
1993
Galerie Zur Krone – Batterkinden – CH
1992
Galleria Proposte d’Arte – Acqui Terme
testo in catalogo di Elena Pontiggia
1990
Galleria Gastaldelli – Milano
1989
Galleria Ada Zunino –Milano
Testo in catalogo di Vittorio Sgarbi
1987
Galleria Fumagalli – Bergamo
Catalogo ed. Vangelista – Testo di Attilio Pizzigoni
Tra il 1978 e il 2016 l’artista ha preso parte a numerosissime mostre collettive in Italia e all’estero.
 
Elena Mutinelli
Nasce a Milano il 4 luglio 1967. Da adolescente frequenta lo studio di Gino Cosentino, scultore di origine siciliana, allievo di Arturo Martini, che le trasmette la passione per il marmo. Elena Mutinelli, a sua volta nipote dello scultore Silvio Monfrini, autore del monumento a Francesco Baracca a Milano, e allievo di Ernesto Bazzaro, approfondisce la tradizione della scultura figurativa. Dopo aver conseguito la Laurea in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera nell’anno accademico 1989/90, con i docenti Alik Cavaliere, Andrea Cascella, Lidia Silvestri, nel 1990/91 si trasferisce a Pietrasanta per approfondire la tecnica del marmo. Tra il 1992e il 1995 lavora a Milano e Pietrasanta.
Si stabilisce definitivamente nel 1995 a Milano, città che le offre l’opportunità di collaborare con gallerie d’arte storiche.
Nel 1998 apre un nuovo studio a Milano per dedicarsi totalmente alla scultura. In questi anni assume l’incarico di collaboratrice esterna della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, rapporto professionale che era iniziato nel 1992 in modo episodico. La collaborazione la vede coinvolta nella sostituzione delle opere originali con copie (sempre in marmo) lavorate presso il suo studio. Sempre dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, dal 2003 al 2005 riceve l’incarico di dirigere il cantiere degli scalpellini presso la Casa di Reclusione di Opera (MI), insegnando a riprodurre fedelmente, dai modelli originali, le sculture e gli ornati del Duomo di Milano.
Elena scava, entra nelle membra dei corpi di pietra, ne afferra la vitalità dell’anatomia, evidenzia la postura e l’aspetto psicologico delle sculture, con la sapienza di chi conosce la materia, in primis il marmo, lavorato senza mediazione di macchinari laser, e quasi sempre senza modello.
I suoi disegni non sono preludio alle sculture, ma sono opere a sé, dal tratto forte e incisivo.
La sua arte è espressione dell’avventurarsi nelle possibilità dell'uomo; sculture forti, anatomie contratte, nelle dimensioni quotidiane dell’esistere.
Tra le esposizioni selezionate recenti più importanti in mostre pubbliche e istituzionali figurano:
2019/2020
Incontro e abbraccio nella scultura del Novecento da Rodin a Mitoraj, testi in catalogo a cura di A. Pluchinotta, M.B. Autizi, S. Piromalli, P. Manganaro, G. Magrograssi, L. De Luca, Palazzo Monte di Pietà, Padova, a cura di A. Pluchinotta, M. B. Aituzi, con conferenza inaugurale di Vittorino Andreoli.
2019
Collettiva Confcommercio, Milano.
Il Tempo delle Donne. La27esimaOra, Corriere della Sera, Palazzo della Triennale, Milano.
2018
Premio Arte 2018, Cairo editore, opera selezionata, Palazzo Reale, Milano.
2017
Nietzsche, Rilke, Lou Salomé, Il dicibile e l’indicibile a cura di P.G. Carizzoni, Fabbrica del Vapore, Milano.
2014
DonnaScultura | XII edizione. Concorso internazionale di scultura organizzato dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con la provincia di Lucca: Elena Mutinelli tra le prime quattro artiste vincitrici del concorso, a cura di C. Celli e V: Fogher, testi in catalogo di D. Lombardi, V. Fogher, C. Celli, opere di C. Marchelli, Pietrasanta, Lucca.
2012
Essenzialmente la mano, a cura di F. Bassetto, A. Pluchinotta e A. Sandonà, testi in catalogo di A. Pluchinotta, Caffe' Pedrocchi, Piano Nobile, Padova 2012 conferenza inaugurale di Renzo Mantero. Progetto in collaborazione con il Dipartimento Neuroscienze dell’Università di Padova e del Dipartimento dei Beni Culturali. Iniziativa sostenuta da regione Veneto e Provincia di Padova e Padova.
 
Esposizioni personali
2020
Noi, neanche dannati, dal 9 gennaio al 30 gennaio 2020, a cura di Vittorio Sgarbi, testi in catalogo a cura di Vittorio Sgarbi, Etra Studio Tommasi, Firenze.
2019
Elena Mutinelli, Fino a qui noi siamo, a cura. Di Sarah Lanzoni, testo in catalogo di S. Lanzoni, Après-CoupArte, Milano.
2018
Elena Mutinelli, umanesimo moderno, l’arte incontra il nuovo mecenatismo finanziario, Fineco Bank, Carate Brianza (MB).
2016
Nel silenzio più teso, a cura di D. Porta, Musei Civici di Monza, Monza (MI).
2015
Sylacauga Marble Festival, a cura della Regione Toscana, l’Assessorato alla Cultura di Pietrasanta (LU), il Concilio Culturale dell’Alabama Sylacauga Arts Council e il Sylacauga Chamber of Commerce USA; Museo di Scultura della Library, Sylacauga, Alabama, USA.
Forti Profili, a cura di J. Pietrobelli, Sopra le Logge - Palazzo Gambacorti, Pisa.
 
Le sculture di Elena Mutinelli sono in importanti collezioni private e pubbliche internazionali:
Jolly Hotel, Madison Towers, New York.
Owens Corning, le opere di Elena Mutinelli sono state esposte accanto a preziosi dipinti di Antonio Guardi e altre importanti opere antiche presso il Museo Lo Studiolo a Milano.
Università di Storia dell’Arte di Siena, Direttore Enrico Crispolti, collezione dell’Università.
Sylacauga, Alabama, USA, scultura in marmo statuario “Fino a qui noi siamo” di collezione del Museo di scultura della Library, Sylacauga Arts Council e il Sylacauga Chamber of Commerce USA.
La famiglia Dragan della Butangas le ha commissionato la scultura in bronzo della mano del fondatore con lo scudo, raffigurante il Drago della Butangas e la famiglia Zugnoni, Gruppo Gimoka.
Manifesto principio, scultura in onore di Rubeus Et Alii di collezione di Mondial Granit spa.
 
 
Francesca Sacchi Tommasi
Etra Studio Tommasi
Via della Pergola, 57 – Firenze
www.etrastudiotommasi.it
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Tel.+39 348 2812340 
 
 
Ufficio media
Marco Ferri
+39 335 7259518
 
Ultimo aggiornamento Domenica 20 Giugno 2021 09:48
 

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