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Asili nido: in arrivo 14 milioni di euro PDF Stampa E-mail
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Notizie - Regione Toscana
Lunedì 19 Febbraio 2018 20:54

La Regione sceglie di abbassare le tariffe. Le risorse saranno utilizzate per sostenere economicamente le famiglie e realizzare percorsi di crescita dei bambini 0-6. Scuola con moduli prefabbricati per riportare gli alunni a Ribolla


 
FIRENZE- Le risorse che il fondo nazionale per l'educazione da zero a sei anni destina alla Toscana, in tutto circa 14 milioni di euro, saranno utilizzate dalla Regione per ridurre le tariffe degli asili nido e dei servizi all'infanzia. La Regione Toscana, forte della competenza sulla programmazione degli interventi, ha scelto di destinare le risorse, che sono in corso di erogazione a favore dei Comuni toscani, per ridurre il costo dei servizi a carico delle famiglie. L'assessore all'istruzione, formazione e lavoro sottolinea il fatto che le risorse messe a disposizione della Toscana dal piano nazionale per l'educazione zerosei, sono considerevoli: quasi 14 milioni di euro. Le indicazioni fornite alle amministrazioni comunali responsabili della progettazione degli interventi sono quindi state quelle di agire prioritariamente per un abbattimento delle tariffe di nidi e scuole dell'infanzia e, in generale, di operare per un ampliamento dell'offerta esistente, come ad esempio tramite prolungamenti di orario di funzionamento dei nidi e delle attività nel periodo estivo. Anche grazie al contributo della Conferenza delle Regioni, i fondi statali sono stati ripartiti su base nazionale per perseguire due obiettivi principali: sviluppare il sistema "zerosei" in modo da ampliare la platea dei bambini accolti e sostenere quei territori che con le loro forze hanno fatto sì che negli anni una quota rilevante di bambini abbia potuto accedere ai servizi per l'infanzia. Sullo sfondo, la finalità trasversale di riduzione del costo dei servizi a carico delle famiglie. L'assessore ricorda che in questo modo è stato premiato lo sforzo della Regione Toscana che destina annualmente oltre 18 mln di euro di risorse regionali al sostegno e allo sviluppo del sistema di educazione prescolare da zero a sei anni, agendo sia sul versante del sostegno dell'offerta da parte dei Comuni, sia sul versante del sostegno della domanda da parte delle famiglie. A queste risorse, spiega, da quest'anno e per almeno tre anni, si devono quindi aggiungere le risorse statali per lo zerosei.

Tariffe più basse per le rette dei nidi presenti nel territorio comunale, ampliamento dei centri estivi, progettazioni condivise nido-infanzia e sostegno per i bambini anticipatari nell’unica scuola che al momento ne accetta l’iscrizione, la paritaria del capoluogo. Sono queste le tipologie di intervento individuate dal Comune di San Casciano nell’ambito del piano regionale di riparto del Fondo Nazionale per il sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione. Una progettualità di investimenti mirati a favorire la continuità educativa 0-6 per la quale la giunta Pescini ha ottenuto oltre 52 mila euro. Sulla base delle scelte effettuate dall’amministrazione comunale, le risorse assegnate saranno utilizzate per alleggerire i costi delle rette dei nidi per l’anno in corso. “Un sostegno concreto alle famiglie, in particolare alla fascia debole della popolazione – dichiara l’assessore alla Pubblica Istruzione Chiara Molducci - di quei nuclei familiari indeboliti dalla crisi, genitori che hanno dovuto riorganizzarsi per la perdita del posto di lavoro o stanno cercando un’occupazione e si trovano in condizioni non favorevoli dal punto di vista economico”. Il sostegno dei servizi per la prima infanzia alle famiglie si realizza attraverso una compartecipazione alle tariffe per l’anno 2018. I fondi saranno destinati anche alla realizzazione del Polo Infanzia attraverso una progettazione condivisa e all’estensione dei centri estivi per tutto il mese di luglio. “Anche questa - aggiunge l’assessore Molducci – è una soluzione che va incontro alle esigenze dei genitori che lavorano e necessitano dell’allungamento del servizio nel periodo estivo”. Grazie ai fondi del governo il Comune potrà attivare per la prima volta un polo per l‘infanzia che coinvolga un nido e una scuola per l’infanzia. Il centro infanzia comprende due edifici scolastici attigui o adiacenti in cui si potranno costruire, elaborare e sviluppare progetti educativi incentrati sul tema della continuità. I bambini 0-6 saranno coinvolti nello stesso percorso educativo, al centro di una progettualità condivisa di servizi, interventi, spazi collettivi dove mettere in piedi laboratori di ricerca, innovazione, partecipazione e apertura al territorio. Terza tipologia di intervento, mirata alle esigenze delle famiglie, è il sostegno alle rette dei bambini anticipatari, pur non essendo questo ambito di diretta competenza del Comune, con una quota mensile per quattro mesi destinata alla scuola paritaria del capoluogo che è l'unica scuola dell'infanzia che attualmente ammette gli anticipatari. La riduzione della tariffa varia e giunge fino al 16 per cento. Si riportano alcuni esempi, calcolati sulla base delle riduzioni attuali con Isee. Le famiglie potranno accedere ad una riduzione pari a 56 euro (da 430 euro a 374 euro) nel caso in cui il figlio è iscritto al tempo lungo con tariffa piena. La riduzione è pari a 52 euro da 400 euro a 348 euro per il tempo corto a fascia piena e scende da 200 euro a 158 euro per il tempo corto a tariffa ridotta.

