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Firenze green spaventata dal traffico: la coda è uguale per tutti PDF Stampa E-mail
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Notizie - Regione Toscana
Giovedì 26 Gennaio 2017 21:16

I nuovi tassisti che inizieranno a circolare a metà febbraio non hanno ancora le ricariche fast, ma temono soprattutto il traffico


Che siano autisti di Ataf o tassisti ed automobilisti privati, la comune paura di quanto tempo potranno impiegare per attraversare Firenze li accomuna ogni giorno.

Nove da Firenze ha chiesto aiuto a Claudio Giudici, presidente Uritaxi Toscana e vicepresidente del 4390 Taxi Firenze per analizzare e commentare il caso Firenze alla luce delle 70 nuove licenze che nelle intenzioni di Palazzo Vecchio dovrebbero aumentare flotta e prestazioni del servizio locale.

Le nuove licenze aiuteranno a migliorare il servizio taxi a Firenze? "Aggiungere 70 taxi in qualsiasi punto della città se questi poi restano fermi non porta nessun risultato, tanto meglio sarebbe stato avere i taxi che abbiamo adesso, ma liberi di muoversi. Guardiamo alla coda che si forma sul marciapiede di Santa Maria Novella: se non c'è traffico alla rotonda, la massima attesa di chi si trova al cinquantesimo metro è di 9 minuti. Se c'è traffico, la coda può durare anche 16 minuti".
Però la decisione oramai è di aggiungere 70 taxi "L'Amministrazione ha voluto ricorrere a questa misura demagogica. Una scelta lungimirante che fa onore alla eco-sostenibilità, ma il servizio taxi fiorentino è già tra i migliori d'Italia e sul fronte green ricordiamoci che metà della flotta, senza beneficiare di eco-incentivi, è composta di vetture ibride ed altre a metano e gpl".

I nuovi arrivati entreranno nella gestione del radiotaxi? "Credo di sì. Il fatto è che c'è stato solo un primo approccio di conoscenza, ma loro ancora non sono tassisti e diventa quindi difficile associare persone che non abbiano il titolo di tassista o i requisiti per esercitare l'attività. Le cooperative hanno comunque offerto loro la massima disponibilità. Spero che per il 15 febbraio riescano a partire; i montaggi delle vetture richiedono del tempo però".

A pochi giorni dalla prima corsa, lamentano l'assenza di una infrastruttura adeguata. "La situazione è grave, molto grave. Primo perché il 10 ottobre 2015 il Comune di Firenze si impegnava a fornire 4 colonnine fast charge e dopo 18 mesi ne abbiamo una sola. Secondo perché manca il rispetto dell'impegno imprenditoriale assunto da questi giovani ragazzi che rischiano di non avere la ricarica del mezzo per poter lavorare. La cooperativa 4390 a giugno avrà 2 ricariche Fast presso la sede, ma questo perché mi sono interessato io, è l'iniziativa di un privato. Questi ragazzi iniziano a lavorare e si appoggiano su colonnine che impiegano 5 ore per ricaricare il mezzo. Ma come si fa a sottrarre 5 ore di lavoro ad una attività?".

Per ovviare a questo si sono dovuti dotare del garage di proprietà con impianto elettrico potenziato. "Con la ricarica in casa potrebbe avere problemi chi è residente fuori Firenze. Pensiamo ad un collega che arriva da Prato che si ritrova a consumare parte della carica solo per raggiungere il luogo di lavoro e per rientrare dalla famiglia. Anche io ho valutato personalmente l'acquisto del mezzo elettrico ed ho fatto questi conti".

Il trasporto locale: spesso lei ha denunciato l'immobilismo della viabilità fiorentina anche attraverso i social "Il servizio pubblico non solo fiorentino è ostaggio di una cultura della vetrina che è anti-lavoro poiché organizza le città puntando a pedonalizzare i salotti del centro storico per far affluire denari verso i brand del lusso. Il trend è quello di allontanare i cittadini dal centro, la volontà è agevolare l'affluenza del passeggio turistico. A Firenze il problema emerge con la sparizione delle corsie preferenziali, non dovuto solo alle cantierizzazioni, c'è stata poi la privatizzazione di Ataf che ha alleggerito le casse comunali ma ha appesantito la vita dei cittadini che non hanno più garanzie sul servizio. Oggi saltano, a detta degli stessi autisti, molte corse ed a catena non funziona più nulla. Dal 2008 al 2013 l'uso del trasporto pubblico si è ridotto del 10% ed ancor più lo ha fatto negli ultimi anni, le persone hanno così ripreso l'auto privata. Speriamo nell'arrivo delle tramvie, vediamo se a regime comporteranno una ripubblicizzazione del trasporto".
Ma la discussione c'è anche sulla regimazione, il caso Statuto con le carreggiate ridotte ad esempio "Ma certo, il problema c'è. Per me la soluzione sarebbe stata una metropolitana..".

A Firenze i taxi costano troppo, tocchiamo un tasto dolente? "Immaginiamo che lei mostri ad un muratore il lavoro da fare a casa sua, poi sposta la casa in cima ad un monte: il preventivo può restare lo stesso? Il Comune di Firenze ha parlato di prezzi fissi per alcune tratte, ma la tariffa sarebbe predeterminata su una situazione tipo, e se poi non ho più possibilità di passare per le strade ipotizzate o ci fermiamo tutti nel traffico? Come posso mantenere la stessa tariffa? Esiste poi un preconcetto sul costo dei taxi, molto spesso i clienti si chiedono "mi basteranno i soldi per..." il più delle volte bastano e avanzano, ma dipende dalla viabilità generale che incide sul tempo medio di percorrenza".

Il quadrilatero di Santa Maria Novella vi spaventa? "Noi avevamo proposto di sfruttare le cascine e piazza Vittorio Veneto per una super preferenziale che consentisse dalla zona nord della città di arrivare lungo la direttrice cascine che oggi non è sfruttabile ed intersecare Vittorio Veneto senza entrare sul viale Fratelli Roselli. Eliminare poi la Ztl a Santa Maria Novella è una follia: un cittadino che può accedere al centro di Firenze dove parcheggia poi? Negli stessi parcheggi a pagamento dove può accedere oggi in regime di Ztl. Cosa abbiamo risolto? Nulla".

Via Valfonda sparisce, resta via Nazionale da gestire come? "Mi sembra quasi scontato dire che se fino a via Guelfa possono accedere tutti è inutile avere solo gli ultimi 10 metri di corsia preferenziale. Se via Nazionale resta accessibile, dico già adesso, che da viale Spartaco Lavagnini, angolo Santa Caterina d'Alessandria alla Stazione potremmo impiegarci anche 45 minuti ad andare bene".
La stessa cosa che oggi avviene tra via Santa Caterina da Siena e via della Scala? "Esatto. Lì poi si crea un tappo perché non c'è controllo su una corsia che è già preferenziale, quella sul lato scalette. Non c'è controllo e ci passano tutti. Il risultato lo vediamo".

Il 2017 sarà per il 4390 Taxi Firenze, l'anno che vedrà l'inaugurazione (giugno) della nuova sede che sarà alimentata da energia fotovoltaica con colonnine di ricarica elettrica fast charge per i nuovi taxi elettrici.
Moderna anche la tecnologia radiotaxi con sala riunioni multimediale per 100 persone, angolo bambini, circa 40 posti auto, la mensa ed una zona relax per soci e collaboratori.  

fonte: http://www.nove.firenze.it/firenze-spaventata-dal-traffico-la-coda-e-uguale-per-tutti.htm

Antonio Lenoci

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