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Grecia tratta acquisto navi PDF Stampa E-mail
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Notizie - Politica
Sabato 20 Febbraio 2021 22:02

 

Lorenzo Vita
19 FEBBRAIO 2021

La Grecia sarebbe interessata all’acquisto di fregate Fremm dall’Italia. Secondo le informazioni rilasciate per primo dal quotidiano greco Kathimerini, il governo di Atene sarebbe interessato a un’offerta per quattro fregate multimissione costruite da Fincantieri Marine. Un’offerta che prevede, come alternativa, anche quella della vendita di due sole classe Maestrale.

La notizia della possibile vendita di navi alla Grecia è particolarmente interessante per diversi motivi. Fonti di alto livello a conoscenza del dossier hanno confermato a InsideOver che la trattiva esiste, anche se non è ancora possibile valutare quanto si sia vicini davvero un accordo. Quello che è certo è che il negoziato c’è, con Fincantieri che potrebbe a questo punto di piazzare un colpo di primissimo piano dal punto di vista strategico, oltre che economico.

La Grecia, in questi ultimi mesi, è diventata una dei principali clienti della Francia. Nell’ultimo incontro ad Atene tra il ministro francese della Difesa, Florence Parly, e il premier greco,  Kyriakos Mitsotakis, i due governi hanno confermato l’acquisto da parte della Grecia di 18 caccia Rafale per una cifra che si aggira intorno ai 2,5 miliardi. Una mossa annunciata subito dopo le tensioni con la Turchia di questa estate e che è servita a Parigi anche per rilanciare la possibilità di vendere fregate ad Atene in un momento in cui il governo ellenico ha varato un piano per il riarmo della flotta e la modernizzazione dei mezzi aerei e navali. L’esecutivo guidato da Mitskotakis ha varato un piano da 5,5 miliardi

Il fatto che Fincantieri, e quindi l’Italia, si inserisca in un percorso che sembrava già segnato dalla possibilità che la Francia vendesse mezzi in esclusiva alla Grecia, assume inevitabilmente connotati politici e strategici di primo piano.

Innanzitutto perché la Grecia si dimostrerebbe un cliente non solo di Parigi, quindi si andrebbe a minare un terreno che sembrava di competenza esclusiva francese. La scelta di Emmanuel Macron di difendere a spada tratta Atene dalle incursioni della flotta turca nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale aveva anche il (non troppo celato) obiettivo di rafforzare la partnership militare tra Francia e Grecia. Piano che si è poi palesato con l’acquisto dei Rafale ma anche con l’annuncio di trattative proprio per la vendita di fregate. L’idea dell’Eliseo è sempre stata quella di blindare il rapporto con la Grecia anche per sfruttare l’escalation militare al fine di riempire le proprie casse attraverso la vendita di navi e aerei all’ombra del Partenone. Cosa che è avvenuta con i Rafale, ma che dovrebbe avere poi il suo completamente proprio con l’acquisto delle navi. Il fatto che l’Italia sfidi questo potenziale monopolio francese in Grecia è quindi una mossa estremamente importante sia sotto il profilo economico che diplomatico e strategico. In primis perché si va a colpire un partner ma anche un diretto concorrente nella vendita di armi e sistemi ( lo dimostra il caso delle Fremm in Egitto ma anche l’accordo con gli Stati Uniti per le unità navali volute fortemente dal Pentagono). In secondo luogo, Fincantieri si inserisce in un mercato paradossalmente redditizio come quello greco, che nonostante la sua fragile condizione economica ha sempre investito molti miliardi nell’industria bellica e che, come detto in precedenza, ha ulteriormente ampliato gli stanziamento per la difesa proprio in virtù delle tensioni con Ankara.

Risultati che in questo momento fanno capire come l’Italia giochi una partita molto delicata anche sul fronte del Mediterraneo orientale. Una partita difficilissima dove ai rapporti con la Turchia, con cui l’Italia intrattiene relazioni anche sotto il profilo militare, si aggiungono anche quelli con la Grecia, sia come partner Nato che come Paese membro dell’Unione europea. L’Italia ha sempre tenuto a ribadire il suo sostegno ai diritti greci pur non chiudendo mai la porta ai negoziati con Ankara. una scelta diplomatica dovuta sicuramente a diverse situazioni contingenti, sia di natura economica che strategica, ma che è servita anche a evitare che Roma rimanesse intrappolata in un duello che rischiava di ledere i propri interessi nazionali. Come confermato a InsideOver dal Cesmar, Centro Studi di Geopolitica e Strategia Marittima, il fatto che l’Italia sappia intrattenere rapporti diplomatici e commerciali con diversi partner mediterranei anche se in contrasto loro è indicativo di una strategia molto mirata, che serve a far capire anche la capacità delle aziende strategiche di svolgere una diplomazia parallela con la naval diplomacy in senso stretto.

 

AutoreLORENZO VITA @LorenzoVita8

Fonte: https://it.insideover.com/guerra/italia-francia-navi-fregate-grecia-fincantieri.html?utm_source=ilGiornale&utm_medium=article&utm_campaign=article_redirect&_ga=2.176698022.2074550824.1612735949-218235178.1509650680


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