Anche a Dicomano per le famiglie si riduce del 50% il costo dell'asilo nido. Quest'anno gli utenti potranno beneficiare di tariffe dimezzate con un voucher garantito dal Comune attraverso il finanziamento statale di quasi 54.000 euro assegnato nell'ambito del Piano nazionale 0-6 anni: per il servizio di nido di 5 giorni e 9 ore settimanali - spiega l'Amministrazione comunale - una famiglia con Isee fino a 5.000 euro pagherà 82,5 euro (contro 165 euro annui), una famiglia con Isee oltre 22.500 euro 247,5 euro (contro 495 euro annui). Oltre a ciò, diventa stabile e gratuito il servizio "Mamma, stasera esco", con l'apertura serale del nido alcuni venerdì fino alle 22,30: novità, queste, che saranno illustrate in un'assemblea con i genitori il 19 febbraio.

Diventa realtà l’ipotesi di realizzare una struttura con moduli prefabbricati per riportare a Ribolla gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado trasferiti a Roccastrada dopo il sequestro da parte del Tribunale di Grosseto. La giunta comunale ha approvato venerdì 16 febbraio lo stanziamento delle risorse necessarie - pari a circa 250 mila euro fino alla fine dell’anno scolastico di cui 100 mila euro in arrivo dalla Regione Toscana - e gli uffici stanno già predisponendo gli atti necessari ad avviare la gara di appalto per realizzare la struttura entro le prossime settimane nel Piazzale della Paga, da cui sarà spostato il mercato settimanale. Nei prossimi giorni il Comune convocherà un nuovo incontro con i genitori per fare il punto sullo stato attuale e fornire ulteriori informazioni sull’intervento in programma. “Il ritorno a Ribolla nel minor tempo possibile degli alunni trasferiti a Roccastrada - afferma il primo cittadino Francesco Limatola - era una promessa fatta ai genitori una settimana fa, durante l’assemblea pubblica, e un obiettivo che avevamo annunciato poche ore dopo la sentenza di sequestro della scuola per mantenere le attività didattiche nella frazione e permettere alle famiglie di essere vicini ai bambini più piccoli. Ci siamo messi subito a lavoro per valutare la fattibilità tecnica ed economica di una struttura con moduli prefabbricati e ieri abbiamo avviato ufficialmente l’iter per riportare gli alunni a Ribolla. L’area individuata è il Piazzale della Paga, ritenuto idoneo per la sua ampiezza e per la vicinanza ad altre strutture scolastiche e pubbliche, e il nostro auspicio è quello di poter inaugurare i nuovi spazi entro i primi giorni di aprile, accogliendo qui i 216 bambini e ragazzi trasferiti a Roccastrada”. “Le difficoltà economiche e i disagi seguiti al sequestro della scuola di Ribolla - aggiunge Limatola - non hanno fermato il lavoro dell’amministrazione comunale per realizzare una nuova struttura scolastica. Il bando per la progettazione scade il 28 febbraio e siamo in costante contatto con la Regione Toscana, che ringrazio, per reperire nuove risorse da destinare all’intervento. Al tempo stesso, stiamo monitorando ogni giorno il trasferimento degli alunni, con particolare attenzione per quelli che si recano a Roccastrada, e stiamo cercando di ridurre i disagi ottimizzando i servizi messi a disposizione. Ogni mattina mi reco personalmente in Piazza della Libertà quando partono i cinque autobus che accompagnano gli alunni a Roccastrada per parlare con i genitori e le insegnanti e continuerò a farlo finché i bambini e i ragazzi non torneranno a Ribolla”. 

Fonte: http://www.nove.firenze.it/asili-nido-in-arrivo-14-milioni-di-euro.htm
Redazione Nove da Firenze

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